martedì, novembre 13, 2007

Alla memoria


IN ONORE AI CADUTI
di
MASSIRIYA

Diciannove Menhir a rappresentare l’unicità di ognuno dei caduti e l’unicità del dramma che li accomuna.

Come il numero degli uomini morti nell'orrendo attentato del 12 novembre 2003. “Un monumento contiene sempre un ammonimento, il cui valore è di durare nel tempo. Nel nostro caso l'ammonimento è che l'Italia ha bisogno di una grande, determinata, solida unità nazionale”.
Con queste parole il Vicepresidente del Consiglio Francesco Rutelli ha posato oggi a Roma, assieme al Ministro della Difesa Arturo Parisi, la prima pietra del monumento ai Caduti di Nassiriya.
Presenti alla cerimonia i vertici militari, le autorità locali e una rappresentanza dei familiari delle 19 vittime italiane della strage del 12 novembre 2003.
“La Foresta d’acciaio” – questo il nome del monumento che ricorda tutti i caduti italiani in Iraq – “testimonierà in maniera duratura per sempre”, ha sottolineato il Vicepremier, “i sentimenti che oggi accomunano tutti noi di fronte alla tragedia di quattro anni fa”.
Ogni caduto sarà ricordato con i nomi incisi (traforati) su una lastra commemorativa in acciaio, grezza, di grosso spessore e dal perimetro irregolare, che verrà posta nelle vicinanze del Monumento.
La lapide metallica ricorderà anche le date e il titolo dell’Opera
“Foresta d'acciaio”
come anelito antiretorico alla vita.
Quest’opera esprime la grande tragicità dell'avvenimento, ma vuole essere anche forza evocativa di quel fatto grave, triste e tormentato.
Il monumento, opera del maestro Giuseppe Spagnulo, sorgerà nell’area verde a ridosso della Basilica di San Paolo a Roma.

da Governo.it

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