La tecnologia WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access) è un sistema di radiocomunicazioni che consente di offrire all’utente servizi di accesso a larga banda alle reti, tramite collegamenti via radio fra una singola stazione base localizzata in una posizione fissa e determinata ed un numero di stazioni utente collegate a detta stazione base.
La disponibilità di collegamenti in banda larga, infatti, non è uniforme su tutto il territorio; vi sono ampie zone del Paese, generalmente quelle a minore densità di popolazione, dove gli investimenti necessari per l’ammodernamento della rete non sono giustificati dal possibile successivo ritorno economico.
Così si è generato negli anni scorsi in Italia un vero e proprio divario nell’accesso a questo nuovo «servizio universale» da parte di cittadini residenti in aree diverse del Paese: il cosiddetto digital divide.
Per ridurre il digital divide, possono, quindi, essere utilmente adoperate le tecnologie radio, come il WiMax, che richiedono costi di installazione di gran lunga inferiori a quelli richiesti dagli scavi per la posa di nuovi cavi o nuove fibre.
Il WiMax, sfruttando la propagazione via radio, è infatti in grado di coprire in modo economico anche le aree più difficilmente raggiungibili e permette di realizzare connessioni alla rete ad alta velocità (fino a 74 Mbit/s) in un raggio di circa 50 chilometri (il WiFi arriva a poche decine di metri).
Il WiMax offre l’opportunità di fornire l’accesso a Internet, ai suoi contenuti e ai suoi servizi con prestazioni estremamente competitive e vantaggiose, in termini di costi, rispetto a soluzioni cablate come l’ADSL, consentendo di superare il problema dell’accesso alla rete locale, cioè l’accesso a quel tratto di rete telefonica fissa che dalla centrale raggiunge la casa dell’utente.
Lo standard tecnologico del WiMax in Italia utilizza è lo stesso concordato a livello mondiale; pertanto la sua implementazione consentirà di utilizzare un unico terminale pressoché ovunque nel mondo, come già accade ad esempio con il GSM nella telefonia radiomobile.
Il WiMax in Europa utilizza la banda 3.5 GHz.
Tale banda è utilizzabile anche in Italia grazie all’accordo fra il Ministero delle Comunicazioni ed il Ministero della Difesa che ha liberato tale banda di frequenza dall’utilizzo di tipo militare, rendendola disponibile a quello di tipo civile.
Fonte: ministero delle Comunicazioni.
E’ stata aperta la gara per l’aggiudicazione delle licenze nelle varie regioni d’Italia.
Le richieste di concessione avanzate erano inizialmente ben 172, tutte ritenute valide, ma ridottesi cammin facendo, a sole 22; ancora non si è proceduto ad alcuna aggiudicazione che si ritiene possa avvenire il prossimo 18 febbraio.
In ogni caso alcune fonti giornalistiche hanno fatto presente come
MEDIASET
attraverso la sua controllata
ELETTRONICA INDUSTRIALE
abbia depositato l’offerta più alta per le licenze in:
LOMBARDIA
VALLE D’AOSTA, PIEMONTE,LIGURIA e TOSCANA (area 2)
CAMPANIA, PUGLIA, BASILICATA, CALABRIA (area 5)
SICILIA
SARDEGNA.
Lo Stato dovrebbe incassare dalla gara in parola una somma pari a 72,3 milioni di euro.
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