giovedì, settembre 20, 2007

Il dopo V-Day - Parte III^

DOPO IL V-DAY
Parte III^
Reazioni della politica e della stampa
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Ma intanto GRILLO non solo ….rompe il sonno dei dormienti, e qualcosa d’altro, ma propone anche un programma ben dettagliato redatto lo scorso anno.
Le ingiurie bisogna che vengano lasciate dire a chi non ha nulla di serio da controbattere per respingere, a propria difesa, le accuse loro rivolte !

Dopo RAI 1 anche RAI 2, in mano ai leghisti, ci ha provato per bocca del suo direttore Mauro Mazza



pardon, ho sbagliato a cliccare sull’immagine giusta a causa di una omonimia; infatti , anche questa appartiene alla famiglia dei “mazza” pur avendo una testa costruita col legno; la vera foto del Mauro Mazza è, infatti, quella che segue, la quale, pur differente come immagine rispetto alla prima, non lo è in quanto a materiale di “costruzione”.

E non poteva essere diversamente se ha ritenuto di definire Grillo eguale a quei cattivi maestri degli anni ’70 i quali, inveendo contro il potere costituito, spingevano il “folle” a commettere omicidi od atti violenti.
Non credo che si sia amareggiato tanto perché Grillo ha fatto l’invito di dare il “valium” a Prodi - se si fosse limitato a questo avrebbe anche lui battuto le mani al Beppe – ma quello che gli ha letteralmente sconquassato il cervello è stata la definizione di “psiconano” affibbiata a Berlusconi.
Da che mondo è mondo i servi dei padroni, peggiori di quelli che erano un tempo i servi della gleba, non possono che difendere fedelmente il proprio padrone ed assecondarne in tutto e per tutto il loro volere in ogni circostanza, anche le più scorrette e stupide.
Il fatto è che in certi ambienti ed in certe persone la dignità personale è da tempo uccel di bosco!
Questi soggetti non si sono accorti ancora che quello che hanno in mano è solo la delega proveniente da un potere altrui.
Figuriamoci se, nella specie, hanno a che fare con un personaggio che ha una incredibile capacità di raccogliere in poco tempo centinaia di migliaia di proseliti.
Tre anni or sono, pubblicato poi in un sito di “Detti celebri”, ebbi a scrivere che
“ L’uomo ricco potrà anche comprare di tutto ma mai la dignità di un uomo onesto”;
credo che abbiate compreso quello che voglio dire:
nessuno è riuscito mai a comprarsi il Beppe.
Altro che “populismo”; ma sappiamo quale sia il valore culturale di certi personaggi politici, nani e giganti.
Uno dei fenomeni ricorrenti nella storia dell’uomo è quello relativo al mutamento della sua fedeltà nei confronti di chi lo dirige ed amministra.
Su queste variazioni di comportamento si è scritto da più parti molto ma, in questa sede, tenterò di raggrupparli tutti in una sola frase:
l’attaccamento del popolo alla classe politica dominante non è stata mai il frutto di una incondizionata adesione al potere, bensì frutto di una finzione temporanea giustificata, talvolta, da situazioni contingenti.
Tale fiducia, infatti, il popolo se la riprende rapidamente allorché percepisce che il potere si è preso giuoco di lui, dei suoi interessi materiali e dei suoi punti di riferimento, anche di quelli morali.
QUESTO E’ IL TANTO DILEGGIATO “POPULISMO” !!
Scriveva tempo addietro, in proposito, sul suo sito una carissima amica di famiglia, giornalista, che su questo tema suo padre, un uomo politico siciliano a livello locale, le aveva raccontato come gli elettori fossero paragonabili alle lumache che, se una volta raccolte non vengono più curate e così dimenticate, una dopo l’altra escono dal cesto in cui erano state riposte e se ne vanno……per sempre.
La saggezza degli uomini di un tempo non serve a capire proprio nulla ?
I somari di oggi, aaasini è anche lui nel mazzo, per loro comodità scambiano il populismo con la demagogia senza accorgersi che quest’ultima la fanno molti di loro; sarebbe opportuno che una volta per tutte comprendano questa lezione.
Che futuro avremo ?
Certo che, se non cambieranno in tutta fretta spartito e relativa musica, non saranno a deciderlo certamente i politici, cui incombe per prima cosa l’obbligo di cambiare la legge elettorale, visto che su questo tema bussa alle porte un referendum popolare abrogativo, ma gli elettori, cioè
IL POPOLO ITALIANO.

Fine, salvo che………

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