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Ed ora che si fa ?
Sull’onda dell’emotività le risposte date sull’esito della votazione sono ritenute confuse e non creano chiarezza nei confronti di chi ha ritenuto di votare per il neo Partito Democratico.
Più precisamente per chi ha voluto credere, o quanto meno sperare, nella realizzazione nel nostro ultradiviso Paese di una serie di provvedimenti che ci portassero tutti verso un futuro migliore.
Migliore si ma possibilmente del tutto nuovo rispetto al passato, da fondarsi su dei veri valori assoluti, inattaccabili anche dalla potenza mediatica del padrone dell’etere, l’assoluto ras della comunicazione.
EQUITA’ nella ricerca delle soluzioni di ogni problema,
EQUILIBRIO ETICO- MORALE sia nel PUBBLICO che nel PRIVATO,
SOSTEGNO SOLIDALE verso i più deboli,
LEGGI che non vadano a favore di un gruppo a danno di altre categorie ma che favoriscano un riequilibrio tra tutte le forze sociali oggi ancora divise da solchi profondi voluti in passato da altri come invalicabili,
RIFORMA della AMMINISTRAZIONE GIUDIZIARIA, più che della GIUSTIZIA in sé, che però non sia punitiva nei confronti dei magistrati
ed infine, ma non ultime per importanza,
UNA SERIE DI PROVVEDIMENTI CHE RENDANO CERTE ED APPLICABILI LE PENE INFLITTE.
Si è da anni parlato di ridurre a due gli attuali tre gradi del giudizio penale e civile, riservando la possibilità di ricorrere in Cassazione
- che, ricordiamocelo, non è un giudice di merito che possa riesaminare i fatti oggetto del reato o delle contese civilistiche, avendo solamente il ruolo di tutore della regolarità del procedimento avuto riguardo alla esatta applicazione delle norme di legge e delle motivazioni delle sentenze –
per pochi e seri motivi.
Se ciò avvenisse si accorcerebbero i tempi necessari perché le sentenze divengano definitive in tempi più brevi e, quindi, l’applicazione in concreto, per i giudizi penali, della pena della reclusione se inflitta agli imputati ritenuti colpevoli.
In civile non esistono problemi in quanto ogni sentenza di primo grado viene da tempo rilasciata per legge con tanto di formula esecutiva.
Certamente esiste tra il campo civile e penale una enorme differenza in quanto per la nostra Costituzione, almeno sino ad oggi, la libertà personale è un diritto irrinunciabile che potrà essere sospeso – art. 13 Costituzione - solamente in alcuni casi espressamente previsti dalle leggi comuni in vigore tra i quali quello dell’esecuzione di una sentenza definitiva.
Non è questa l’occasione per rimarcare, ma lo farò in altra sede, come le accuse mosse ab inizio al governo Prodi – durato solamente un anno e mezzo - per motivi elettoralistici – vedasi anche quello che stanno tirando fuori a Roma le destre riunite per scalare il Campidoglio – sono prive di fondamento in quanto, a ben vedere, sono stati proprio gli anni dei governi berlusconiani, sin dai loro primi vagiti, a lasciare molti dei segni che in sì poco tempo non è stato possibile cancellare anche a causa della precaria stabilità in Senato dell’ultimo governo Prodi.
E’ bastata una piccola campagna acquisti del cavaliere perché cadesse e si riproponesse con ampio margine il Berlusconi quater.
Faremo, dice Veltroni, un’opposizione dura anche attraverso un governo ombra che avrà il compito di elaborare proposte serie in grado di contrastare politicamente quelle che verranno licenziate dal governo reale – non è un caso – poco opportune per tutto il Paese e credibili, soprattutto in campo economico-sociale..
Come non ipotizzare una valanga di leggi di parte ?
La prima conferenza stampa del leader ritoccato del PDL è stata non propriamente brillante e per chi non l’avesse compresa si potrebbe riassumere nella seguente vignetta apparsa su
Staino
2001
(la storia si ripete in maniera monotona per il cavaliere)
assieme a vergognose menzogne su cui mi piacerà soffermarmi in separata sede.
A me personalmente avrete capito che in quest’ultima tornata elettorale, raschiando il fondo del barile in cui per anni si erano sistemate le mie residue forze fisiche e d’animo, ho partecipato in un ruolo forse solo apparentemente marginale,
Non ho avvicinato nessuno ma in molti, giorno dopo giorno, si sono avvicinati a me per telefono, con mail ovvero ancora per strada in occasione dei miei 5 giri giornalieri con il mio fido Luky, un labrador cui manca solamente la parola, sicuro che se avesse potuto, avrebbe votato anche lui per il PD.
Molti che conoscevano me ma io non loro e questo mi ha fatto piacere perché mi hanno dimostrato, senza pretendere alcun tornaconto personale, che se nella vita operi bene sarai sempre rispettato ed ascoltato: un punto di riferimento per i dubbiosi certi che non li tradirai, prendendoli per i fondelli.
Questo è il messaggio che dobbiamo dare ai nostri giovani non solamente con le parole ma anche e soprattutto con un modo di operare onesto ed equo in favore di tutti, al di sopra di tutte quelle differenze che oggi dividono gran parte dell’opinione pubblica.
Mi sono affidato a loro con un semplice sguardo che i loro occhi hanno percepito; mai una parola di dileggio contro questo o quello ma, solo su richiesta, l’evidenziazione dei punti cardini del nostro programma.
Hanno fatto il loro dovere ma non è bastato, purtroppo.
Ed al mio rammarico si è aggiunto il loro.
Volevo piantare tutto ma ho letto due lettere postate sul sito ufficiale del PD che vi proporrò nel prossimo seguito.
segue
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