AL BROGLIO, AL BROGLIO
Ricordate le reiterate esternazioni, da incazzato nero, di Berlusconi prima, durante e dopo
ogni tipo di elezione?
Dopo i vari Lodi e bufalate varie, prima ancora di riformare i magistrati, non la Giustizia, e vietare la pubblicazione delle sue telefonate “piccanti” nonché quelle relative all’acquisto di alcuni soggetti-oggetto, il nostro emerito premier vuole mettere immediatamente mano alla riforma elettorale.
Sempre via le preferenze, altrimenti come potrebbe fare per ricompensare con un seggio al Parlamento chi si è reso disponibile a salvargli la faccia in determinate occasioni alquanto discutibili ?
Di questa nuova legge è uscito dal buco della serratura dello studio del Premier solo l’art. 1 concernente la validità anche delle schede votate in maniera anomala.
Art. 1
“Anche le schede di chi ha votato sputando sul mio nome
dovranno essere considerate valide”.
Non si può certo rimproverargli alcunché e, soprattutto, di non avere particolari inventive pro domo sua, come ha certamente dimostrato nel corso delle sue legislature; queste ultime chiamate così solo per prassi costituzionale perché in realtà sono state e sono ancor oggi tutt’altra cosa.
Chi è un buon intenditor avrà compreso.
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