mercoledì, novembre 12, 2008

Mala tempora currunt

IL PADRONE PROCLAMA
sulla base del primo Comandamento,
“NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME”
ed i
CAGNOLINI CORRONO CON LA CODA IN MEZZO ALLE GAMBE AD ASCOLTARE LE SUE
“TROVATE”.

Ma è un vertice monco . senza la CGIL perché non invitata - dei sindacati con Berlusconi,
Quest’ultimo li chiama e loro corrono al fischio del padrone; proprio come si addice ai cani fedeli, per partecipare ad una seduta tenuta in massima segretezza.
Ma, come le sue bugie, anche gli “intrallazzi”del nostro ometto hanno le gambe corte.
E’ accaduto, per altre storielle, anche con la seconda carica dello Stato, e Schifani è corso velocemente a Palazzo Grazioli;
beh, ognuno salvaguardia la propria dignità nella maniera che vuole, anche prestandosi ad inchini che neanche i maggiordomi fanno più perché passati di moda.
Epifani:
un evento gravissimo !
Il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, così giudica l'incontro separato, che sarebbe avvenuto martedì sera a Palazzo Grazioli, tra il premier Silvio Berlusconi, alcuni ministri, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, e i leader di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.
"Quello che è accaduto ieri sera, se confermato, è gravissimo - dice Epifani - una cosa senza precedenti."
Il presidente Berlusconi forte del primo Comandamento
- Io sono il signore Dio tuo,non avrai altro Dio fuori di me –
In realtà non ha poi proprio del tutto torto perché lui è quasi sempre fuori di sé, come il sindaco di Vattelappesca che aveva l’intelligenza fuori dal comune.
Ritiene così di dispensare a noi tutti forti segnali di democrazia, dimostrando così, con questi atteggiamenti autoritari, di non avere alcun rispetto nei confronti dei suoi interlocutori che esprimono opinioni diverse dalle sue.
Sul tema della crisi il Governo non prevede momenti formali di confronto con tutte le parti sociali, mentre quelli riservati li tiene solo con alcuni soggetti, escludendo la Cgil, l`Ugl e tutte le altre rappresentanze di impresa».
Secondo Epifani
«nei confronti della Cgil è un comportamento particolarmente grave perché abbiamo inviato al Governo e alle altre parti sociali una piattaforma con le proprie proposte per affrontare la crisi.
Con questo atteggiamento il Governo esprime, così, la volontà di non aprire un confronto con la Cgil».
Il segretario della Cgil ha chiesto
«un immediato incontro con il Governo»,
annunciando che invierà una lettera ai segretari di Cisl e Uil e al presidente di Confindustria con la quale chiederà conferma dell`incontro di ieri sera, incontro che, se confermato,
«apre un problema formale nei rapporti con le altre organizzazioni sindacali e con la Confindustria».
Che poi è proprio quello che lui vuole perché della crisi in atto non gliene frega più di tanto perché saranno altri premier europei a tirare fuori le castagne dal fuoco.
Berlusconi avrebbe definito quell’incontro come
“un primo giro di tavolo”
con i ministri di Economia, Sviluppo e Welfare, insieme a Confindustria, Cisl e Uil.
Forse crede effettivamente che siamo tutti rimbecilliti.
Sappiamo bene come vanno le cose con lui: il “Dio tuo” sta seduto a capotavola, tira fuori dalla manica la sua carta vincente e gli altri convenuti, a rotazione continua, gli girano attorno ed al passaggio gli leccano il “de drio” con applauso incorporato; nessuno si arrischia a dire una sola parola, neanche un monosillabo, perchè è vietato dal protocollo in quanto alle volte potrebbe essere non un SI, come da copione, ma un secco rivoluzionario NO.
Gli unici ammessi a parlare in simili frangenti sono una ministra a lui cara, Emilio Fede, dopo aver strisciato sul pavimento per non meno di 20 metri ed il Bondi, però dopo avergli letto e dedicato una ennesima poesia d’amore.
Pare che le abbia finite tutte; vuoi vedere che il nostro stizzoso ometto lo caccerà via anche perché di giullari ne ha, a nostre spese, fin troppi tra i piedi ?
Martedì sera a Ballarò su Rai Tre un imbarazzato Luigi Angeletti aveva prima smentito e poi confermato la sua presenza al vertice.
In fatto di bugie vale anche qui il detto secondo il quale
“chi pratica lo zoppo incomincia a zoppicare”
anche se poi si è ravveduto con la conferma dell’avvenimento.
Il piano della P2 prevede l’eliminazione dei sindacati “ ostili” al regime.
In ogni legislatura il nostro reuccio ci tenta.



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