BROGLI SU BROGLI
E’ vero ma da parte ed a favore di chi ?
Il can can scatenato dal cavalier bugiardoni prima e dopo le elezioni 2006 sono esistite solamente nel suo cervello che, col passar degli anni, è divenuto sempre più mal funzionante; ridotto oramai ,hai lui, più alla ricerca di preventive e post scuse delle sue sconfitta elettorali che alle motivazioni, serie, delle batoste prese .
Con in più, respingendo la linea seguita dai leaders sconfitti di ogni nazione civile, con tanto di ammissione della vittoria del rivale, il mancato riconoscimento della sua sconfitta.
Ha lanciato nuovamente il pericolo di brogli, refrain di una canzone vecchia che sa, come lui, di tappo.
Ma, per la passata tornata elettorale la Giunta delle elezioni della Camera, dopo aver ricontato e rivisto le schede votate, ha confermato all’unanimità, con in testa il Presidente Scajola di F.I., la regolarità degli scrutini.
Il coordinatore dell’Italia dei Valori (IDV), Falice Belisario, nel criticare questo atteggiamento non può che rammentare come quelle elezioni vennero gestite dal governo Berlusconi con, in prima persona, il suo ministro Pisanu (anch’egli pduista ma, quanto meno, l’unico che non l’abbia mai negato).
Cade a fagiolo su questa tematica una fresca notizia di stampa.
E’ stato riportato da alcuni quotidiani che 2 presidenti di seggio palermitani sono stati tratti in arresto con l’accusa di brogli elettorali.
Cosa è avvenuto a Palermo durante lo spoglio delle schede elettorali votate nel maggio 2007 per l’elezione il Consiglio comunale per l’elezione del sindaco forzista Diego Cammarata ?
Due presidenti di seggio “avrebbero favorito , con la falsificazione di 580 schede, una lista che appoggiava il sindaco di FI
con relative alterazioni dei verbali dei due seggi incriminati.
Ma su questo caso né il cavaliere né i quotidiani a lui vicini hanno scritto un qualcosa.
Solamente il suo portavoce locale, in maniera alquanto blanda ed ipocrita, si è lasciato scappare che, poi, a ben vedere, anche togliendo dal calcolo finale questi 580 voti taroccati Cammarata sarebbe stato eletto egualmente.
Sarà forse vero ma questi 580 voti “incriminati” sono stati fatti passare come “autentici” ed il reato di broglio elettorale esiste senza che questo voler concedere un’assoluzione politica dalla parte decisamente interessata, possa costituire una esimente del reato.
Tanto più che, a quel che trapela da oltre lo Stretto, quello che è emerso in questi giorni parrebbe essere solamente il primo tassello di una lunga inchiesta che potrebbe portare a risultati eclatanti.
Che il cavaliere stia zitto una volta tanto e si limiti, invece di sparare “minchiate” – siamo in Sicilia – a vanvera, incominci a scavare anche nei suoi immensi parchi, anche in quello riempito dalle sue piante del cactus.
"Chi parla male, pensa male e vive male".
(Nanni Moretti nel film "PALOMBELLA ROSSA"
E’ vero ma da parte ed a favore di chi ?
Il can can scatenato dal cavalier bugiardoni prima e dopo le elezioni 2006 sono esistite solamente nel suo cervello che, col passar degli anni, è divenuto sempre più mal funzionante; ridotto oramai ,hai lui, più alla ricerca di preventive e post scuse delle sue sconfitta elettorali che alle motivazioni, serie, delle batoste prese .
Con in più, respingendo la linea seguita dai leaders sconfitti di ogni nazione civile, con tanto di ammissione della vittoria del rivale, il mancato riconoscimento della sua sconfitta.
Ha lanciato nuovamente il pericolo di brogli, refrain di una canzone vecchia che sa, come lui, di tappo.
Ma, per la passata tornata elettorale la Giunta delle elezioni della Camera, dopo aver ricontato e rivisto le schede votate, ha confermato all’unanimità, con in testa il Presidente Scajola di F.I., la regolarità degli scrutini.
Il coordinatore dell’Italia dei Valori (IDV), Falice Belisario, nel criticare questo atteggiamento non può che rammentare come quelle elezioni vennero gestite dal governo Berlusconi con, in prima persona, il suo ministro Pisanu (anch’egli pduista ma, quanto meno, l’unico che non l’abbia mai negato).
Cade a fagiolo su questa tematica una fresca notizia di stampa.
E’ stato riportato da alcuni quotidiani che 2 presidenti di seggio palermitani sono stati tratti in arresto con l’accusa di brogli elettorali.
Cosa è avvenuto a Palermo durante lo spoglio delle schede elettorali votate nel maggio 2007 per l’elezione il Consiglio comunale per l’elezione del sindaco forzista Diego Cammarata ?
Due presidenti di seggio “avrebbero favorito , con la falsificazione di 580 schede, una lista che appoggiava il sindaco di FI
con relative alterazioni dei verbali dei due seggi incriminati.
Ma su questo caso né il cavaliere né i quotidiani a lui vicini hanno scritto un qualcosa.
Solamente il suo portavoce locale, in maniera alquanto blanda ed ipocrita, si è lasciato scappare che, poi, a ben vedere, anche togliendo dal calcolo finale questi 580 voti taroccati Cammarata sarebbe stato eletto egualmente.
Sarà forse vero ma questi 580 voti “incriminati” sono stati fatti passare come “autentici” ed il reato di broglio elettorale esiste senza che questo voler concedere un’assoluzione politica dalla parte decisamente interessata, possa costituire una esimente del reato.
Tanto più che, a quel che trapela da oltre lo Stretto, quello che è emerso in questi giorni parrebbe essere solamente il primo tassello di una lunga inchiesta che potrebbe portare a risultati eclatanti.
Che il cavaliere stia zitto una volta tanto e si limiti, invece di sparare “minchiate” – siamo in Sicilia – a vanvera, incominci a scavare anche nei suoi immensi parchi, anche in quello riempito dalle sue piante del cactus.
"Chi parla male, pensa male e vive male".
(Nanni Moretti nel film "PALOMBELLA ROSSA"
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