sabato, novembre 17, 2007

Norman Mailer


NORMAN MAILER

LA GUERRA IN IRAQ
E
La PENA di MORTE



6526 i suicidi tra i soldati americani tornati a casa nel 2005. 3863 i militari Usa morti, finora in Iraq (da un’inchiesta della rete tv Cbs). «Questa è probabilmente la guerra più spregevole che abbiamo mai fatto. La più insensata, specialmente quando pensi alla stupidità di chi ha spinto ad intraprenderla, questi intelligenti neo-con, convinti che fosse uno scherzo da ragazzi».
Norman Mailer, da un’intervista pubblicata dalla rivista Rolling Stone

Berlusconi in una delle sue recenti straparlate ha affermato per strada, ai microfoni di molti cronisti, che aveva già preso contatto con i suoi vecchi colleghi ed amici in quanto era oramai prossimo il suo ritorno al governo del Paese per concordare….lo sa solo lui.
BOOOMMM!
Ma chi gli rimane oramai di questi colleghi ?
Aznar, Blair e Chirac non ci sono più; restano Putin e Bush.
Gli altri suoi omologhi in carica ancor oggi manco lo considerano, anzi lo evitano per non sentire più le sue barzellette.
Putin sta per mollare anche se poi pare che rientri nottetempo da una delle finestre del Cremino ma al suo caro amico non potrà più dare alcun aiuto, ammesso che ne abbia dato in passato, avendo da pensare seriamente ai fatti suoi.
Bush poi è oramai da un punto di vista politico in agonia a causa della perdita della maggioranza al Congresso, passata in mano ai democratici.
Ma quand’anche fosse ancora possibile un ammiccamento tra i due B scommetterei che Bush, non potendo più inviare, per il parere contrario del Congresso, altre truppe in Iraq chiederebbe all’amico italiano di inviare nuovamente le nostre.
Detto fatto, non è pura immaginazione ma è nelle cose; tanto ci direbbe il nostro puzzle non andiamo in guerra, già stravinta da Bush, ma in una missione di pace, alla stregua di un commercio estero che ha come merce la democrazia, tanta democrazia.
La democrazia in Iraq è ancor oggi un miraggio anche se, per la verità, un po’ è stata esportata, togliendola in parte agli americani oramai sorvegliati con ogni mezzo ed in ogni circostanza.
Noi lo siamo già da tempo e la CIA faceva da noi i suoi comodi.
Per una amicizia, ammessa che tale sia stata davvero perchè a me pare una vera e propria sudditanza, il nostro ha per così dire privato l’Italia della sua sovranità.
I numeri della guerra in Iraq pubblicati oggi sulla Striscia Rossa de L'Unità sono eloquenti e ce li fornisce un americano che aveva la testa sulle spalle.
Berlusconi sta raccogliendo firme per andare alle elezioni; a parte le cifre inventate di sana pianta, anche se ne raccogliesse a milioni cosa pretenderebbe ?
La nostra Costituzione prevede delle norme al riguardo che anche lui deve rispettare.
Se ne è capace faccia cadere l’attuale Governo in un’aula parlamentare e poi se ne parla.
L’eversione nei confronti delle istituzioni democratiche si può anche configurare in manovre come quella ora in atto qualora si facesse intendere l’esistenza di un automatismo tra la raccolta di un certo numero di firme e la convocazione dei comizi elettorali mentre il presupposto costituzionale perché ciò avvenga è la caduta del Governo e lo scioglimento delle Camere da parte del Presidente della Repubblica previa verifica dell’impossibilità di poter formare un diverso esecutivo.

Ritornando a Mailer, vi riporto qui di seguito un suo pensiero che, appena letto, mi colpì profondamente tanto più che noi avevamo avuto per troppo lungo tempo nel nostro codice penale, compreso quello militare, la pena di morte.
“Perché si uccidono le persone che hanno ucciso altre persone ?
Per dimostrare che le persone non si debbono uccidere”.
Il Movimento Sociale Italiano – MSI Fiamma Tricolore- dalle cui ceneri è nata Alleanza Nazionale nonchè la Lega Nord avevano tentato di reintrodurla con una loro raccolta delle firme.
Mi direte che non si vede l’analogia tra la raccolta di oggi di Forza Italia.
Invece un nesso esiste;sempre di morte si tratta, la prima voleva reintrodurre la pena capitale per alcune persone mentre quella di questi giorni è per la morte dell’Italia intera.

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