giovedì, novembre 01, 2007

C'è chi se la ride e c'è chi piange

RISATEN

PILLOLE DI BUONUMORE
MEDICINALE EQUIVALENTE
a prezzo stracciato ed anche gratuito per i non capienti
COMBATTE ED ABBATTE
LA SINDROME DEL MALUMORE
E DELLA CATTIVA POLITICA

Controindicato a chi soffre di pessimismo cronico, agli incontinenti
di liquido organico
- salvo l’uso di pannoloni antifiltranti-
nonché a tutti coloro che hanno di già portato il proprio cervello all’ammasso.

Gran parte degli italiani vorrebbe che per vivere in pace ed in piena serenità non ci fosse bisogno né di pillole né di gocce tranquillizzanti.
Purtroppo da troppi anni non se ne può fare a meno; inizialmente bastava un placebo qualsiasi per farci sorridere ma, col passar del tempo, non vi sono più medicamenti di sorta, più o meno suggestivi, che bastino per riportare in noi
la gioia di vivere in quello che era il nostro
“BEL PAESE”.
Artefici dell’attuale sfascio, facendo un po’ di dietrologia, sono molti personaggi che si sono alternati al comando del potere politico.
Ma, parafrasando Mina, ce n’è uno che……….promette la luna.

SE MI ELEGGERETE
NON FU COSI’
Non venne rieletto ma le vignette su di lui continuano a piovere a bizzeffe anche perché ha proprio, per questo genere satirico, per dirla alla Sarkosi,
“le physique du ròl”.
Un puffo a misura d’uomo.
La profferta, lanciata attraverso un battage pubblicitario senza eguali al mondo, non venne accolta dagli elettori in quanto ritenuta troppo modesta rispetto ai vantaggi ricavati dall’offerente nel corso dei precedenti cinque anni, durante i quali la povertà incombente sulla stragrande maggioranza delle famiglie italiane era inversamente proporzionale alla ricchezza da lui accumulata.
Impunità di vario tipo a parte, per merito di alcune leggi confezionate su misura per lui alla stregua di una corazza imperforabile.
Ma oggi la sua immagine, sia pure ricostruita con certosina pazienza da esperti di puzzle e rifatta ex novo in più punti, incombe ancora su tutti noi ad ogni ora del giorno e della notte in quanto non perde occasione di mostrarsi in tutte le salse, e se non c’è l’occasione, se la fa creare.
Ma poi lui va a colpo sicuro nel nido di Vespa, nel vespaio cioè, che col passar del tempo va assomigliando sempre più ad una specie di bivacco permanente per i suoi fedelissimi; grandi intelligentoni guidati dall’autorevole Gasparri.
Tuttavia di questi tempi anche altri personaggi, sia pure di minore spessore culturale ( buona comunque la citazione ”maccheronica”, in quanto mal tradotta, di Berlusconi tratta dall’Ars poetica di Orazio, propinata a San Siro dopo l’ennesima sconfitta del suo Milan) e politico, gli fanno oggi concorrenza in punto a castronomia.
E voilà, ecco apparire in tutta la sua ceppalonica mole
MASTELLA
Il quale per non essere da meno, incalza:
Il mio volo è diventato più famoso di quello di Icaro”.
Poverino! Come si può dargli torto, anche se…:
Icaro fu un presuntuoso ignorante mentre il nostro uomo è sì presuntuoso ma molto preparato in materia di reati, o almeno dovrebbe esserlo, perché ricopre, come controfigura di Di Pietro, la carica governativa di ministro della Giustizia.
Tuttavia ha delle attenuanti perchè spesso i due ministri confondono i ruoli, un interscambio di desideri incomprimibili che a giorni alterni si scambiano tra di loro.
Sfogliando le pagine di un quotidiano leggo e sobbalzo:
“MASTELLA vuole un rim-pasto”.
Come,non gli basta di già quello che assume giornalmente per vie normali ?
Vado avanti e trovo, ad onor del vero, che lui sarebbe anche disposto a rimettere in gioco la sua delega; mi tranquillizzo per un attimo ma poi penso che ci sono forme e forme per ricattare Prodi, quelle esplicite e quelle camuffate in slanci di generosità.
I Dioscuri capitolini, Castore e Polluce, erano tutt’altra cosa ma il duo Mastella – Di Pietro o Di Pietro- Mastella, tanto per rispettare la par condicio, sono riusciti a formare una nuova specie, quella degli oscuri gemelli che di giorno se ne dicono di tutti i colori e di notte tramano contro il governo di cui fanno parte.
Hanno votato assieme alla Casa della - a parole- Libertà contro la istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare sui fatti accaduti, sotto gli occhi della società d’azione Fini & Camerati, nel corso del G8 genovese.
Sebbene fosse stata richiesta dalla stragrande maggioranza dei genovesi.
Si fa presente a Mastella che questa commissione era nel programma della coalizione di centrosinistra anche da lui sottoscritto; ma il nostro ribatte che non l’ha letta.
Tanto per dire: vedasi pagina 77 de
“Per il bene dell’Italia”
il programma di governo dell’Unione.
Un vero equilibrista, a seconda da come vanno i sondaggi, e poi il tutto condito da una bugia di qua ed una di là, tanto per farsi apprezzare dal capo dell’attuale opposizione, gran maestro in materia.
Non sa il desso saltellante che, qualora dovesse cadere per sempre al di là della sponda, l’uomo del milione di vignette se lo metterebbe subito non ai suoi piedi ma addirittura sotto.
Ma volete mettere: il monarca dello STIVALE come non può mettersi sotto un deputatello della Repubblica di Ceppaloni?
DI PIETRO
Litiga con Mastella e questi, per non essere da meno, litiga con Di Pietro; spesso i cognomi si adattano molto alla caratteristica più visibile dei personaggi.
Una specie di nomignolo creato dal popolo del villaggio natio.
La testa Di Pietro, cognome al maschile solo perché il nostro Antonio è di sesso mascolino,come abbiamo già detto vota, assieme a Mastella ed alla da lui vituperata CDL, nella Commissione Affari Costituzionali della Camera, così affondando la richiesta di istituzione di questa benedetta commissione.
Per adesso tutto è rimandato perché vi è una circostanziata protesta del sindaco del capoluogo ligure.
Lui, il tetragono’uomo di pietra, oltre che ex magistrato è anche un ex poliziotto; giustifica il suo voto contrario con la scusa che la richiesta di indagine era solamente parziale e non totale sui fatti di Genova.
Un dirigente della Polizia di Stato ha riferito alla magistratura inquirente, relativamente all’irruzione alla scuola Diaz:
“ Ho visto scene di macelleria messicana. Non ho osato parlare prima per un senso di appartenenza. Ma ora sento il dovere di dire che ho provato orrore per quello che ho visto fare”.
Senza contare poi le risultanze delle registrazioni telefoniche intercorse tra Comando e plotoni in azione, plotoni di esecuzione di ordini superiori messi poi in atto con inusitata ferocia su giovani inermi che dormivano.
Poi la frode messa in atto con le bottiglie molotov, sequestrate al mattino in altri posti, e poi “ritrovate” nella scuola a giustificazione della irruzione in quella scuola dormiente con un comportamento che sa di una vera e propria rappresaglia; nel frattempo, in pendenza del processo contro 45 appartenenti alle Forze dell’ordine, medici e personale paramedico queste molotov sono state fatte sparite, date per disperse…!
E’ questa l’immagine dell’Italia offerta a tutto il mondo dal berlusconismo in quanto molti dei feriti erano ragazzi di nazionalità diverse, per lo più inglese.
Fini gongola, e ne ha ben donde, per la caduta della proposta; era inutile perchè lui sa tutto ma sta zitto, essendo in quei giorni, assieme a suoi amici, a Genova non in un carrugio qualsiasi ma sul “ponte di comando” delle operazioni.
Alla faccia dei diritti costituzionali.
Se è giusto che le “tute bianche” paghino per tutto quello che hanno combinato è altrettanto giusto che chi delle Forze dell’Ordine ha comandato e chi ha eseguito gli ordini paghi per” la macelleria messicana” messa in atto che, più che messicana, assomiglia alle operazioni punitive cilene ordinate da quel tal Pinochet di nefasta memoria.
BMDP, acronimo di un terzetto che si integra alla perfezione, capocomico e le sue due spalle:
venite avanti cretini urla il Berluska, stile fratelli De Rege: e loro due fanno i passi in avanti con la testa incassata nelle spalle.
Ancora un altro passo ed il governo cade !
Ma che offerte hanno ricevuto da parte per ora ancora avversa ?
I soliti maligni affermano che, una volta caduto l’attuale governo e dismesso Veltroni da sindaco di Roma, i due avranno l’onore di sostituire in Campidoglio con le loro statue quelle dei Dioscuri, Castore e Polluce.

Parrebbe che pretendessero sostituire con le loro anche quelle davanti al Quirinale; ma, purtroppo per loro, queste erano state da tempo già promesse a Tremonti e Gasparri, le più acute menti pensanti vicine a Berlusconi.
La gente ride sino alle lacrime, però di sangue.
Dateci un risaten subito pretendono.
Tempi duri e bui ci attendono.
Però nel frattempo, nel buio della notte, si è aperto uno squarcio di luce.
Due nuovi comunisti si sono aggregati al popolo del centrosinistra; era tempo che si accorgessero che gli stipendi ed i salari dei lavoratori italiani sono i più bassi dell’Unione Europea e che i mutui-casa, assieme al lievitare dei prezzi, stanno rovinando, come se ce ne fosse stato ancora bisogno, molte famiglie cadute nel calvario della povertà.
Il nostro Santo Padre ed il Governatore della Banca d’Italia.
Da un lato mi chiedo come mai abbiano impiegato così tanto tempo ad accorgersene e dall’altro, da questo post , esprimo il mio rammarico per non aver visto la faccia che ha fatto Vittorio Feltri nell’udire le sacrosante parole dei due insigni personaggi di cui sopra.
Lui, il Feltri, l’uomo che definisce da sempre come il popolo dei
“BAMBA”
coloro che scioperano per il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da anni:
quale altro mezzo hanno per reclamare il loro diritto alla vita ?
Alle spalle non hanno nessuno che li sovvenziona in quanto è il solo sudore delle loro fatiche che li aiuta a sopravvivere.
Ma c’è da constatare che, purtroppo, per molti che si atteggiano a censori questa realtà è molto difficile da comprendere.











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