lunedì, gennaio 05, 2009

Miasmi lombardi

Regione LOMBARDIA
per la nuova sede spunta l'ipotesi delle tangenti
I fatti penalmente rilevanti sono stati portati all'attenzione del pm potentino Henry John Woodcock e poi trasmessi alla procura di Milano
di Davide Carlucci

da Repubblica.it

Il costo dell´appalto del nuovo palazzo della Regione, a Milano, è stato
«ampliato a dismisura rispetto ai costi iniziali».
Grazie a una strategia concertata da Infrastrutture lombarde spa, emanazione della giunta regionale, con il coinvolgimento dei dirigenti del consorzio Torre, partecipata al 90 per cento dalla Impregilo.
È questa l´accusa alla base della nuova inchiesta della procura di Milano che ipotizza tangenti e apre un fascicolo su sette tra imprenditori e dirigenti delle società coinvolte.
Le accuse vanno dalla concussione, alla corruzione, dalla turbativa d´asta alla truffa e alle false fatturazioni.
L´indagine arriva a Milano - se ne occupano i pm Frank Di Maio e Paola Pirotta - come stralcio dell´indagine del pm John Woodcock sulle tangenti per le estrazioni di petrolio in Basilicata.
L´anello di congiunzione è l´imprenditore Francesco Rocco Ferrara, già arrestato dai magistrati di Potenza ma coinvolto, si scopre ora, anche nell´affare da 185 milioni di euro per la realizzazione del grattacielo che con i suoi 167 metri, una volta realizzato sarà il più alto d´Italia.
A Milano l´imprenditore ha avuto un subappalto per lo smaltimento degli idrocarburi che contaminavano il terreno su cui sorgerà il nuovo Pirellone.
Solo la metà degli otto milioni di euro da lui pretesi, però, erano congrui.
Quando il direttore dei lavori lo ha fatto notare, il consorzio lo ha allontanato.
«Non mi hanno rinnovato il contratto», dice lui stesso in un´intercettazione con uno degli indagati.
Sospette, secondo i carabinieri del Noe che hanno redatto il rapporto poi inviato a Milano, sarebbero state una serie di varianti ai lavori.
E poi c´è la «patologica non linearità dei rapporti» tra Antonio Rognoni, direttore generale della Infrastrutture lombarde spa, e i dirigenti della Impregilo, che decidono di far fuori un project manager, Lorenzo Porcari, che aveva da ridire sui costi delle opere. Secondo l´accusa si sarebbe cercato di ritardare i tempi di consegna dell´opera, prevista per il novembre del 2009.
Dalle intercettazioni, però, emerge che proprio Rognoni teneva ad accelerare i tempi.
«Abbiamo un pregiudizio sul fatto che quest´opera dev´essere finita nel novembre 2009», dice parlando con un uomo della Impregilo.
E aggiunge, riferendosi al governatore Roberto Formigoni:
«Quello lì va via, arriva un leghista, eh... Si va a inaugurare il grattacielo del leghista... Quindi figurati te quanto gli interessa a lui».
In un altro passaggio, però, Rognoni si rivolge con durezza a Luciano Ciapponi, uno degli indagati, dirigente dell´Impregilo e del consorzio CavToMi:
«Vedrai che saltando io l´avrete anche voi il problema... e grave l´avete il problema».
Appreso dell´inchiesta che lo riguarda, Rognoni ha detto di essere «fiducioso nella magistratura» e «certo della correttezza della società».
Rognoni è a capo anche della Concessionaria autostradale lombarda, che ha affidato a Impregilo vari appalti:
«Se è per questo, la società ha perso molte gare e ha presentato ricorso contro di noi. I tempi, li rispettiamo.
E malgrado gli interventi migliorativi, resteremo nel budget.
Con Ferrara i rapporti li ha gestiti la Impregilo».
E il dirigente onesto su ribellò:"Questa volta vi distruggo"
L'inchiesta potentina sugli appalti per il cantiere del Pirellone bis:
nelle intercettazioni anche Ligresti e un colloquio con Berlusconi
di Francesco Viviano
Chi non era d´accordo a gonfiare fatture o approvare varianti veniva allontanato.
Sia il Consorzio Torre (Impregilo) sia Infrastrutture Lombarde non volevano avere ostacoli per raggiungere i loro obiettivi che, secondo i carabinieri del Noe, evidenziavano «la patologica non linearità dei rapporti esistenti tra il direttore di Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni e, Luciano Ciapponi, direttore tecnico della Impregilo».
E a sostegno di questo rapporto illecito nell´informativa trasmessa al pm potentino John Herny Woodcock, i militari hanno allegato intercettazioni che avvalorerebbero le ipotesi di reato.
Intercettazioni dalle quali emergono anche i motivi che avrebbero provocato l´allontanamento di due ingegneri, Lorenzo Porcari che era direttore dei lavori del Consorzio Torre e Umberto Vasinton di Infrastrutture Lombarde.
Il 6 maggio 2008 viene intercettata una telefonata tra Umberto Vasinton e Giovanni Iannilli, responsabile uffici acquisti di Impregilo.
Una telefonata animata, Vasinton si rifiuta di pagare fatture gonfiate ed irregolari.
U è Vasinton, I, Iannilli:
U. «Non posso fare il Sal (stato avanzamento lavori ndr) perché non ci sono tutte le fatture quietanzate.
I: «Tu non mi puoi obbligare a pagare in anticipo per farmi un Sal».
U: «Comunque una cosa è certa se non regolate le cose vi stendo sul tappeto tutti quanti.. Io ve rovino veramente stavolta lo sai perche´? perché voi siete tutti uomini non liberi io sono un uomo libero e stavolta vi distruggo».
E Vasinton, scrivono i carabinieri, sarà poi allontanato da Infrastrutture proprio per la sua intransigenza.
Un´altra conversazione intercettata fra Luciano Ciapponi (Impregilo) e Antonio Rognoni (Infrastrutture) riguarda le sollecitazioni del governatore Formigoni per la consegna della nuova sede.
C, Ciapponi, R, Rognoni.
R: «Quest´opera deve essere finita a novembre 2009 eh.. è un pregiudizio evidente, perché quello li va via arriva un leghista e si va ad inaugurare il grattacielo del leghista.. Io sto andando dal Presidente della Regione, non dal signor Brambilla e domani sarò in difficoltà.
E da domani cambia solfa perché se salto io salta tutto»
C: «Antonio ma questo è un ricatto, non mi puoi mettere sotto ricatto in questo modo.. ».
R: «E allora voglio la garanzia che tu arrivi al novembre 2009.
Non posso vivere sperando domani quando vado da Formigoni.
Sai cosa mi fa il mio presidente domani sera alle sei davanti ad una contestazione di questo genere.
Mi accusa di non dirgli le cose preventivamente».
Agli atti anche un´altra intercettazione.
«Durante una conversazione tra Pirovano, ragionere Impregilo e un uomo sconosciuto compare - scrivono i carabinieri - la figura di Ligresti (che non è indagato ndr)».
Poi in un´altra conversazione tra Gaetano Salonia, S, e Cesare Caravaggi (della società Cns, controllata da Impregilo) interviene anche Ligresti, L, che era in compagnia di Caravaggi in Sardegna e che cita anche una sua conversazione con Berlusconi a proposito di una presunta "vittoria" imprenditoriale.
Caravaggi: «Aspetta che ti passo l´ingegnere Ligresti».
L: «Siete tranquilli adesso, con questa vittoria.. ».
S: «Noi sì perché abbiamo avuto sempre la coscienza a posto».
L: «Sì, sì, sì.. ma è stato un bel successo, riconosciuto eh, una roba.
Ho parlato con Berlusconi ieri.. quando glielo ho detto, appena avuta la notizia è stato felice.. abbiamo fatto una bella cosa»

Commenti

C'è differenza tra imprenditori-politicanti e politicanti-imprenditori? Mi pare nessuna!
inviato da saverio51
il 05 gennaio 2009 alle 18:52
politicanti-imprenditori,
Mi chiedo coma si possa essere meravigliati nel sentire le intercettazioni tra Ligresti e Berlusconi. A me non sembra una novità. Sono cose sempre avvenute e solo che gli Italiani credendo sempre alle favole sono convinti che sia possibile che un uomo che guadagna 25.000 miliardi di vecchie lire all'anno possa per 365 giorno "cazzeggiare" in Parlamento invece di fare i suoi interessi. Siamo un popolo veramente speciale!

UOMO D'ONORE
inviato da phao
il 05 gennaio 2009 alle 18:53
,
B. dixit: se pubblicheranno una intercettazione che mi riguarda me ne vado. E allora?,L'ha scritte le dimissioni al Sig. Presidente Napolitano, che l'ha nominato come da Costituzione ?Essere uomini d'onore, secondo la legge Scout, significa essere creduti perchè veritieri ed onesti.Lei forse é uomo d'onore d'altri tempi e per altri scopi associativi diversi dallo Scoutismo dell'ASCI, dell'AGESCI, del CNGEI, ecc..
Lei sa che, nel nostro bel Paese, oltre alla cupola di Michelangelo in Roma; di Brunelleschi in Firenze; le cupole bizantine in San Marco Venezia e in S.Apollinare in Classe in Ravenna, (a Milano solo guglie) ci sono altre cupole più difficili da scorgere,forse per colpa mia perchè sono monocolo e strabico, e quindi faccio fatica a vedere quella dello IOR di un tempo speriamo (caro è costata al Vaticano la collaborazione finanziaria per ricomporre lo scandalo, POVERA MADRE TERESA DI CALCUTTA! ) i frati neri, Gelli & Compagni P2Continuate così il Paradiso vi attende.
Giustizialismo o legalità ?
inviato da joker52
il 05 gennaio 2009 alle 18:26
Mani Pulite non ha potuto mettere KO la corruzione, che non è mai cessata, ma ne ha fatto emergere gran parte del putrescente sommerso.
Poi i giudici sono stati malamente attaccati da quella classe politico-finanziaria che con interventi di dubbia utilità, ed efficacia succhia le risorse dei contribuenti.
E forse per questo che tanti, soprattutto nel PDL, temono e quindi demonizzano il Savonarola-Di Pietro vagheggiando di giustizialismo là dove si invoca legalità ed efficienza ?
°°°°°°°°°
E decine, tante decine, di altre che mettono in risalto gli stessi concetti.
La mia nota diviene a questo punto superflua a fronte di cotanto sdegno.
Desidero richiamare però un particolare:
l’Impresa Impregilio, quella cui è stata sospeso il certificato Antimafia relativamente allo smaltimento dei rifiuti napoletani, figura in prima fila per il costruendo – si fa per dire- mitico Ponte sullo Stretto per il quale si erano mosse subito le famiglie di Cosa Nostra made in USA !.
Putrido mondo antico ben proiettato anche nel nostro avvenire.
Un cancro con metastasi in ogni dove sul nostro territorio; e non tutto è colpa delle organizzazioni criminali mafiose perché se non avessero i propri referenti politici la lotta contro di esse sarebbe molto più facile
Non c’è oramai inchiesta della Procura distrettuale Antimafia che non emerga un politico impegnato nei vari livelli istituzionali: centrali, regionali, provinciali e locali.
Come si può fare piazza pulita se ci hanno tolto anche il voto di preferenza ?
E’ questa la vera emergenza istituzionale che va alla pari con tutte le altre gravosi problemi: l’aumento del precariato, i mancati interventi verso le famiglie povere, la lentezza della giustizia.
Non è dividendo le carriere che si accelerano i processi; serve solo all’attuale capoccia perché è solo lui che deve decidere quali reati siano anno per anno da perseguire obbligatoriamente da parte dei suoi PM, i magistrati di merito debbono poi decidere su quali prove se come pare verrà imposto il divieto di effettuare intercettazioni telefoniche per tutti quei reati, compresi anche quelli contro la Pubblica Amministrazione, con pena edittale inferiore ai 15 anni di reclusione, ecc…
Che pacchia malfattori di ogni genere e tipo !
L’Italia diverrà per voi come il paese dei balocchi.


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