domenica, gennaio 18, 2009

Le quattro candele


LE QUATTRO CANDELE CHE CI TENGONO IN VITA

Quattro candele , bruciando, si consumavano lentamente.
Il luogo era talmente silenzioso che si poteva ascoltare la loro conversazione.
La prima
diceva:
“Io sono la PACE ma gli uomini non mi vogliono: penso proprio che non mi resti altro da fare che spegnermi!”
Così fu e, a poco a poco, la candela si lasciò spegnere completamente.
La seconda
disse:
“Io sono la FEDE, purtroppo non servo a nulla.
Gli uomini non ne vogliono sapere di me, non ha senso che io resti accesa”.
Appena ebbe finito di parlare, una leggera brezza soffiò su di kei e la spense.
La terza
Candela, triste triste, a sua volta disse:
“io sono l’AMORE e non ho la forza per continuare a rimanere accesa.
Gli uomini non mi considerano e non comprendono la mia importanza.
Troppe volte preferiscono odiare !”
E, senza attendere oltre la candela si lasciò spegnere.
Un bimbo in quel momento entrò nella stanza e vide le tre candele spente.
“Ma cosa fate ? Voi dovete rimanere accese, io ho paura del buio !”.
E così dicendo scoppiò in lacrime.
La quarta candela, allora, impietositesi disse:
“Non temere, non piangere; finchè io sarò accesa potremo sempre riaccendere le latre tre candele.
Io sono la SPERANZA”.
Con gli occhi lucidi e gonfi di lacrime il bimbo prese la candela della SPERANZA e riaccese le altre tre.

Che non si spenga mai la speranza dentro il nostro cuore e che ciascuno di noi possa essere lo strumento, come quel bimbo, capace in ogni momento di riaccendere con la sua SPERANZA
La FEDE, la PACE e l’AMORE.

Lo dobbiamo noi tutti in nome di quei milioni di bambini morti per fame, malattie e per tutte le guerre tuttora in corso in molte parti del mondo, anche se non tutti ne siamo consapevoli.

Ogni bambino morto è uguale agli altri, senza distinzione di razza, di fede religiosa; poveri o ricchi sempre bambini sono.

E' la "strage degli innocenti " che si perpetua come una maledizione su di noi.

Loro non possono più sperare in un mondo migliore.
E’ un dovere ineludibile che fa carico a tutti gli uomini di buona volontà.
Tristi ricordi di un passato mi sovvengono alla vista di foto come questa, allorchè dopo il primo bombardamento su Roma vennero estratti nel quartiere San Lorenzo anche cadaveri di bambini, piccoli e grandicelli.
Piangevano tutti gli astanti e si chiedevano il perchè di tali eventi.
Sono passati tanti anni da allora, è cambiato addirittura il secolo ed ancor oggi sono qui a pormi la stessa domanda.
Che colpa avevano per pagarla a sì caro prezzo ?

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