venerdì, febbraio 29, 2008

Le nostre anomale disuguaglianze

LE INGIUSTE DISUGUAGLIANZE
ITALIANE
(anche se comprensibili per i moltissimi privilegiati)

Mi sono posto più volte alcune domande sul perché , in Italia più che altrove, esistano tra i nostri connazionali molte disuguaglianze in ogni campo; nel sociale, nella sanità, nel mondo del lavoro e nell’economia in generale.
Posso arrivare a capire che, da che mondo e mondo, è sempre esistita una certa elite: per esempio quella delle famiglie regnanti, specialmente nella nostra Europa, i cui discendenti, per non mollare lo scettro, si sposavano tra di loro sino ad arrivare a matrimoni tra parenti stretti che generavano figli con malattie allora incurabili; tanto per citare la più diffusa, l’emofilia.
L’intera ultima generazione degli zar di Russia, quella dei Romanoff, ne venne colpita.
Poi finì come finì perché come afferma un nostro proverbio
“il troppo storpia”
ed alla lunga gli errori si pagano tutti in una volta.
Nel nord della nostra Europa le famiglie regnanti erano e lo sono ancora, pur con alcuni difetti di cui peraltro soffrono anche i comuni mortali, improntate ad un innato comportamento improntato sulle regole di una vera e propria democrazia, difese in tempo di guerra contro l’ondata sanguinaria del nazi-fascismo.
E per questo sono ancora sulla breccia a differenza, fortunatamente, della nostra
Da noi, purtroppo, quella difesa non c’è mai stata anche perché di democrazia non è che ce ne fosse molta; è acqua passata direte ed è in parte vero ma , guardandoci bene allo specchio, non possiamo non intuire come, ancor oggi, ci stiamo trascinando dietro molti orpelli di un triste passato.
Dei ma, non piccoli ma talmente enormi che pur con tutta la buona volontà di molti non siamo riusciti a spostare, buttandoli per sempre in un dirupo, e riaprirci orizzonti comuni, eguali per tutti.
Mi darete dell’ingenuo, certo me lo do anch’io, convinto come sono che non si può stravolgere di punto in bianco la natura di un popolo che per avere un qualcosa a lui dovuto deve sempre aspettare un qualcuno che si propone come un benefattore dalle maniche larghe.
Ma sono passati ben più di sessanta anni!
Noi questo presunto benefattore l’abbiamo avuto al potere per ben due volte ed oggi è la quinta volta che si ripresenta per conquistare un potere usato in passato solamente per cautelare, attraverso leggi vergogna, la sua persona e triplicare, e forse ancor di più, la sua ricchezza perché quella che aveva di già accumulato non gli bastava più.
La forbice tra la casta dei ricchi e la corte dei miracoli dei poveri si è allargata a dismisura tanto da non essere oggi più controllabile; occorrerà un lungo lasso di tempo.
Ma non è solo questo che allarma perché c’è ben dell’altro: il declino morale del nostro Paese, il disagio giovanile, l’intolleranza verso il prossimo fomentato da una grave forma di egoismo individuale che fa a pugni contro quella solidarietà che ogni nazione civile dovrebbe vantare nel consesso mondiale.
Frasi come:
“Ma cosa credete, un figlio di un operaio non potrà mai diventare un professionista”
dovrebbero appartenere ad un passato assai remoto ma, invece, sono ancora coltivate nella vita quotidiana da parte di molti “cervelloni” .
Già, è proprio così, tanto che per fare prevalere questo principio si arriva anche a truccare in ogni parte d’Italia concorsi pubblici perché sarebbero dei seri guai qualora qualcuno al di fuori del giro soffiasse meritatamente il posto al figlio del “barone” di turno; nelle Università, nel notariato e via di seguito.
Ma, in particolare, nella sanità; poi assistiamo increduli ed esterefatti alle morti inspiegabili di pazienti, frutto molto spesso di errori imperdonabili che, con la Giustizia che ci ritroviamo voluta da un ex-Premier e da ministri compiacenti, è stata ridotta ad una vera e propria ingiustizia, una vera e propria sanatoria di chi può manipolare con valenti avvocati il suo corso.
Poi ci si mettono anche alcune leggi, alludo in particolare alla ex-Cirielli, voluta e votata dal centrodestra al gran completo, la quale, accorciando enormemente i tempi per la prescrizione dei reati, ha reso inapplicabili molte condanne non ancora definitive.
Ma che poi ne abbia goduto in prima persona lo stesso Belusconi importa a qualcuno ?
Era da fare per il bene dell’Italia !!! e dei suoi figli condannati per aver violato le leggi penali; ma che importa ?
Però poi non dobbiamo poi rammaricarci se proprio per la vigenza di questa legge e di altre aventi le stesse finalità dilatoria all'infinito il nostro Bel Paese è divenuto il centro principale dell’attività della malavita internazionale; se anche dovessero beccarci riusciremo sempre a cavarcela sino a che ci saranno queste leggi.
Se vince Berlusconi statene pur certi signori malavitosi; lui ha pubblicamente dichiarato, riferendosi a Di Pietro – secondo lui il giustizialista per eccellenza - che
“Ho orrore di lui”
dimenticando di dire però che alla sua prima candidatura l’aveva convocato ad Arcore per proporgli un ministero all’interno della sua prossima compagine governativa.
CHE COERENZA, CHE SENSO DELL’ONESTA’.
Riprendendo il discorso dei “potentati” è sotto gli occhi di tutti che nel frattempo se ne è aggiunto uno nuovo che costituisce la “new entry” nel club degli intoccabili; alludo agli “evasori fiscali”, non che in passato non ce ne fossero ma mai nella misura qualitativa nonché quantitativa pari a quella di oggi.
Le tasse le paghino coloro che non possono evitare di pagarle perché trattenute alla fonte mentre noi, per bocca berlusconiana, possiamo evaderle, essendo legittimo comportarsi così allorché le aliquote sono alte: il nuovo credo battezzato anche da Santa Romana Chiesa: preghiamo, Il reddito fisso tartassato a favore di quei poveri evasori.
Però, in contraccambio, sono stati offerti ai nostri figli, ai nostri nipoti dei posti di lavoro insicuri, mal pagati, senza prospettive per il loro futuro.
Adesso ha la faccia di m……di richiedere loro il voto per l’ennesima volta.
Direte: ma il centrosinistra non ha fatto nulla per “rimettere le cose a posto”.
Qualcosa in realtà ha fatto, prevedendo alcuni incentivi ed agevolazioni fiscali per quelle imprese che avessero creato posti di lavoro stabili; ma la difficoltà di una totale riforma della Legge 30 stava nel fatto che la maggioranza al Senato era tale che un siffatto provvedimento non sarebbe mai passato.
L’errore è stato, secondo il mio parere, che pur a fronte dei continui attacchi da parte di una opposizione becera si sarebbe dovuto portare avanti questa legge di riforma e di altre attinenti la Giustizia, ponendo sulle loro approvazioni il voto di fiducia, e su altre, come poi è avvenuto.
Prodi avrebbe messo Berlusconi con le spalle al muro perché , votando contro, avrebbe mostrato il suo vero volto, quello di un falso liberal e di un intollerante nei confronti di chi non la pensa come lui.
Per finire parliamo di alcune diversità che, pur latenti, pesano molto sulla vita dei giovani lavoratori.
Per esempio eccone una di diversità insopportabile:
gli evasori hanno avuto e sperano di riaverli nuovamente
TRE SANTI PROTETTORI



Ma intanto, in tale attesa che spero vana,
le Forze dellOrdine si muovono.
da Valenza. It
La Guardia di Finanza di Fossano (Cuneo) ha sequestrato tremila cartelle esattoriali riconducibili all'ex concessionaria del servizio di riscossione della provincia notificate con una procedura non conforme alle norme vigenti.Secondo gli inquirenti, è stata anche attestata l'esecuzione di sopralluoghi mai effettuati presso i contribuenti.L'ipotesi di reato per alcuni dirigenti e impiegati della società è falsità
ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
Ma non passa giorno che non ne scoprano delle belle.
Come mai prima no ?
Misteri della fede anche questi ?
I precari, invece, solamente
UNO
Altro che par condicio !
San Precario

Per loro un altro protettore è pronto, anzi è pronta perché è una donna, in un nuovo partito, il mio per scelta conseguenziale,
il PD

che la candida come capolista in Sicilia per la Camera dei Deputati, una 33enne precaria di un call-center palermitano – l’Alicos -, posto di lavoro che per eccellenza rappresenta l'emblema del vigente precariato.
Risponde al nome di
LOREDANA ILARDI

che, da sicura eletta, sarà in Parlamento la voce di tutti coloro i quali sino ad oggi, pur lavorando molto e guadagnando poco, non possono prospettare quale sarà il proprio futuro.
Spero che i molti giovani che mi leggono lo tengano a mente.
Passate parola:





giovedì, febbraio 28, 2008

Divieto di grattata

IL DIVIETO DI GRATTATA
Ci mancava la sentenza della Suprema Corte per ingigantire le già velenose diatribe proprie di ogni campagna elettorale.
Lancia in resta, parte con una certa veemenza la sommossa della moderna destra che, pur cambiando spesso etichetta, sempre destra era e tale rimane ancora, oggi più di ieri, con l’uscita dall’area berlusconiana da parte dell’UDC.
Quest’ultima però piange, sconsolata, con lacrime amare la riuscita fuoriuscita del suo ex esponente più significativo, quel tal Giovanardi, l’eterna controfigura del povero Fernandel, abusivamente vestito con la tunica di un Don Camillo fortunatamente del tutto diverso.
A chi gli chiedeva la ragione di questo suo saltare il fosso, ritenuto da tutti un passo falso, risponde:
“ma è stata sempre la meta d’arrivo da me desiderata”



Ma, ritorniamo alla sommossa conseguente all’oramai arcinota sentenza che sta facendo ridere tutto l’universo,
compreso un aborigeno il quale, risiedendo da tempo nei pressi di Roma, voleva prendere la nazionalità italiana.
Ma dopo il tenore di questa sentenza ha eliminato decisamente questo suo pio desiderio per timore di finire in galera.
Per quale motivo, chiedono i cronisti sorpresi da questa sua decisione che va controcorrente con il desiderio di tutti gli extracomunitari che vivono legalmente o illegalmente in Itali; e lui risponde:
“ Non capire perché in Italia c’è condanna per chi gratta palle una volta tanto mentre no, la fanno franca, chi le vende ad ogni ora del giorno”.
Mentre parla, tra la grande meraviglia dei cronisti, si spoglia, si siede e continua:
“ Ho pericolo di essere condannato se pescarmi a grattare mie ginocchia o piedi.
Come spiegare a parole, difficile provare mia innocenza senza calare gonnellino e così fare vero atto osceno ? ”.

Ma la contestazione continua anche in tutti i ministeri dove parecchi impiegati potrebbero essere licenziati proprio a causa di questa pronuncia: molti di costoro, infatti, da tempo non fanno altro che grattarsele invece di lavorare, quanto meno nelle prime ore d’ufficio, dalle 8,30 alle 10,30, destinate a discussioni di ogni genere.
Preso atto di questa abitudine tutti i capi divisione hanno autorizzato l’ingresso alle 10,30 ai dipendenti che hanno dimostrato con il loro comportamento professionale di non averle, al fine di non far loro perdere del tempo inutilmente.
Ma anche la categoria dei venditori di ogni tipo di palle o palloni è in tensione perché, nel caso in cui venisse seguita pedissequamente la giurisprudenza di questa Corte, anche coloro che trattano commercialmente questo tipo di mercanzia potrebbe essere considerati anche loro colpevoli nel caso in cui procedessero ad una dimostrazione della sua resistenza ad ogni pressione esterna anche violenta e correi nell’ipotesi in cui l’acquirente, prima di acquistarle, palpasse anche lui la mercanzia, cioè le palle.
Il sorgere in pochi momenti di associazioni sia maschili che femminili anti Cassazione danno, come un termometro, il grado della furia che ha oramai invaso tutta la popolazione italiana.
Molti ritengono come sia è plausibile l’arrabbiatura degli uomini, ma, si chiedono, le donne che c’azzeccano ?
C’azzeccano, c’azzeccano, eccome.
Per prima cosa si sentono discriminate perché la legge dovrebbe essere uguale per tutti.
E’ nata tra di loro una corrente di pensiero che sostiene la possibilità che possa profilarsi d’ora in poi anche un’interpretazione analogica della norma “incriminata” che colpirebbe le moltissime donne che, in vari campi, hanno dimostrato di avere delle palle più grosse e più potenti di quelle di molti uomini.
Una elite, certo, il cui numero di appartenenti va sempre più aumentando di numero allorchè si dà loro la possibilità di poterlo dimostrare.
Basterebbe toccarsi la gonna per eliminare una piega per trovarsi per direttissima davanti ad un giudice parruccone.
Ma credo che la storia non finirà qui.
Anche i politici si stanno muovendo e………in primis il venditore di palle per antonomasia.
Vedremo sin dove si spingerà questo effetto domino.



mercoledì, febbraio 27, 2008

Grattarsi i c.....è reato

LA SUPREMA CORTE di CASSAZIONE
TERZA SEZIONE PENALE
in una sua recentissima pronuncia ha stabilito come
“il grattarsi le palle in pubblico”
integri il reato previsto e punito dallo
art. 527 del Codice penale
il quale sotto la rubrica
“ATTI OSCENI”
così recita:

Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è punito con la reclusione da tre mesi a due anni.
Se il fatto avviene per colpa, la pena è della multa da lire 60.000 a 600.000”.
Questo articolo, che non specifica quale sia l’azione che comporta la punibilità dell’esecutore dell’atto materiale rientrante in questo tipo di reato, va collegato ed integrato con una successiva norma contenuta nello
Art. 529
“Atti e oggetti osceni: nozione”
Agli effetti della legge penale, si considerano “osceni” gli atti e gli oggetti che, secondo il comune sentimento, offendono il pudore…..”.
Non si conosce ancora la motivazione della sentenza de quo ma solamente il suo dispositivo di condanna; aspettiamo di leggerla e poi se ne riparlerà.
Il fatto, ritenuto reato, è stato compiutoda un42enne operaio di Como ma non si conosce ancora in quale contesto il reo abbia osato a tanto !
La norma è una delle tante che, contrariamente al dettato costituzionale della
TASSATIVITA’ della NORMA PENALE,
lascia ampio margine al giudicante nel decidere se una condotta, magari anche disdicevole perché contraria ad ogni forma di galateo, sia o meno da ritenersi “atto osceno” e, quindi penalmente punibile a norma dell’art. 527 di cui sopra.
E poi, mi chiedo, quale sia oggi il grado superato il quale viene a ledersi il “ comune sentimento” ovvero il c.d. “pubblico pudore” ?
Un sentimento od una sensazione di disagio, per alcuni involontari spettatori, che col pudore non hanno nulla a che fare ?
Teniamo a mente che questa normativa è stata ipotizzata nel periodo fascista allorché era in corso tra il 1925 ed il 1930 lo studio di quella che sarebbe stata la nuova normativa penale che avrebbe dovuto sostituire il codice Zanardelli della fine dell'800.
Il Codice Rocco, così denominato dal ministro Guardasigilli dell’epoca, è, nel 2008, ancora vigente anche se allo stesso sono state apportate delle aggiunte di nuove norme ed abrogazioni di vecchi articoli palesemente contrastanti con l’attuale regime democratico, almeno sino ad oggi.
C’è, pertanto,da chiedersi se il surrichiamato “comune sentimento” o “il senso del pudore” siano rimasti da allora ad oggi sullo stesso livello di rigidità.
Altri tempi, altri costumi e se così non fosse oggi avremmo pochissimi spettacoli televisivi con pochi canali
Credo proprio che col tempo qualcosa sia pur mutata non solo nel campo della pubblica morale; tuttavia, prima di fare qualunque altra critica, aspettiamo di leggere l’intero giudicato.
C’è poi, di certo, modo e modo di grattarsi e diverse possono essere anche le motivazioni che spinge un soggetto a compiere questo “delitto”; per esempio un improvviso prurito può sempre verificarsi e, per riflesso l’istinto inconsapevole di una grattatine; e se si fosse grattato una natica ?
Quid iuris ?
Ma il povero operaio, almeno come affermano i suoi legali, si era “toccato” per aggiustarsi i pantaloni della tuta; ma non sono stati creduti.
E poi, a ben vedere, un conto è la grattatina occasionale di riflesso ad un prurito e diverso è l’atto ostentato lungamente davanti a più persone, accompagnato anche da parole offensive o di scherno.
Aspettiamo la sentenza il cui testo integrale ci chiarirà ogni perplessità.
Ma questo caso mi ha aperto un po’ gli occhi sulla dichiarazione fatta di recente dall’on. Bondi secondo la quale era giusto che tutti gli indagati fossero da escludere dalle liste dei candidati al Parlamento meno quelli indagati per “delitti politici”.
Pronto il disegno di legge


Forse temeva, visto come vanno le cose in questo campo, che Berlusconi potesse venire escluso per una sua veniale grattatina
al basso ventre.

Direte voi; ma cosa c’entra con i reati politici ?
Centra, si che c’entra, perché la grattatine se l’è fatta nel corso di una seduta della Camera dei Deputati.
Già c’è grattatina e grattatina; il fatto che poi uno ce li abbia o meno poco importa, sempre grattatina è.
Ma i giudici – che giungono in Cassazione solamente ad una certa età dopo una lunga carriera e poco prima del loro pensionamento – includono, a quel che sembra, anche la “toccata” scaramantica, aggettivata con il suo arcaico ed obsoleto termine di gesto “apotropaico”, derivante dalla lingua greca.
Roba di 100 anni fa; l’uso di questo termine la dice lunga sulla conclusione di questa vicenda terminata con la condanna del “autograttatore”a 200 euro di multa ed in più al pagamento della penale di 1000 euro da versarsi alla Cassa delle Ammende, come previsto per legge, a carico dei ricorrenti che si vedono respinti i loro ricorsi in questo ultimo grado del giudizio.
Poi ci si lamenta che la Cassazione è ingolfata !

martedì, febbraio 26, 2008

Caffè Sicilia - 1

CHIACCHERICCI POLITICI
presso
i tanti
CAFFE’ SICILIA

disseminati in tutta la

I^ chiaccherata
Le discussioni si fanno sempre più animate da quando sono stati comunicati i nomi dei concorrenti alla carica di Governatore ma, soprattutto, hanno tenuto per molto tempo banco i molti episodi che hanno caratterizzato la scelta del nome del candidato della destra: Miccichè, Prestigiacomo, Lombardo ?
Infine la scelta, com’era immaginabile, è caduta su quest’ultimo nominativo dopo che il capopolo ha rabbonito il suo ex sottosegretario ed ex viceministro con la promessa di una elezione sicura al Parlamento con il ticket di un fantomatico ministero, quello per il Mezzogiorno.
Il Mezzogiorno significa nella lingua italiana molte cose tra le quali ben due che con la geografia non hanno nulla a che fare.
Per mezzogiorno, nella stragrande maggioranza dei casi significa:
- sedersi a tavola per consumare il pasto principale della giornata;
- e per i meridionali in particolare, continuamente beffati soprattutto dai loro stessi corregionali, il riversare per lo sviluppo del Sud Italia, rimasto da sempre al di fuori di ogni piano di rilancio anche industriale, dei fondi ammontanti inizialmente a 1000 miliardi di lire (fate voi il conto sul valore attuale di quella somma) in una Cassa aperta nel 1950 per volere di Alcide De Gasperi, capo del governo di estrazione democristiana.
Nobili fini senza dubbio alcuno ma quest’uomo politico, cui l’Italia del dopoguerra deve molto, venne tradito dai suoi stessi colleghi di partito che dei soldi ne fecero un altro uso, tanto che la Cassa in parola venne abolita nel 1984 perché divenuta una vera e propria tavolata di molti imbroglioni, di un certo color bianco balena, sulla quale si sono ben pasciuti, ripristinando per di più dei veri e propri potentati in collusione con persone che con la politica non avevano nulla a che fare.
Nel 1986 al suo posto si creò l’Agenzia per la promozione dello sviluppo del Mezzogiorno, soppressa a sua volta nel 1993.
La causa di questi scioglimenti è talmente lapalissiana che non merita ulteriori precisazioni.
Oggi per rabbonire il Miccichè cosa vuol fare il Berluska ?
Ripristinare un ministero che nel primo dopoguerra aveva certamente un senso ma che oggi, dopo i precedenti di cui sopra, diventa una chiara dimostrazione di come per questi personaggi lo sperpero del denaro pubblico è solamente un mezzo di propaganda ai fini elettorali.
Ha piazzato il capo i suoi calibri al posto di comando per poter sfruttare il voto siciliano al solo scopo di ottenere, col relativo premio, la maggioranza al Senato (10 senatori in più almeno è il suo calcolo).
Per il resto della Sicilia se ne fotte altamente, tranne che per il suo medico personale, il sindaco di Catania Scapagnini che in pochi mesi ha portato il suo comune alla bancarotta.
Si incomincia a rivede all’orizzonte la nascita dell’idea del Ponte ma i soldi, quand’anche ci fossero ma non ci saranno mai, da dove li prende e, nell’ipotesi che li trovi, in che mani finiranno ?
Il cerchio si apre e si chiude all’istante, ci siamo capiti ?
Impregilo docet.
Indirettamente con la situazione siciliana entra in campo anche il nome del futuro ministro berlusconiano per le Infrastrutture; vuoi vedere, si dicono gli amici del bar, che verrà nominato ancora una volta quel tal LUNARDI che per prima dichiarazione che fece da ministro fu quella che
“CON LA MAFIA BISOGNA CONVIVERE”
Stava per riaccendersi la discussione ma, essendo già molto tardi, si stavano chiudendo le serrande del locale ospitante; ogni altra considerazione viene quindi rimandata al giorno successivo.
segue

lunedì, febbraio 25, 2008

Certa stampa che.......

CRONACHE PARACOMICHE
che fanno intendere come sia caduta in basso, per stile e contenuti, assieme a molte trasmissioni provenienti da canali TV pubblici e privati, anche un certo tipo di informazione a mezzo stampa portata avanti da alcuni personaggi che si interessano di politica o che la professano in prima persona.
L’esempio l’abbiamo avuto anche in passato e nostro malgrado recepito sic et sempliciter , quale fosse una pesante eredità che oggi, nonostante il tempo oramai trascorso, non riusciamo più a scrollarci di dosso.
Nel frattempo questo fenomeno si è notevolmente dilatato sì da rappresentarsi in dimensioni talmente enormi da condannarci a subirlo nella sua piena interezza, anche l’odioso spettacolo, divenuto oramai una prassi quotidiana, rappresentante volgari scene di aggressioni sia verbali che scritte nei confronti di alcune persone ben individuate.
Spettacolo questo che non rifugge dal rappresentarsi anche nelle sedi parlamentari , organizzato e poi abilmente orchestrato dal manipolo dei fedeli servitori di un leader capace solamente di ben amministrare i propri interessi, spacciandoli poi come quelli del popolo italiano.
Per costui l’avversario, andato al governo dopo i suoi nefasti cinque anni, durante i quali era riuscito a depauperare le casse dello Stato, aggravando anche l’ammontare del passivo dei conti pubblici – da qui la corsa a Bruxelles con tremontiana compagnia, per evitare che ci sbattessero fuori dall’Europa - è divenuto un vero e proprio nemico da abbattere con ogni mezzo anche non propriamente lecito, se non penalmente, quanto meno da un punto di vista deontologico.
La satira è un conto l’ingiuria è tutt’altra cosa:
scriveva Bertold Brecht
“Un popolo che non ride dei propri potenti non è più libero”
ed ancora
Colui che vuol dire qualcosa e non trova qualcuno che lo ascolti se la passa male; ma se la passa peggio chi vuole sentire qualcosa e non c’è qualcuno che la dica”.
Il diritto di cronaca è indubbiamente sacro ma c’è qualcuno che, pur appartenendo ad una categoria di persone cui la nostra Costituzione non garba affatto – avrebbe voluto cambiarla per poter spadroneggiare come si addice ad un vero dittatore ma non ci è riuscito – viene spesso usato non tanto per informare bensì per confezionare, non avendo argomenti validi atti a controbattere le tesi degli avversari politici, ingiurie ed epiteti vergognosi.
Fortunatamente, al di là delle posizione politiche dell’editore, esiste anche una gran parte della stampa nostrana che contesta e contrasta le idee altrui con serie argomentazioni che possono poi essere o meno condivise dai lettori: ma ciò è anche il succo della democrazia, mentre l’ingiuria e le accuse prive di fondamento ne sono, invece, la morte.
In ogni caso ritengo come il rispetto delle persone debba essere un “credo” unanime e la diversità di vedute un bene mentre, per contro, sarebbe un enorme guaio se tutti la pensassimo allo stesso modo.
Ma quando si ricorre alla contumelia ed alla falsità delle notizie? Quando il giornale deve difendere ad ogni costo, spesso per necessità non comprensibili ai più per voluta mancata informazione, alcune posizioni oggettivamente indifendibili del proprio “padrone”; in special modo quelle in cui si ritrova dentro sino al collo, causate dal suo tuttora permanente conflitto di interessi.
Mi riferisco alle concessioni televisive Mediaset di cui due aggiudicate a Europa 7 ma, in maniera non propriamente legale, mai concesse a quest’ultima emittente, nonostante una sentenza della Corte Costituzionale fatta rimanere da alcuni influenti politici molto vicini al cavaliere lettera morta !
Come se nulla fosse accaduto; ma questa storia la vedremo a parte per far chiarezza su questo risvolto che è proprio il nodo principale, oramai da scigliere, del conflitto di interessi del patron delle TV.
Un moderno nodo di Gordio che occorre oramai sciogliere
Ciò premesso, vengo al dunque, riportando parzialmente l’articolo di fondo pubblicato da


n. 43 del 20 02 2008
LO CHIAMAVANO FORMAGGINO
di Mario Giordano
Lo chiamavano formaggino.
Ai tempi della FGCI Veltroni aveva questo soprannome caseario: lo ha rivelato ieri Giuliano Ferrara.
Evidentemente fin da giovane Walter si presentava molle come un gorgonzola con mascarpone.
Però bisogna fare attenzione, perché il gorgonzola puzza.
A volte diventa più indigesto di un piatto di pietre . E anche Di Pietro.
“ Che cosa nasconde Walter ?” , ci chiedevamo ieri.
E vi parlavamo dell’attacco lanciato dall’alleato Tonino contro le TV Mediaset e dei programmi del leader del PD, fintamente nuovi e in realtà copiati da Prodi……

Le confidenze di un Giuliano Ferrara lasciano il tempo che trovano perché da un ex a libro paga della CIA ci si può aspettare di tutto, ma ciò potrebbe anche passare se non fosse che l’erudito direttore, forzando il suo ragionamento, tenta di divertire e far così
ridere i suoi lettori i quali avrebbero, invece, ben poco da divertirsi se riuscissero a riappropriarsi del proprio cervello sì da uscire da una specie di ipnosi collettiva.
Una contraddizione via l’altra del Giordano
1- il non condivisibile tono benevolo usato nei confronti di Veltroni, indicato nel pezzo solamente con il nome, come se fossero cresciuti assieme; ma il tono è tutt’altro che amicale poiché fa a pugni con il seguito di tutto l’articolo;
2- la storia del formaggio non ben individuato che viene dal Giordano subito trasformato, a suo uso e consumo, in gorgonzola per poter affibbiare al suo “bersaglio” due epiteti: quello del molle e del puzzolente.
Per la verità l’accostamento non trova alcuna seria base per vari motivi: poichè Veltroni è nato e cresciuto a Roma mentre il “gorgonzola” viene prodotto in Italia, in un territorio che abbraccia sia il Piemonte che la Lombardia, più precisamente le province di Novara, Cuneo, Vercelli, Pavia, Milano, Como, Bergamo, Brescia, Cremona e il territorio di Casale Monferrato.
Ho appurato presso la società che produce la gran parte dello “zola” in commercio, la ditta IGOR di Cameri (NO), che non esistono formaggini di gorgonzola in quanto ogni pezzo prodotto pesa la bellezza di 12 chilogrammi; soggiunge, poi, che l’odore sprigionato non è, come suol dirsi, una puzza ma un odore molto intenso che ad alcuni con il “naso fine” può anche non piacere sebbene i tre migliori formaggi inglesi, sprigionano una puzza tale da sovrastare tutti gli altri formaggi europei.
Ma il “gorgonzola”, anche volendo ammettere che un certo odore lo emana ha delle qualità che lo distingue da tutti gli altri:
- facile digeribilità;
- alto contenuto minerale e vitaminico (Vitamine A – B1 – B2 – B6 – B 12) ;
- importante azione proteica svolta dalle sue muffe del genere “penicillium”.
Un formaggio d’elite, di tutto rispetto, checché ne dica questo direttore che oltre al palato fa anche bene alla salute.
De gustibus non est disputandum.
3- le emittenti televisive Mediaset e la Gentiloni, e qui la lingua batte dove il dente duole.
Come vedremo a parte, in altro post, è la Corte di Giustizia Europea che si è interessata della vicenda relativa alle frequenze televisive italiane a seguito del ricorso presentatole dal cittadino italiano Francesco Di Stefano, titolare di Europa 7.
Costui aveva denunciato a quella Corte di Giustizia , cui tutti possono ricorrere qualora si sentano vittime di una ingiustizia, che, pur avendo ottenuto sin dal 1999 la concessione statale per trasmettere via TV , non aveva poi potuto iniziare la sua attività per la mancata assegnazione delle frequenze necessarie per andare in onda, nonostante varie insistenze e messe in mora nonché una sentenza della Corte Costituzionale del 2002.
La morale di questa storia è che Mediaset avrebbe dovuto trasferire sul satellite Emilio Fede con la sua Rete 4 ed altrettanto avrebbe dovuto fare anche la RAITV con un canale.
Vedremo a parte, come già anticipato, tutta questa storia che ha dell’inverosimile.
Quindi appare del tutto lecito che il leader del PD metta nel suo programma la soluzione di questo problema e nel far ciò non fa nulla di illegale, anzi tenta di legalizzare una vicenda dagli oscuri risvolti .
L’UE, al di là della sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo che riguarda solo questo caso, bolla la Legge Gasparri come contraria al diritto europeo, definendo il sistema italiano di assegnazione delle frequenze
“ DISCRIMINATORIO, NON TRASPARENTE,

NON OBIETTIVO, NON PROPORZIONATO”
e, in quanto tale, volto a tutelare le vecchie TV e disattendere le aspettative del tutto legittime delle nuove.
Ma si sa che la Destra vecchia e nuova dell’UE se ne frega altamente.
4- I programmi del PD copiati da Prodi !
Affermazione questa che viene più volte smentita dallo stesso Berlusconi e dal suo portavoce, vice portavoce, nonchè dal suo portaborse, vice portaborse, alleati ed amici degli alleati i quali, all’unisono, continuano a blaterare che Veltroni ha copiato il programma del PDL !!!
Mettetevi d’accordo.
Potrei continuare ma credo d’averla fatto troppo lunga, tuttavia, perdonatemi, perché una cosa, relativamente alla puzza, debbo ancora dirla.
Abbiate pazienza !
Ma che paura ha il PDL se, come si afferma a destra, nei sondaggi ha ben 12 punti di vantaggio sul PD ?
Gatta ci cova.
Forse un tempo; mi sembra d’aver letto oggi come in pochi giorni il PDL abbia segnato un calo di ben sei punti; la borsa valori della destra è in picchiata non so se temporanea o irreversibile.
Vedremo, ma dalla puzza che si sente in giro parrebbe lecito pensare che qualcuno, anzi più di qualcuno, se la stia, come suol dirsi in simili frangenti, facendo addosso.
Cosa ?
E’ l’odore emanato da una certa cosa di colore marrone che riecheggia più volte in una nota canzone di Mina, quella intitolata
Ma che bontà

"Ma che bontà, ma che bontà
ma che cos’è questa robina qua?

ma che bontà, ma che bontà

ma che gustino questa roba qua
Cioccolato svizzero?
No?

Cacao della Bolivia? No?

Ma che cosa sarà mai questa robina qua?
Cacca "
Beh è quello che pensa il popolo che ama la verità
e non le
“Mille balle blu”.



domenica, febbraio 24, 2008

Lezione d'italiano



LEZIONE D’ITALIANO


La maestra le tenta tutte per spiegare ai suoi scolari il significato del vocabolo
AFFINITA’
ricorrendo anche a dei disegni sulla lavagna.
E’ notorio, infatti, come per i bambini sia più facile assimilare dei concetti attraverso una rappresentazione grafica di ciò che si intende loro spiegare.
Ecco i disegni della maestra raffiguranti:
- un prete ed un frate, entrambi Servi di Dio ma non simili bensì affini,
- un muratore ed un meccanico, entrambi operai ed anch’essi affini,
- uno scrittore ed un poeta
e via di seguito.
Finito il suo compito chiede alla classe di fare loro dei disegni per poter così constatare se, in effetti, la lezione abbia dato un risultato positivo.
Poteva mancare il Pierino a presentarsi per primo davanti alla lavagna ?
No di certo ma ne gira il piano e si pone subito dietro ad essa, incominciando la sua opera; passano molti minuti e la maestra, impaziente, intima al Pierino, temendo uno scherzo, di rivoltare subito la lavagna.
Detto fatto.
Ed ecco il lavoro di Pierino











Ma Pierino, cosa hai fatto !
Che affinità trovi tra questi due personaggi ?
Pierino di rimando: guardi non sono simili ma hanno in comune una specifica affinità perché entrambi, come dice ogni giorno mio papà,
VENDONO PALLE ALLA GENTE

sabato, febbraio 23, 2008

La Saga di Ceppaloni passa ai giudicanti

MA IDE
8
ultimo atto di una disdicevole vicenda;
la parola passa alla magistratura giudicante
ma la prima e pesante condanna deve pronunciarla il popolo italiano in prima persona in occasione delle prossime elezioni politiche.
Sarà in questo frangente che verrà emanato il primo importante verdetto cui non potranno sfuggire il Mastella ed i suoi e non vi saranno cavilli processuali che tengano in questo tipo di giudizio popolare.

Seguono gli ultimi capi d’imputazione

MASTELLA Clemente- LUCARIELLO Vincenzo-
PRINCIPE Umberto- CAMILLERI Carlo-
URBANO (Prefetto di Benevento)
26) del delitto previsto e punito dall'art 110, 479 comma primo C.P.
(Concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici)
N O T A
Per meglio intendere:
la falsità in un atto pubblico, molto sinteticamente, può essere:
a) materiale, quando viene contraffatto un dato ivi contenuto ovvero alterato in tutto od in parte un atto vero;
b) ideologica, allorché viene attestato un fatto mai avvenuto.
Se si considera che per ogni singolo fatto appartenente a questa tipologia di reati, tralasciando il resto, la pena edittale prevista va, in generale, da uno a tre anni di reclusione con punta massima di dieci anni (art. 476 C.P. – qualora “la falsità concerne un atto o parte di un atto, che faccia fede sino a querela di falso), ben si comprende come questo insieme di “falsi” vada a rappresentare un quadro socialmente allarmante per l’intera comunità non solo locale, atteso che, nella specie, hanno agito dei pubblici ufficiali che, normalmente, dovrebbero rappresentarsi agli occhi di tutti come i tutori della pubblica fede e moralità.
Ed invece !!!!

-perché, in concorso tra di loro, agendo il Mastella in qualità di Segretario Nazionale del partito politico UDEUR e di istigatore, il Principe in qualità di determinatore, il Lucariello ed il Camilleri in qualità di istigatori, l'Urbano in qualità di Prefetto di Benevento - e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni - redigendo il parere prot.13610/EE.LL., indirizzato al Presidente della Comunità Montana del Taburno, con cui modificava il precedente ripetuto orientamento prefettizio circa la natura ordinaria della seduta di Consiglio della predetta Comunità Montana, falsamente attestava la natura straordinaria di tale seduta motivandola con la necessità di dover adeguare il suo parere “a quanto stabilito in sede giurisdizionale”, essendo in realtà tale diverso orientamento determinato unicamente dalla richiesta di pronunciarsi in tal senso cosi come formulatagli dal Principe e dagli altri concorrenti.
In Benevento, il 4 giugno 2007
SALVATORE Paolo - LUCARIELLO Vincenzo - RUSSO Vincenzo
27) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 319 ter C.P.
(Concorso in corruzione in atti giudiziari )
perché in concorso tra di loro, agendo il Salvatore in qualità di Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle funzioni, il Lucariello ed il Russo di istigatori, per favorire il Russo nell’ambito del procedimento di impugnazione proposta da Colangelo Giovanni avverso la sentenza del TAR Lazio che rigettava il ricorso presentato dallo stesso nei confronti del CSM e del Russo Vincenzo in ordine al Concorso per il conferimento dell'ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, riceveva diverse regalie in natura consegnategli materialmente dal Lucariello per conto del Russo, con ciò compiendo atti contrari ai suoi doveri di ufficio, assicurando il suo positivo interessamento tranquillizzante.
In Grottaferrata il 3 aprile 2007
28) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 326 comma. III C.P.
(Concorso in rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio)
perché, in concorso tra di loro, agendo il Salvatore in qualità di Presidente della IV sezione del Consiglio di Stato, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle funzioni, il Lucariello ed il Russo di istigatori per procurare a sè e ad altri un vantaggio patrimoniale, consistiti per il Salvatore in diverse regalie in natura, e per il Lucariello nella promessa del Russo di intercedere, in qualità di Procuratore della Repubblica di Foggia, presso il Rettore della locale Università, per il superamento del concorso di specializzazione in ginecologia a favore della nipote del Lucariello, tale Raimondo Mariangela, si avvaleva illecitamente di notizie di ufficio violando il dovere del segreto inerente lo sua funzione, rivelando il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla decisione nr. 3299/07 concernente l'impugnazione proposta da Colangelo Giovanni avverso la sentenza del Tar Lazio che rigettava il ricorso presentato dallo stesso nei confronti del CSM e del Russo Vincenzo in ordine al Concorso per il conferimento dell’ufficio di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Foggia facendo conoscere al Lucariello l'esito del giudizio prima del deposito della citata decisione.
In Aversa in data successiva e prossima al 17.4.2007 ex art. 9 c.p.p.
CAMILLERI Carlo - MASTELLA Clemente –
ERRICO Ferdinando
29) del delitto previsto e punito dagli artt. 110~ 317 C.P.
(Concorso in concussione)
perché, in concorso tra loro, Errico in qualità di consigliere regionale nonché di capogruppo del partito politico UDEUR, (e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni), il Mastella in qualità di Segretario nazionale dell'UDEUR, istigatore, il Camilleri in qualità di esponente di rilievo in territorio campano del partito politico UDEUR nonché di materiale esecutore delle indicazioni e delle volontà del Mastella, costringevano Barbieri Antonio, Sindaco del Comune di Cerreto Sannita, a dare loro utilità, consistita nella nomina di Melotta Ciro (vicesindaco di Cerreto, ndr), esponente politico appartenente al partito UDEUR, ad assessore ai lavori pubblici del predetto Comune. In particolare, avendo deciso di entrare a far parte della Giunta Comunale di Cerreto Sannita [retta da una amministrazione comunale presieduta dal Barbieri: esponente del partito politico "Forza Italia" (precisamente coordinatore provinciale di FI a Benevento, ndr)] e di occupare tassativamente il relativo assessorato ai lavori pubblici: il Mastella decideva di iniziare una strategia di pressione politica ed amministrativa sul Sindaco di Cerreto Sannita, fornendo precise direttive al Camilleri ed al consigliere e capogruppo regionale "in quota UDEUR" - Errico Ferdinando - affinché operassero fattivamente il "congelamento” dei finanziamenti regionali destinati alla realizzazione del Piano di Insediamento Produttivo di Cerreto Sannita, così da prospettare al Barbieri il mancato ottenimento del finanziamento da lui in precedenza richiesto in caso di mancata nomina ad assessore comunale con delega ai lavori pubblici di un esponente politico”in quota” UDEUR, nella specie indicato nella persona di Melotta Ciro.
In Cerreto Sannita 17.5.07
CAMILLERI CARLO -SCOCCA ANTONELLO
30) artt. 110, 629 C.P.
(Concorso in ESTORSIONE)
Art. 629
“Chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad omettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da lire un milione a quattromilioni.
La pena è della reclusione da sei a ventanni e della multa da due milioni a sei milioni …..se la violenza consiste nel porre taluno in stato di incapacità di volere od agire (aggravante prevista per il reato di cui all’art. 628 n. 2 – Rapina)
Le pene pecuniarie espresse dal Codice Penale in lire vanno tramutate in Euro sulla base del tasso ufficiale di conversione:
1 euro = 1.936,27 lire.
perché, in concorso tra di loro, in qualità entrambi di soci in affari e lo Scocca di formale partecipante in quanto socio del Raggruppamento Temporaneo di Professionisti General Engineering srl, mediante minaccia (consistita nel far valere le sue capacità di incidenza politica sul Comune di Cerreto Sannita, tanto da poter favorire "la caduta dell'amministrazione” nonché nel prospettare al Sindaco la revoca del finanziamento sull'area PIP di Cerreto Sannita in caso di revoca del conferimento dell'incarico da lui preteso), costringeva Barbieri Antonio, Sindaco di Cerreto Sannita, ad attivarsi sui competenti uffici comunali perché aggiudicassero illecitamente l'incarico per la progettazione dell'area industriale di Cerreto Sannita al predetto RTP - aggiudicazione poi effettivamente disposta con determina dirigenziale n.397 del 24 aprile 2007 - con ciò procurandosi un ingiusto profitto, con pari danno per gli altri concorrenti pretermessi nella selezione.
In Cerreto Sannita, il 24 aprile 2007
CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - NAPOLETANO Letizia - FLORENZANO Erminia - BARBIERI Antonio
31) art. 110, 353 comma II C.P.
(Concorso in turbata libertà degli incanti da parte di un incaricato a questo ufficio)
perché, in concorso tra di loro, il Napoletano in qualità di presidente, la Florenzano in qualità di componente esperto della commissione relativa alla aggiudicazione della progettazione per l'area PIP di Cerreto Sannita (e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni), il Camilleri e lo Scocca nelle qualità esposte al capo che precede, il Barbieri in qualità di Sindaco di Cerreto Sannita e di istigatore, turbavano lo regolarità della gara relativa alla predetta aggiudicazione, predeterminandone l'aggiudicazione alla citata RTP GeneraI Engineering srl, raggruppamento temporaneo di professionisti direttamente riconducibile agli interessi del Camilleri e di cui lo Scocca risultava formale partecipante.
In Cerreto Sannita, i/24 aprile 2007
32) per il delitto previsto e punito dagli artt. 81 primo capoveso, 110, 479 C.P.
(Concorso formale nel reato continuato di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici)
perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi, nelle spiegate qualità, redigendo il Napoletano e lo Florenzano i cinque verbali relativi alle operazioni di gara per l'affidamento dell'incarico per lo progettazione dell'area PIP di Cerreto Sannita nonché la determina di aggiudicazione n. 397/2007 - tutti atti pubblici facenti fede fino a querela di falso - attestavano falsamente ed implicitamente la regolarità della aggiudicazione della selezione al RTP GeneraI Engineering srl, per l'importo complessivo di euro 197.603,78, essendo in realtà tale aggiudicazione già
predeterminata.
In Cerreto Sannita, fino al 24 aprile 2007
CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - ZACCARO Francesco- PIETROCOLA Domenico - PEPE Fausto
33) per il delitto previsto e punito dall'art.11O - 353 comma II^ C.P.
(Concorso in turbata libertà degli incanti)
perché, in concorso tra di loro, il Pietrocola in qualità di Dirigente del Settore Viabilità ed Infrastrutture della Provincia di Matera, lo Zaccaro, il Camilleri, lo Scocca ed il Pepe in qualità di soci in affari per la progettazione delle opere pubbliche, nonché componenti dell'ATP partecipante, e quindi di istigatori, turbavano lo regolarità della gara per l'aggiudicazione dell'incarico di progettazione per "lavori di costruzione della strada Canonica con importo a base d’asta euro 14.620.000 predeterminando l'aggiudicazione concordata alla predetta A TP attraverso ripetuti incontri tenutisi tra loro anche fuori territorio di Matera "per non essere guardati e visti”. In Matera, 1'11.4.2007
CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - ZACCARO Francesco - PIETROCOLA Domenico- PEPE Fausto
34) per il delitto previsto e punito dagli artt.81 cpv, 110, 479
(vedasi sub capo di imputazione n
. 32)
perché, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi: nelle spiegate qualità, redigendo il Pietrocola la determina di aggiudicazione nr. l082 del 24.4.07 relativa alla gara per la progettazione dei lavori di costruzione della strada Canonica, attestavano falsamente ed indirettamente la regolarità della predetta aggiudicazione, essendo in realtà la stessa stata predeterminata fra gli aggiudicatari e lo stesso Pietrocola.
In Matera, il 24 4.2007.
Viste le seguenti richieste di applicazione di misure cautelari avanzate nei confronti degli indagati:
CAMILLERI Carlo
LUCARIELLO Vincenzo
BUDETTA Paolo
PIANESE Domenico
SCOCCA Antonello
FERRARA Ugo
FEVOLA Cristiana
PRINCIPE Umberto
PIETROCOLA Domenico
ZACCARO Franco
della misura cautelare personale della custodia cautelare in carcere, in ordine ai capi come sopra contestati, ad esclusione dei capi 21),22) 23) e 24) della rubrica.
L'applicazione nei confronti di:
BANCO Carlo
BARBIERI Antonio
FLORENZANO Erminia
ABBAMONTE Andrea
NOCERA Luigi
CARDONE Francesco
ERRICO Ferdinando
LIGUORI Vincenzo
FERRARO Nicola
LONARDO Alessandrina
LOMBARDI Nino
PADOVANO Angelo
NAPOLITANO Letizio
PEPE Fausto
della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, in ordine ai capi come sopra contestati, ad esclusione dei capi 21),22) 23) e 24) della rubrica. L'applicazione nei confronti di:
D'ALESSANDRO Carlo,
DE MAIO Ugo,
GUERRIERO Francesco,
SALVATORE Paolo,
RUSSO Vincenzo,
URBANO Giuseppe,
TREVISO Luigi
della misura interdittiva della sospensione dal pubblico ufficio di rispettiva appartenenza.
Queste ultime sono le misure cautelari in carcere e ai domiciliari.
Tutti i nomi non contenuti in quest’elenco, primo fra tutti quello del ministro della Giustizia Clemente Mastella sono ovviamente indagati per i reati elencati nei capi pubblicati sopra.
La mia convinzione
Accuse pesanti alcune delle quali, con molta probabilità, non reggeranno nel corso del dibattimento, per esempio, ma non si sa mai, quella relativa al reato di estorsione.
Tuttavia il quadro indiziario, avvalorato dal GIP, è un inquietante spaccato su come alcuni politici, sia quelli collusi con le nostre varie “mafie” che quelli agenti in prima o per interposta persona sbarcante il lunario con la politica, riescano a manovrare quasi ogni attività che si svolge su un territorio nazionale più o meno ampio.
Una voracità senza limiti !
Sono certo che nessuno dei personaggi dal nome altisonante sconterà l’eventuale pena in un carcere ed alla fine si dirà la solita frase del
TANTO RUMORE PER NULLA
Tempo e soldi buttati via.
Ma che almeno abbiano il buon gusto di non farsi più vedere in giro.
Qualcuno adesso mi scriverà che Mastella è un “benefattore” della sua regione, dove si becca più di 500.000 voti per “simpatia”.
Di già Berlusconi parla della reintroduzione dell’immunità parlamentare che farà, se questa iniziativa andasse in porto, un enorme piacere a tutto il popolo italiano, pardon al
POPOLO della LIBERTA’,
ma forse nemmeno a quello, solamente gioirà lui e gli altri come lui presenti in ogni anfratto della politica, nomi noti e meno noti ma che tutti insieme ne approfittano in maniera vergognosa e troppo spesso impunita, per fare i fattacci loro e non quelli di tutto il popolo italiano che ne avrebbe, invece, assoluto bisogno.
Specialmente in questi frangenti.
Ritornando alla fase processuale è da rilevare come il tutto sia adesso a mani della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli
perché, oltre ai provvedimenti che intendesse assumere in merito alle istanze già avanzate dai difensori degli imputati, esamini anche la questione relativa alla competenza territoriale la quale, per il fitto intrecciarsi dei vari eventi tra loro, costituisce una matassa assai difficile da dipanare.
Mentre un tempo era competente per territorio il giudice dove era stato consumato o tentato in ordine di tempo l’ultimo reato – e da ciò derivava il continuo spostarsi del procedimento nel casi di reiterazione dei reati in luoghi diversi, oggi diviene competente il giudice del luogo ove è stato commesso il primo reato, salvo il caso in cui si verifichi la morte di una persona
(teoria del reato più grave).
Ed è questo che occorre stabilire, cioè l’inizio del delinquere dei vari imputati.
Ma l’allora Guardasigilli, anche lui imputato, ha voluto imprimere sulla vicenda il sigillo del proprio operato.
Prima di firmare la lettera di dimissioni, a quel che si vocifera da più parti, avrebbe firmato un decreto di nomina di alcuni magistrati al Comitato direttivo della Scuola della Magistratura; uno dei nominati sarebbe un Pubblico Ministero della Procura indagante di Santa Maria Capua Vetere, a nome di Donato Ceglie, un giudice titolare dell’inchiesta a suo carico.
Chi avrà il coraggio di allearsi con un tipo simile per le prossime politiche ?
Sinora ha bussato a più porte ma nessuno gli ha aperto !
F I N E





venerdì, febbraio 22, 2008

La Saga di Ceppaloni continua

MA IDE
7
seguito dei capi d'imputazione
BUDETTA Paolo - CAMILLERI Carlo - SCOCCA Antonello - CARDONE Francesco - LOMBARDI Nino
16) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 353 comma 2 C.P (comcorso in Turbata libertà degli incanti con l'aggravante di pena di cui al comma2 )
., perché, in concorso tra loro, il BUDETTA in qualità di componente di commissione, il CAMILLERI di istigatore, lo SCOCCA quale socio in affari del Camilleri: il CARDONE in qualità di componente della commissione nonché di Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Benevento, il LOMBARDI in qualità di Presidente della Comunità Montana del Titerno, ente appaltante, tutti reciprocamente a conoscenza delle rispettive qualità, previo accordo tra loro, turbavano la gara di appalto relativa al
"Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza dei dissesti afferenti il Centro Abitato di Cerreto Sannita”
predeterminandone l'aggiudicazione alla ATI Parente.
17) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 479, 61 n. 2 C.P.,(Concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficialie in atti pubblici con l'aggravante dell'aver commesso il reato ...per conseguire o assicurare a sè o ad altri il prodotto o il prezzo ovvero la impunità di un altro reato )
perché, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente nei verbali di gara relativi al '''Miglioramento delle caratteristiche di stabilità e sicurezza dei dissesti offerenti il Centro Abitato di Cerreto Sannita”
il giudizio sulla attribuzione del punteggio da assegnare alle singole offerte presentate dai concorrenti: attribuendo alla ATI Parente un punteggio complessivamente superiore alle altre ditte partecipanti: così da determinarne l'aggiudicazione in suo favore non legata al giudizio sulla qualità e sulla convenienza complessiva dell'offerta, bensì alla sola esigenza di favorire la ditta in questione.
In Cerreto Sannita, il 7.12.2006
FLORENZANO Erminia - BARBIERI Antonio - CAMILLERI Carlo - BANCO Carlo
18) per il delitto previsto e punito dall'art. 81 I° capoverso , 110, 479 C.P., (Continuazione del reato precedente contestato)
perché- con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, commesse anche in tempi diversi: in concorso tra di loro, la Florenzano ed il Barbieri come istigato, il Banco come geologo incaricato dall'Autorità di Bacino Sinistra Sele di relazionare in sede di Comitato Istituzionale presso la suddetta Autorità di Bacino, il Camilleri come Segretario Generale della Autorità di Bacino Sinistra Se/e, concorrendo ad esprimere con delibera n.9/2007 del Comitato Tecnico dell'Autorita di Bacino sinistra Sele parere favorevole sul "progetto per la realizzazione di un complesso turistico-ricettivo in località Penosa nel Comune di Sapri in variante allo strumento urbanistico ai sensi dell'art. 5 del DPOR 447/98 modificato dal DPR 440/2000 nonché ad esprimere con delibera n.16/2007 del Comitato Istituzionale della suddetta autorità di Bacino parere favorevole alla compatibilità dell'intervento del suddetto progetto rispetto agli atti di pianificazione dell'autorità di Bacino: attestavano falsamente la compatibilità tecnica del progetto in questione con gli strumenti urbanistici vigenti su/l'area interessata all'intervento, nonché con le condizioni geologico-ambientali di tale territorio.
In Napoli fino al 29 marzo 2007
MASTELLA Clemente - CAMILLERI Carlo - NOCERA Luigi - ABBAMONTE Andrea
19) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 81 I° capoverso, 317 c.p., (Concorso in concussione continuata)
- per questo reato è prevista, in caso di condanna, anche la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici-
- perché in concorso e previo accordo fra loro, con azioni esecutive del medesimo disegno criminoso poste in essere in tempi diversi: agendo il Mastella in qualità di segretario nazionale del partito politico UDEUR, il Camilleri in qualità di esponente di rilievo in territorio campano del partito politico UDEUR nonché di materiale esecutore delle indicazioni e delle volontà del Mastella, il Nocera e l'Abbamonte in qualità di autori materiali della condotta, svolta quali Assessori Regionali appartenenti al partito politico UDEUR - e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni - costringevano Bassolino Antonio, Governatore della Campania, a dare loro un'utilità, consistita nell'assicurare loro la nomina a Commissario dell'Area Sviluppo Industriale (A.S.I) di Benevento di una persona liberamente designata dal Mastella. In particolare, avendo deciso di compensare la mancata attribuzione al suo gruppo politico della carica di Presidente dello IACP di Benevento [carica ritenuta a lui dovuta, ma assegnata dalla maggioranza politica della Regione Campania al partito politico dei Democratici della Sinistra (il provvedimento del Gip contiene un piccolo errore, in quanto Del Basso è della Margherita, ndr) nella persona di Del Basso De Caro Umberto] con l'accaparramento di altro ente pubblico e di altra "postazione H da lui indicata nell'ambito del/a sanità o dei trasporti: il Mastella decideva di iniziare una strategia di pressione politica ed amministrativa sul Governatore della Campania, sia fornendo precise direttive al Camilleri: suo consuocero, ed agli assessori regionali "in quota UDEUR” - Nocera Luigi ed Abbamonte Andrea affinché dessero attuazione concreta alla suddetta strategia nei confronti del Governatore della Regione Campania [consistita nella loro assenza nelle riunioni formali di Giunta Regionale e nel mancato apporto ai provvedimenti di interesse del Governatore] tale da far ritenere imminente Il venire meno della maggioranza politica regionale, sia attraverso una campagna di stampa nella quale il Mastella strumentalmente attaccava il Governatore in relazione alla gestione dei rifiuti, cosl da indurre quest'ultimo a far designare nella carica di Commissario dell'ASI di Benevento una persona di diretta ed esclusiva indicazione del Mastella, Abbate Luigi (attualmente segretario provinciale di Benevento dell’Udeur, ndr) nominata previo strumentale commissariamento del predetto Ente, in tal modo peraltro assicurandosi il controllo sulle scelte ed attività dell'Ente indicato.
In Napoli fino al 22.12.2006

LONARDO Alessandrina - MASTELLA Clemente FERRARO Nicola - ABBAMONTE Andrea
20) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 56, 81 I° cpv, 317 C.P.,( concorso in atti continuati volti a commettere il reato di concussione rimasto a livello di tentativo - perchè l'evento non ebbe a verificarsi -
perché, in concorso e previo accordo tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso poste in essere in tempi diversi, in qualità la Lonardo di Presidente del Consiglio Regionale della Campania, il Mastella di Segretario nazionale dell'UDEUR, il Ferraro di Consigliere Regionale della Campania, l'Abbamonte di Assessore Regionale alle Risorse Umane della Campania, ponevano in essere atti idonei (consistiti nella proposizione di una interpellanza al Consiglio Regionale - sottoscritta da numerosi consiglieri regionali in quota UDEUR fra cui Ferraro Nicola e materialmente redatta dall'Abbamonte - strumentalmente diretta alla verifica della idoneità al ruolo dell'Annunziata, direttore generale dell'Azienda Ospedaliera Sant'Anna e Sebastiano di Caserta, nonché ad una generale condizione di isolamento politico dell'Annunziata, attestata dalla espressione della Lonardo secondo cui l'Annunziata era da considerarsi per lei e per il marito "un uomo morto”; nonché ancora di denigrazione della sua figura dirigenziale, compiuta direttamente dal Ferrara a mezzo della stampa) diretti in modo non equivoco a costringere Annunziata Luigi [direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta, nominato in tale sua funzione su indicazione del partito politico UDEUR) a conferire loro un'utilità, consistita nel determinarlo a dirigere le sue funzioni in favore degli appartenenti al partito politico UDEUR, le cui indicazioni aveva egli deciso di non recepire, tanto da:
1) operare alcune nomine di primari ospedalieri non gradite alla Lonardo ed al Mastella, fra cui quella in favore di tale Sergio Izzo, fratello di Mino Izzo, parlamentare del partito politico Forza Italia (ex assessore regionale e consigliere regionale dei diversi partiti di Mastella prima di transitare in FI (dopo che Mastella lo aveva messo da parte alla Regione, ndr);
2) non designare i primari dei reparti di cardiologia e di neurochirurgia dell'Azienda Ospedaliera San Sebastiano di Caserta secondo le indicazioni della Lonardo;
3) non designare come primario ospedaliero un medico neurologo - non meglio identificato - segnalatogli dal Ferraro in quanto medico di fiducia di suo padre;
4) non designare come capo Ufficio Tecnico della azienda Ospedaliera di Caserta tale Ing. Napoletano (segretario cittadino dell’Udeur, vicesegretario provinciale a Caserta, nd), segnalatogli dal Ferraro; 5) non designare come componente del Nucleo di Valutazione della Azienda Ospedaliera di Caserta tale Fabio Sgueglia, persona a lui segnalata dal Ferraro.
Evento non verificafosi a causa della fermezza opposta dall'Annunziata il quale non accettava di sottostare alle direttive ricevute.
In Caserta, fino al maggio 2007
LUCARIELLO Vincenzo - D'ALESSANDRO Carlo
21) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 326 comma 1 C.P.
(Concorso in rivelazione ed utilizzo di segreti d'ufficio),
perché- in concorso tra di loro, il Lucariello in qualità di Istigatore, il D'Alessandro di Presidente della II sezione del TAR Campania Napoli, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, violando i doveri inerenti la sua funzione di giudice amministrativo, rivelava al Lucariello, il contenuto e fa svolgimento della camera di consiglio, destinati a rimanere segreti, relativa ad un procedimento non meglio identificato avente ad oggetto un ricorso amministrativo in materia di “guardie giurate" pendente innanzi alla sua sezione.
In Napoli il 2 maggio 2007
LUCARIELLO Vincenzo - GUERRIERO FrancescoCAMILLERI Carlo - PASSARELLI Antonio
22) del delitto previsto e punito dagli artt. 110 e 326 comma 1 C.P.,
(vedasi capo d'imputazione precedente)
perché, in concorso tra di loro, agendo, il Lucariello, Camilleri ed il Passarelli come istigatori, il Guerriero in qualità di Presidente della VII sezione del TAR Campania - Napoli e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni violando il dovere del segreto inerente la sua funzione, rivelava il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla sentenza nr. 6238/07, facendo conoscere al Lucariello l'esito del giudizio prima del deposito della sentenza di merito.
In Napoli in epoca successiva e prossima al 23.5.07 .
MASTELLA Clemente - TRUSIO Francesco - LUCARIELLO Vincenzo - DE MAIO Ugo
23) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 56, 323 C.P.,
(Concorso in abuso d'ufficio a livello di tentativo)
perché in concorso tra loro, il De Maio in qualità di Presidente della III sez. del TAR Campania - Napoli: e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni, il Mastella, Trusio ed il Lucariello in qualità di istigatori: omettendo il De Maio di astenersi dalla partecipazione al giudizio assegnato alla sua sezione relativo al ricorso presentato da persona non meglio identificata e comunque riconducibile agli interessi di tale Nicola Damiano, dopo aver ricevuto dal Lucariello indicazioni circa il suddetto ricorso ed avergli assicurato il suo personale interessamento sul buon esito dello stesso, così facendo proprie, durante lo svolgimento della camera di consiglio, le ragioni del ricorrente, poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco ad arrecare intenzionalmente un ingiusto vantaggio patrimoniale al ricorrente, non verificandosi l'evento a causa della diversa posizione assunta dagli altri due componenti del Collegio che, disattendendo le contrarie indicazioni del De Maio, ritenevano infondate le ragioni del ricorso concorrendo a pronunciarne sentenza di rigetto.
In Napoli il 10.5.07.
24) del delitto previsto e punito dagli art. 110 e 326 comma 1 C.P.,
( Concorso in rivelazione ed utilizzazione di ufficio)
perché, in concorso tra di loro, agendo nelle qualità specificate al capo che precede, e quindi il De Maio in qualità di Presidente della III Sez. del TAR Campania violando il dovere inerente lo sua funzione, rivelava il contenuto della Camera di Consiglio relativa alla sentenza sul ricorso presentato da persona non meglio identificata e comunque riconducibile agli interessi di tale Nicola Damiano, facendo conoscere al Lucariello lo svolgimento della camera di consiglio con la relativa discussione - destinati a rimanere segreti - nonché l'esito del giudizio prima del deposito della sentenza di merito.
In Napoli il 12.5.07
MASTELLA Clemente - LUCARIELLO Vincenzo - PRINCIPE Umberto - CAMILLERI Carlo - ABBAMONTE Andrea
25) del delitto previsto e punito dagli artt. 110 e 479 comma 1 C.P.,
(Concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici )
perché, in concorso tra di loro, agendo il Mastella in qualità di Segretario Nazionale del partito politico UDEUR e di istigatore, il Principe in qualità di determinatore, il Lucariello ed il Camilleri in qualità di istigatori: l'Abbamonte in qualità di autore della condotta in quanto materiale estensore, facendo redigere un parere della Giunta Regionale della Campania [Area Generale di Coordinamento - Avvocatura relativo al Quesito prospettato dal Presidente della Comunità Montana del Taburno sulla disciplina della rappresentatività dei Comuni membri nella predetta Comunità Montana, falsamente attestavano come applicabile a detta Comunità la disciplina della autonomia statutaria dell'Ente, in contrasto con il parere n.666 della Prima Sezione del Consiglio di Stato del 10 luglio 2000, in realtà disatteso per favorire gli interessi diretti del Principe così come patrocinati dagli altri concorrenti.
In Napoli il 16.3.2007

segue

giovedì, febbraio 21, 2008

Comincia l'avanspettacolo elettorale

L’ARTE DI ARRANGIARSI
CON MOLTA FANTASIA
Prima parte

Del cavaliere si può dire di tutto e di più ma non si può di certo negare che non abbia, nel bene e nel male, una innata fantasia creativa in ogni campo ma, in maniera particolare, in quello delle bugie.
Non passa giorno che non dia prova di questa sua inimitabile dote al mondo intero che, naturalmente, lo apprezza in maniera tale da non trovarsi esempi similari in favore di altri suoi simili.
Anche al polo Nord, alla sola pronuncia del suo nome, i pinguini infreddoliti incominciano
subito a sbattere in segno di giubilo le loro ali; tutti tranne uno,

che si atteggia ad indifferente, avendone già viste, lui, di cotte e di crude.
Aggrovigliandosi le budella per l’invidia del viaggio elettorale di Veltroni, ecco che il nostro personaggio riesce a partorire un’idea geniale, da uomo-spettacolo qual è stato diversi anni addietro.
Perché non formare una compagnia teatrale, si è chiesto, e con questa fare il giro di tutti i teatri italiani in maniera da poter portare a tutti, anche negli angoli più remoti dell’Italia da far rialzare, il mio messaggio risanatore studiato appositamente per creare il bene di tutti gli italiani ?
Pensa:
io, il Silvy la dà a Ber, senza il lusconi in quanto orpello inutile e da molti dissacrato, assumerei, come da mia decisione irrevocabile, il ruolo di capo comico che, per chi non lo sapesse, nel varietà è l’attore principale, quello che lancia le battute, balla il tip tap, ed anche canta se gli rimane ancora un po’ di fiato in gola: ahhhh se non avessi messo su pancetta, si rammarica !
E’ già col fiatone al solo pensarci.
Detto fatto; arruola i suoi che in questi ultimi anni si sono particolarmente distinti a far ridere a crepapelle gli spettatori al solo vederli in faccia e poi con Bonaiuti, l’uomo con la testa basculante in perenne segno di diniego in ogni trasmissione televisiva quando parlano gli altri, potrei anche fare la scena del ventriloquo col pupazzo parlante che poi non fa altro che dire sempre quello che dico io.
Come balletto, rimurgina, potrei portarmi dietro la rossa – ma le farei prima, a scanso di equivoci, tingere i capelli in nero – anche se puzza un po’ di pesce imbalsamato - e le altre nostre damigelle che i miei truccatori di fama mondiale riusciranno a trasformare in giovincelle – ve la immaginate il successo della Brichetto in Moratti e di Formigoni, mentre ballano il can can; pardon se non sbaglio, nonostante la sua voce bianca, mi sembra che sia un uomo.
Poi AN con tutti i suoi uomini, meno La Russa, altrimenti alla sua apparizione tutti gli spettatori scapperebbero via per la paura, a fare le statuine ed infine i leghisti a rappresentare il coro che canta, su direzione di Bossi, le canzoni della mala milanese, per esempio come la se ciama quella dell’Ornella – Ornella chi si chiedono i figuranti – ma la Vanoni, ciusca. Per far esempio, quella che fa:
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
A San Vittur a ciapaa i bott,
dormì de can, pien de malann!...
Ma mi, ma mi, ma mi,
quaranta dì, quaranta nott,
sbattuu de su, sbattuu de giò:
mi sont de quei che parlen no!

Ma qualcuno osserva al signor capo comico che forse è meglio far cantare
la gagarella del Biffi Scala”.
Perché la Scala la conosce tutto il mondo mentre il San Vittur potrebbe portar male nel caso in cui qualcuno potrebbe, urlando, invitarla di andarci subito perché è quella la sua vera casa, anche se circondariale.
Caspita, dimenticavo il Gasparri, anche se su di lui coltivo da tempo un pensierino un tantino negativino e vorrei escluderlo dalla tournè perché se qualcuno gli rivolge qualche domanda risponde sempre dicendo solamente il suo anno di nascita; che figura mi farebbe fare ma, ripensandoci bene, come potrei lasciarlo a casa ed escluderlo dallo spettacolo ?
Qui da solo chissà che pasticci combinerebbe !
Me lo debbo trainare dietro anche per due buoni motivi: il primo perché mi ha confezionato una legge sulle TV a mia misura e l’altra perché potrebbe avere nello spettacolo, in coppia con Matteoli, il ruolo di quello che fa il fatidico passo avanti ad imitazione dei fratelli De Rege al celebre comando del “vieni avanti cretino”.
Scherzo ovviamente ma dove potrei poi trovare, se l’escludessi, il servo sciocco di goldoniana memoria.
Dopo molti preparativi la troupe parte con il jet da combattimento appena comprato dal capo; prima tappa Napoli, la patria delle sceneggiate e di Pulecenella.
segue



La Saga di Ceppaloni continua

MA IDE
6
Continuazione del provvedimento del GIP di Santa Maria Capua Vetere
FERRARA Ugo - FEVOLA Cristiana - CAMILLERI Carlo
6) del delitto previsto e punito dall'art.. 319 C.P. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio)
perché, in concorso tra loro, il Ferrara e la Fevola in qualità di amministratori della Team Consulting srl, società incaricata dall'ARPAC delle preselezioni dei candidati al concorso pubblico di cui al capo 4 - e quindi di pubblici ufficiali nell'esercizio delle loro funzioni - per compiere atti contrari ai doveri di ufficio (consistiti nel formare i falsi verbali per le operazioni di concorso descritte al capo 4, favorendo nelle prove i candidati segnalati dal Camilleri) ricevevano utilità, consistite nella designazione e nella successiva aggiudicazione in favore della società TEAM CONSUL TING SRL dell'incarico di gestire la preselezione delle domande nell'ambito del concorso per un posto di Direttore dei Parchi della Campania, bandito dalla Regione Campania.
In Napoli, l'8.2.2007
CAMILLERI Carlo
7) del delitto previsto e punito dall’srt. 321 C.P.(Pene per il corruttore) in relazione all’art. 319 C.P. (Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio) per aver dato - o comunque promesso - a Ferrara Ugo ed a Fevola Cristiana le utilità descritte nel capo che precede, segnalando, in qualità di componente di rilievo del partito politico UDEUR, la Team Consulting srl all’ Assessore Regionale Luigi Nocera - assessore appartenente allo stesso partito politico - affinché questi incaricasse la predetta società della preselezione relativa al bando di concorso per l’a assunzione di 11 direttori dei parchi della Campania. Segnalazione puntualmente recepita dal predetto assessore, con conseguente affidamento del relativo incarico.
In Napoli: 18.2.2007
FERRARA Ugo - FEVOLA Cristiana - CAMILLERI Carlo NOCERA Luigi
8) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 353, 61 n. 2 comma II C.P.(concorso in turbata libertà degli incanti con l’aggravante d’aver commesso il reato per eseguire od occultarne un altro, ovvero per assicurare a sé o ad altri il prodotto od il profitto o il prezzo ovvero l’impunità di un altro reato)
perché, al fine di conseguire il profitto dei reati sub 6 e 7, in concorso tra loro, il Ferrara e la Fevola in qualità di amministratori della Team Consulting srl, il Camilleri ed il Nocera realizzando le condotte di istigazione in qualità rispettivamente di esponente di rilievo del partito politico UDEUR e di Assessore Regionale all'Ambiente, turbavano la gara di appalto relativa al riconoscimento dell'incarico per le preselezione nel concorso di Direttore dei parchi bandito dalla Regione Campania Assessorato all'Ambiente - facendo affidare in maniera preordinata alla Team Consulting srl la relativa gara.
9) del delitto previsto e punito dalI'art. 110, 479, 61 n. 2 c.p. ( concorso in falsità ideologico commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici con l’aggravante di cui al capo d’imputazione n. 8)
perché, in concorso come sopra, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente nel decreto dirigenziale n. 7 dell'8.2.2007, emesso materialmente dal dirigente dell'assessorato all'Ambiente della Regione Campania e nei verbali di gara ivi richiamati la valutazione dei titoli e l'attribuzione dei punteggi alle ditte partecipanti: con conseguente aggiudicazione all’ATI RSO SpA - Team Consulting srl.
In Napoli l' 8.2.07
CAMILLERI Carlo - NOCERA Luigi - SORVINO Stefano PIANESE Domenico
10) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 353 comma 2 C.P.( Concorso in turbata libertà degli incanti),
perché, in concorso tra loro, il Camilleri in qualità di socio di fatto della VAMS Ingegneria srl, istigatore, il secondo di assessore regionale in quota UDEUR partecipante indiretto all'ATI riconducIbile alla VAMS, il terzo in qualità di Segretario Generale dell'Autorità di Bacino Destra Sele, ente appaltante, il quarto di componente la commissione di gara, tutti reciprocamente a conoscenza delle rispettive qualità, previo accordo tra loro, turbavano la gara di appalto relativa al "Progetto piano stralcio per la tutela della costa” per complessivi euro 1.200.000,00, aggiudicando in maniera preordinata la gara in questione alla VAMS ingegneria srl.
11) del delitto previsto e punito dall'art. 110, 479, 61 n. 2 C.P ( Concorso in falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici con l’aggravante già vista)
perché, al fine di realizzare il delitto di cui al capo che precede, nelle spiegate qualità, attestavano falsamente, nei verbali di gara relativi alle operazioni di aggiudicazione della gara indicata nel capo che precede, la valutazione dei titoli dei partecipanti aggiudicando la gara alla ditta VAMS Ingegneria srl in realtà già designata per l'aggiudicazione. In Salerno, il 31 maggio 2007
CAMILLERI Carlo - PIANESE Domenico- BUDETI A Paolo - LIGUORI Vincenzo - BANCO Carlo - PADOVANO Angelo
12) del delitto p. e p. dall’art. 110, 479 comma 2 c.p. (equivalente al capo d’imputazione di cui al n.ro 11 ma senza aggravante)
perché, in concorso e previo accordo tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in qualità di componenti lo commissione esaminatrice per il concorso pubblico bandito dall'Autorità di Bacino sinistra Sele per il -Conferimento di incarichi professionali individuali a mezzo di contratti di collaborazione per :”12 ingegneri civili, 04 architetti, 06 geologi, 08 geometri” agendo il Camilleri quale segretario dell'Ente banditore, attestavano falsamente nei verbali di concorso e nel provvedimento finale di assegnazione dei posti e della graduatoria, l'idoneità ed il superamento del concorso dei seguenti candidati: BARRICELLA Francesco - geometra: MINARDI F. Saverio- ingegnere,' FRANZESE Sabato- architetto: CALLIGARO Angelo - ingegnere: MONTANO Carminei ngegnere; SOLLA Viviana - architetto: MOTTOLA ERMINIA - architetto; CUOMO Antonio - geologo MASSARO Angelo - geologo: DI SANTO Pasquale geologo,' LO RUSSO Elio -:GAGLIARDI Valeria - geologo: PARENTE Katia: NAPPI Michele - geologo: CATALDO Giuseppe - geometra: RAGO Camillo- geometra, tutti candidati in realtà già designati dal Camilleri come necessari vincitori del predetto concorso, Con l'aggravante della falsità delle dichiarazioni relative ad atti che fanno fede fino a querela di falso, concernendo fatti caduti sotto la diretta percezione dei pubblici ufficiali.
13) del delitto previsto e punito dagli artt. 110, 640 cpv n.1 C.P.
(Concorso in truffa )
perché in concorso come sopra, con artifici e raggiri (consistiti nel tenere lo condotta descritta al capo che precede) inducendo in errore l'Ente pubblico banditore del concorso (Autorità di Bacino Sinistra Sele) circa la regolarità dello stesso, procuravano intenzionalmente un vantaggio patrimoniale (consistito nell'attribuzione della idoneità alla assunzione con le relative retribuzioni) ai soggetti vincitori del concorso come indicati al capo che precede, con pari danno per l'Ente (consistito nella ripetizione delle operazioni di preselezione e nella selezione di personale inidoneo), nonché per gli altri concorrenti ingiustamente pretermessi. In Salerno, il 18.12.2006.
CAMILLERI Carlo - LIGUORI Vincenzo
14) del delitto previsto e punito dall'art. 319 C.P.
(Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio)
perché il Liguori in qualità di segretario della commissione di concorso di cui al capo 12), - e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni - per compiere gli atti contrari ai suoi doveri di ufficio (consistiti nelle condotte descritte nel capi 12 e 13), accettava la promessa di utilità manifestatagli dal Camilleri e consistita in una "raccomandazione” - poi effettivamenresa - da spendere per il fratello Liguori Salvatore presso un non meglio identificato Assessorato Regionale.
In Napoli il 12. 1.2007
CAMILLERI Carlo - PIANESE Domenico
15) del delitto previsto e punito dall'art. 319 C.P. – vedasi capo d’imputazione sub 14 -
perché, agendo il Pianese in qualità di componente della commissione per il concorso bandito dall'Autorità di Bando Sinistra Sele per il "Conferimento di incarichi professionali individuali a mezzo di contratti di collaborazione per: 12 ingegneri civili, 04 architett, 06 Geologi, 08 geometri, e quindi di pubblico ufficiale nell'esercizio delle sue funzioni: per porre in essere gli atti contrari ai suoi doveri di ufficio, così come descritti al capo 12 e 13, riceveva dal Camilleri una utilità, consistita nell'ottenere una pronuncia di Idoneità (emessa nell'ambito della preselezione per il “concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 5 posti di collaboratore amministrativo. Codice DS01”, indetto dall’ARPAC e meglio descritto al capo 4 della rubrica) per lo candidata D'Alterio Carla, da lui stesso segnalata al Camilleri affinché ne disponesse la idoneità per il buon esito del concorso e dallo stesso Camilleri “raccomandata" presso i componenti della società Team Consulting srl, incaricata di effettuarne la preselezione. In Salerno, il 18.12.2006

seguiranno, per finire, altre due puntate
Altro che cadere dal cielo, sig. Mastella, e strabuzzare gli occhi.
E' lei che ce li ha fatti strabuzzare.
Anche se si tratta per ora di sole imputazioni, quand'anche ne cadesse in fase processuale qualcuna, la prospettazione generale del quadro non può che ingenerare la convinzione di come sia possibile, con un certo tipo di clientelismo, cambiare le carte in tavola, facendo apparire il falso come verità !
Ma si è chiesto mai il perchè adesso non la vuole più nessuno ed un qualcuno ha fatto addirittura cadere, almeno così si vocifera da più parti, la proposta di una ricompensa elettorale, tot deputati e tot senatori, se avesse fatto cadere il governo Prodi?
Io mi auguro che la notizia sia falsa, ma se rispondesse al vero, come la metterebbe ?
Avrebbe ancora il coraggio di strabuzzare gli occhi davanti alla gente onesta ?