venerdì, febbraio 15, 2008

Tempo di elezioni

TEMPI ELETTORALI
Oggi desidero proporvi un articolo “stupendo” che, pur in maniera molto sintetica, descrive la situazione politica siciliana di ieri, di oggi ed anche di domani.
In Sicilia si giocheranno molte carte, non solo relativamente alle elezioni per la presidenza della Regione ma, col porcellum, anche quelle politiche nazionali per quanto attiene in particolare la composizione di quello che sarà il nuovo Senato della Repubblica.
Credo che alle due donne citate dall’articolista debbano andare sia la nostra simpatia che una piena nostra condivisione di quello che sarà il loro programma.
Così come loro pretendiamo una volta per tutte una
SICILIA ONESTA LIBERA DA OGNI VINCOLO MAFIOSO,
UNA SICILIA DEI VERI SICILIANI
CAPACE DI AMMINISTRARSI IN PIENA LIBERTA’
IN FAVORE DI TUTTI I SUOI CITTADINI

Accade in Sicilia
di Gaetano Alessi
Quanto comincia e quanto finisce un ciclo terribile nella politica italiana?
Mai.
Cioè è sempre tempo di sfide più o meno difficili, salvo quei due o tre referendum ogni tanto ad allentare la tensione o a quelle sfide impossibili in cui sembra di scalare l’Everest con le mani.
Una di queste è alle porte.
Si gioca in Sicilia.
Da una parte il Centro destra siciliano, quello del 61 a zero, delle vittorie con il 60%. Una specie di squadra imbattibile.
In cui si ritrovano con l’imbarazzo della scelta su chi candidare.
Su chi mandare a Roma o su chi posteggiare negli Enti locali.
Una formazione che si sente così potente da potersi permettersi una guerra interne giocata a colpi di accuse reciproche,tanto da trasformare i contendenti in una "banda degli onesti" in cui Gianfranco Miccichè accusa Cuffaro di essere mafioso e Cuffaro accusa, poco velatamente, Miccichè di avere vizietti e debolezze inenarrabili.
Le cronache (più o meno recenti) danno ragione ad entrambi.
Tutto questo con la supervisione divina del sommo cavaliere.
Il Centro sinistra è una squadra terrena, che nulla ha a che vedere con gli extraterrestri.
Ed è giusto che sia così, che sia aderente alla sofferenza della sua terra, della sua gente, dei suoi militanti, del suo tessuto sociale, economico e civile.
Uomini e donne di questo mondo insomma.
E forse per questo capaci di tutto. Anna Finocchiaro e Rita Borsellino si contendono la guida di una squadra di combattenti.
Sperando che le liste consegnino agli elettori gente leale, onesta, coraggiosa, dunque in grado di opporsi a qualunque avversario.
La realtà dice che, cannoli o no, il centro destra è favorito nella corsa alla poltrona più alta di Palazzo D’Orleans, ma tra l’essere favoriti e la vittoria finale c’è di mezzo la voglia di un popolo di cambiare.
Negli occhi limpidi di questa due donne non c’è rassegnazione, perché si riconosce nella loro storia la capacità di lottare, di battersi, di resistere contro chiunque e di sapersi far rispettare.
Una partita che si profila storica.
Da una parte il centro destra che si spacca su questioni più personali che politiche e un centro sinistra che affida il proprio futuro nelle mani di due donne per bene.
Il futuro è scritto nei cuori dei siciliani e la verità la sapremo in un giorno a primavera.

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