UN SOGNO AMMONITORE
lettera aperta diretta a tutti gli egoisti per natura
ma dedicata ad uno in particolare e di riflesso anche a coloro che, leggendola, si accorgono di avere la coda di paglia.
Il sogno,
lettera aperta diretta a tutti gli egoisti per natura
ma dedicata ad uno in particolare e di riflesso anche a coloro che, leggendola, si accorgono di avere la coda di paglia.
Il sogno,
una sequela più o meno coerente tra loro di immagini, secondo alcuni fisiologi e psicologi, è determinato da alcune variazioni del tracciato elettroencefalografico e da movimenti in senso orizzontale dei bulbi oculari; siffatta situazione fisiopsichica si verificherebbe mediamente cinque-sei volte a notte.
E’ scientificamente provato come qualsiasi evento, per esempio un rumore o l’accensione di una luce nel buio della stanza dove dorme il “sognatore”, che determini il risveglio del soggetto nel momento i cui è già iniziata la percezione di questa sequenza di fenomeni provochi all’interessato, dopo un certo periodo, delle turbe psichiche.
Il che spiegherebbe il motivo di alcuni anomali comportamenti di molte persone, anche di quelle che hanno una certa importanza nella vita civile o pubblica.
I sogni, secondo la mitologia, dimoravano nell’Ade da cui uscivano nottetempo,anche se non disdegnavano di fare gli straordinari entrando in scena anche durante le pennichelle pomeridiane, per far visita alle menti dei dormienti.
Per uscire usavano, secondo la loro natura, due porte diverse; da quella di corno i sogni veritieri mentre dall’altra, d’avorio, quelli falsi.
Ma come distinguerli ?
Bel problema, la chiave del mistero è in noi stessi, nella nostra stessa natura.
“ I sogni son desideri di felicità…”
E’ scientificamente provato come qualsiasi evento, per esempio un rumore o l’accensione di una luce nel buio della stanza dove dorme il “sognatore”, che determini il risveglio del soggetto nel momento i cui è già iniziata la percezione di questa sequenza di fenomeni provochi all’interessato, dopo un certo periodo, delle turbe psichiche.
Il che spiegherebbe il motivo di alcuni anomali comportamenti di molte persone, anche di quelle che hanno una certa importanza nella vita civile o pubblica.
I sogni, secondo la mitologia, dimoravano nell’Ade da cui uscivano nottetempo,anche se non disdegnavano di fare gli straordinari entrando in scena anche durante le pennichelle pomeridiane, per far visita alle menti dei dormienti.
Per uscire usavano, secondo la loro natura, due porte diverse; da quella di corno i sogni veritieri mentre dall’altra, d’avorio, quelli falsi.
Ma come distinguerli ?
Bel problema, la chiave del mistero è in noi stessi, nella nostra stessa natura.
“ I sogni son desideri di felicità…”
come cantava la Cenerentola di Walt Disney; ma non sempre è così perché nel sogno agitato di una notte un’ombra non identificabile ti intima di ricercare la tua identità,
il tuo vero io, quello perduto da tempo molto lontano in quanto intento in ben altre questioni.
Un improbo esame perché, a questo punto della tua vita che giorno dopo giorno si avvicina sempre di più verso la fine, non ti sei mai cimentato in questa impresa; nemmeno per un solo attimo.
Incominci a sudare freddo ed a rammaricarti per questa tua negligenza ma, per non lasciare nulla di intentato, inizi in tutta fretta a scrutare persino negli angoli più remoti del mondo in cui ha vissuto e vive tuttora la tua mente,
sin dove la tua percezione umana ti consente:
ma è fatica vana perché non riesci più a trovarla questa tua identità.
Per come hai operato nel passato, sopra i tuoi occhi è calato un impenetrabile velo che ti ha accecato; il tuo professato egoismo ti impedisce persino la ricerca di te stesso nel tuo stesso io
Ma oramai è troppo tardi e non hai più tempo per coltivare questo esercizio che, invece, avresti dovuto praticare giorno dopo giorno nel corso della tua vita.
Se tu fossi stato un altro e non quello che per insana ingordigia hai voluto fortemente essere, perdendo il vero senso della vita umana, ti saresti accorto che quello che oggi vai cercando invano si trovava e si trova ancora accanto a te, anzi in te stesso.
E’, chiamala come vuoi, la coscienza che alimenta l’anima dell’uomo in noi mortali ma che vivrà per sempre attraverso il ricordo del bene che hai fatto durante la tua vita terrena.E’ una fiamma che va sempre alimentata con atti di comprensione e generosità verso il tuo prossimo perché, in mancanza di questi comportamenti, essa va affievolendosi sino a spegnersi del tutto,
E se hai fatto solamente del bene a te stesso, col tempo, quasi nessuno si ricorderà più di te, nemmeno quei falsi adulatori di oggi e delle loro generazioni.
Qualcuno, di tanto intanto, scriverà un libro, rammentando agli attoniti lettori che un tempo era esistito un tizio, senza che il tuo nome venga citato- se non in una nota dell’editore a piè pagina in caratteri piccolissimi - che credeva di essere il nuovo Messia ma, alla pari di tutti gli altri, è finito sotto terra, nonostante uno sfarzoso mausoleo, rimasto così vuoto.
Chi ti scrive l’esame di coscienza è abituato a farlo giorno dopo giorno in quanto mio padre, fedele servitore della Patria, leale e giusto e non ricco mi diede sin dall’età della ragione un semplice consiglio: di comportarmi di giorno in modo tale da potermi addormentare la sera sereno e contento.
L’incontrare per strada una persona che, pur non conoscendoti, ti sorride prima di salutarti può renderti felice e ripagarti in serenità anche dopo una giornata faticosa od in una nella quale ti è andato tutto storto; vuol dire che nella tua vita hai operato nel modo giusto.
Non cadere nell’inganno; gli applausi, le urla acclamanti delle folle sono spesso frutto di una estemporanea eccitazione spesso compensata non sempre con favori ma anche solamente con promesse non mantenibili.
Perché non consideri l’ipotesi di cambiare registro?
Avrai più amici, effettivamente sinceri, e meno nemici.
Sarai ricordato come l’uomo che un giorno comprese quello che era il vero senso della vita: donare la propria e parte delle sue ricchezze in favore di chi ha più bisogno.
Ma affrettati, ricorda che
IL TUO DANARO POTRA' COMPRARE UN OROLOGIO, CENTO, ANCHE MILLE,
MA NON IL TEMPO.
il tuo vero io, quello perduto da tempo molto lontano in quanto intento in ben altre questioni.
Un improbo esame perché, a questo punto della tua vita che giorno dopo giorno si avvicina sempre di più verso la fine, non ti sei mai cimentato in questa impresa; nemmeno per un solo attimo.
Incominci a sudare freddo ed a rammaricarti per questa tua negligenza ma, per non lasciare nulla di intentato, inizi in tutta fretta a scrutare persino negli angoli più remoti del mondo in cui ha vissuto e vive tuttora la tua mente,
sin dove la tua percezione umana ti consente:
ma è fatica vana perché non riesci più a trovarla questa tua identità.
Per come hai operato nel passato, sopra i tuoi occhi è calato un impenetrabile velo che ti ha accecato; il tuo professato egoismo ti impedisce persino la ricerca di te stesso nel tuo stesso io
Ma oramai è troppo tardi e non hai più tempo per coltivare questo esercizio che, invece, avresti dovuto praticare giorno dopo giorno nel corso della tua vita.
Se tu fossi stato un altro e non quello che per insana ingordigia hai voluto fortemente essere, perdendo il vero senso della vita umana, ti saresti accorto che quello che oggi vai cercando invano si trovava e si trova ancora accanto a te, anzi in te stesso.
E’, chiamala come vuoi, la coscienza che alimenta l’anima dell’uomo in noi mortali ma che vivrà per sempre attraverso il ricordo del bene che hai fatto durante la tua vita terrena.E’ una fiamma che va sempre alimentata con atti di comprensione e generosità verso il tuo prossimo perché, in mancanza di questi comportamenti, essa va affievolendosi sino a spegnersi del tutto,
E se hai fatto solamente del bene a te stesso, col tempo, quasi nessuno si ricorderà più di te, nemmeno quei falsi adulatori di oggi e delle loro generazioni.
Qualcuno, di tanto intanto, scriverà un libro, rammentando agli attoniti lettori che un tempo era esistito un tizio, senza che il tuo nome venga citato- se non in una nota dell’editore a piè pagina in caratteri piccolissimi - che credeva di essere il nuovo Messia ma, alla pari di tutti gli altri, è finito sotto terra, nonostante uno sfarzoso mausoleo, rimasto così vuoto.
Chi ti scrive l’esame di coscienza è abituato a farlo giorno dopo giorno in quanto mio padre, fedele servitore della Patria, leale e giusto e non ricco mi diede sin dall’età della ragione un semplice consiglio: di comportarmi di giorno in modo tale da potermi addormentare la sera sereno e contento.
L’incontrare per strada una persona che, pur non conoscendoti, ti sorride prima di salutarti può renderti felice e ripagarti in serenità anche dopo una giornata faticosa od in una nella quale ti è andato tutto storto; vuol dire che nella tua vita hai operato nel modo giusto.
Non cadere nell’inganno; gli applausi, le urla acclamanti delle folle sono spesso frutto di una estemporanea eccitazione spesso compensata non sempre con favori ma anche solamente con promesse non mantenibili.
Perché non consideri l’ipotesi di cambiare registro?
Avrai più amici, effettivamente sinceri, e meno nemici.
Sarai ricordato come l’uomo che un giorno comprese quello che era il vero senso della vita: donare la propria e parte delle sue ricchezze in favore di chi ha più bisogno.
Ma affrettati, ricorda che
IL TUO DANARO POTRA' COMPRARE UN OROLOGIO, CENTO, ANCHE MILLE,
MA NON IL TEMPO.
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