LE DUE SIGNORE
Un giorno d’ottobre che dirvi non so
la signora Sinistra la Destra incontrò
e chiese ridendo a quest’ultima
come ti va ?
La Destra rispose benissimo sto
non leggi Il Giornale che lodi mi fà
mentre a te sol bastonate ti dà .
Una beccata di qua ed un’altra di là
la storia continua da anni senza nulla mutar.
Però la stampa che progressi ha fatto; così come i lettori della rubrica
“Rassegna Stampa”
di Sky News 24,
il telegiornale vincitore del premio “ il migliore dell’anno 2007.
Per loro la testata “Il Giornale”è di Milano mentre L’Unità è il giornale dei DS, anche se i DS non esistono più e l’editore è una società la quale, da quel che si dice, pare stia cedendola ad una famiglia che ha in proprietà sia Il Riformista che, per via indiretta, anche Libero.
Approfittando di una mia scappata in quel di Milano,ho avuto modo di chiedergli se avesse in proprietà un qualche quotidiano.
Mi ha risposto di no e comunque il quotidiano che compro di più è
La Gazzetta dello Sport, la rosea per antonomasia; pensate, nemmeno Il Corriere della Sera sente come suo, forse per via della concorrenza che gli fa il
Barbiere della Sera.
Ma perché allora non dicono chiaramente che Il Giornale è di proprietà del fratello di Silvio Berlusconi, almeno sulla carta perché…….
Si vergognano a dire la verità ?
Ma ritorniamo alle due signore che, finito di beccarsi, ricominciano il serio colloquio interrotto.
La signora sinistra azzarda:
Un giorno d’ottobre che dirvi non so
la signora Sinistra la Destra incontrò
e chiese ridendo a quest’ultima
come ti va ?
La Destra rispose benissimo sto
non leggi Il Giornale che lodi mi fà
mentre a te sol bastonate ti dà .
Una beccata di qua ed un’altra di là
la storia continua da anni senza nulla mutar.
Però la stampa che progressi ha fatto; così come i lettori della rubrica
“Rassegna Stampa”
di Sky News 24,
il telegiornale vincitore del premio “ il migliore dell’anno 2007.
Per loro la testata “Il Giornale”è di Milano mentre L’Unità è il giornale dei DS, anche se i DS non esistono più e l’editore è una società la quale, da quel che si dice, pare stia cedendola ad una famiglia che ha in proprietà sia Il Riformista che, per via indiretta, anche Libero.
Approfittando di una mia scappata in quel di Milano,ho avuto modo di chiedergli se avesse in proprietà un qualche quotidiano.
Mi ha risposto di no e comunque il quotidiano che compro di più è
La Gazzetta dello Sport, la rosea per antonomasia; pensate, nemmeno Il Corriere della Sera sente come suo, forse per via della concorrenza che gli fa il
Barbiere della Sera.
Ma perché allora non dicono chiaramente che Il Giornale è di proprietà del fratello di Silvio Berlusconi, almeno sulla carta perché…….
Si vergognano a dire la verità ?
Ma ritorniamo alle due signore che, finito di beccarsi, ricominciano il serio colloquio interrotto.
La signora sinistra azzarda:
“Ma come mai su Il Giornale non si parla, pur essendo una notizia molto ghiotta, della lotta dei “Fratelli coltelli” in Sicilia ?
La signora destra ribatte che se Il Giornale non dice nulla vuol dire che tutto va bene e che tali basse insinuazioni, come se si trattasse di supposte, altro non sono che delle calunnie velenose sparse in giro a scopo propagandistico.
Non fece neanche il tempo di finire la frase che a Milano si udì un urlo lacerante proveniente da Catania, la città prediletta dal Silvietto nazionale perché il sindaco di quelle parti è proprio il suo puzzlista personale dr. Umberto Scapagnini.
Si venne poi a sapere che siffatto urlo era conseguente ad una coltellata alla Bruto inferta al primo cittadino dal pugno forzista di tale Giuseppe Castiglione, euro-parlamentare, vice-coordinatore regionale- il resto mancia – mentre tuona:
“ Prendi e questo colpo ti dà Giuseppe e da Giuseppe il prendi”.
Il neo Pallante è il comune di Catania ucciso per bancarotta dal Turno di turno, che bella annominazione, cioè Scapagnini, a sua volta colpito mortalmente da un Enea moderno, il Giuseppe Castiglione.
L’attentatore di Palmiro Togliatti fu un certo Pallante ma, per modestia credo, non pronunciò alcuna frase storica mentre sparava a Togliatti, che sopravvisse.
Bartali, vincendo nello stesso giorno il Tour de France, evitò all’Italia la guerra civile.
Turno, pardon, Castiglione tuona con invidiabile veemenza:
“ Scapagnini, come sindaco sei una nullità, la tua giunta è al di sotto della sufficienza”
L’insufficienza, tradotta in euro, pare che sia di ben oltre 700milioni; poca roba ?
Ma chi lo sana questo bilancio?
Io caricherei questa spesa solamente a quelli che l’hanno votato; l’hanno voluto ? E che paghino il fio della loro inavvedutezza.
Castiglione, guarda caso, è il genero del senatore Pino Ferrarello, anch’esso forzista, capo di una forte corrente all’interno di Forza Italia, che ovviamente appoggia il marito di sua figlia.
Il buon Castiglione è talmente invadente che se la prende anche con il capo degli autonomisti Raffaele Lombardo il quale in regione appoggia Salvatore Cuffaro; perché, dice il Castiglione siculo, Totò vasa vasa “sa di vecchio”.
Ma AN non volle restar nel suo “muto” silenzio; non solo piove sulla testa del governatore UDC un richiesta di condanna di otto anni di reclusione, ma anche pesanti accuse “per l’enorme buco della sanità”oramai in mano a certi galantuomini che hanno mandato a ramengo quella pubblica a favore di quella privata.
Per il puzzle Berlusconi tutto va a gonfie vele, è sicuro che Cuffaro è innocente: lui sa tutto perché è onnisciente, sebbene una telefonata di una signora sia chiara come il sole:
“Avia raggiuni Totò Cuffaro” disse una sera la moglie del boss Giuseppe Gattadauro dopo aver trovato in casa la “ cimice” preannunciata da Totò vasa vasa.
Tutto fila liscio con il vento in poppa.
Certo, che fatica, specie se le poppe sono come le due di
La signora destra ribatte che se Il Giornale non dice nulla vuol dire che tutto va bene e che tali basse insinuazioni, come se si trattasse di supposte, altro non sono che delle calunnie velenose sparse in giro a scopo propagandistico.
Non fece neanche il tempo di finire la frase che a Milano si udì un urlo lacerante proveniente da Catania, la città prediletta dal Silvietto nazionale perché il sindaco di quelle parti è proprio il suo puzzlista personale dr. Umberto Scapagnini.
Si venne poi a sapere che siffatto urlo era conseguente ad una coltellata alla Bruto inferta al primo cittadino dal pugno forzista di tale Giuseppe Castiglione, euro-parlamentare, vice-coordinatore regionale- il resto mancia – mentre tuona:
“ Prendi e questo colpo ti dà Giuseppe e da Giuseppe il prendi”.
Il neo Pallante è il comune di Catania ucciso per bancarotta dal Turno di turno, che bella annominazione, cioè Scapagnini, a sua volta colpito mortalmente da un Enea moderno, il Giuseppe Castiglione.
L’attentatore di Palmiro Togliatti fu un certo Pallante ma, per modestia credo, non pronunciò alcuna frase storica mentre sparava a Togliatti, che sopravvisse.
Bartali, vincendo nello stesso giorno il Tour de France, evitò all’Italia la guerra civile.
Turno, pardon, Castiglione tuona con invidiabile veemenza:
“ Scapagnini, come sindaco sei una nullità, la tua giunta è al di sotto della sufficienza”
L’insufficienza, tradotta in euro, pare che sia di ben oltre 700milioni; poca roba ?
Ma chi lo sana questo bilancio?
Io caricherei questa spesa solamente a quelli che l’hanno votato; l’hanno voluto ? E che paghino il fio della loro inavvedutezza.
Castiglione, guarda caso, è il genero del senatore Pino Ferrarello, anch’esso forzista, capo di una forte corrente all’interno di Forza Italia, che ovviamente appoggia il marito di sua figlia.
Il buon Castiglione è talmente invadente che se la prende anche con il capo degli autonomisti Raffaele Lombardo il quale in regione appoggia Salvatore Cuffaro; perché, dice il Castiglione siculo, Totò vasa vasa “sa di vecchio”.
Ma AN non volle restar nel suo “muto” silenzio; non solo piove sulla testa del governatore UDC un richiesta di condanna di otto anni di reclusione, ma anche pesanti accuse “per l’enorme buco della sanità”oramai in mano a certi galantuomini che hanno mandato a ramengo quella pubblica a favore di quella privata.
Per il puzzle Berlusconi tutto va a gonfie vele, è sicuro che Cuffaro è innocente: lui sa tutto perché è onnisciente, sebbene una telefonata di una signora sia chiara come il sole:
“Avia raggiuni Totò Cuffaro” disse una sera la moglie del boss Giuseppe Gattadauro dopo aver trovato in casa la “ cimice” preannunciata da Totò vasa vasa.
Tutto fila liscio con il vento in poppa.
Certo, che fatica, specie se le poppe sono come le due di
Veronica Varekova.
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