SCAMPOLI di VITA
Brutti, purtroppo, sebbene alcuni riservano, in una eventuale impari lotta, un minimo risvolto di lealtà perché i protagonisti
combattono a carte scoperte.
La vita di ognuno di noi, in ogni campo in cui ci cimentiamo, è costellata sia da vittorie che di sconfitte.
E’ una legge che nessun mortale può mutare; quello che possiamo, da poveri mortali, cambiare sono i nostri comportamenti che cerchiamo di migliorarli anche sulla base delle nostre esperienze.
Ma non tutti si comportano in questa fase migliorativa allo stesso modo perché accanto a coloro che mettono a frutto in maniera legittima le loro doti, anche fisiche oltre che mentali, ve ne sono altri che per arricchire le loro potenzialità mentali e fisiche ricorrono a mezzi illeciti.
Non tutti, infatti, accettano le sconfitte.
Ricordo, per esempio che, durante gli anni universitari, parlo degli anni ’50, in molti affrontavano gli esami sotto l’effetto prodotto della simpamina che spesso agiva, a seconda della persona, solo ad esame terminato, con esito negativo in quanto sostenuto in “bambola”, come usava dirsi in quei tempi. Erano cavoli amari riuscire a tenere a bada questi sfortunati “dopati in ritardo” che per circa un’ora dimostravano una logorrea inarrestabile.
Il doping nello sport attivo che oramai è divenuto quasi di norma anche in quella disciplina che per me è la più nobile di tutte le altre, l’atletica leggera.
Medaglie d’oro olimpiche conquistate con l’aiuto del doping !
Anche nel calcio, nel nuoto e, soprattutto, nel ciclismo, si fa ricorso a questa tecnica peraltro rigorosamente vietata sia da norme sportive che penali.
Vite che dopo si spengono, a prima vista inspiegabilmente, allorché l’atleta è ancora nel fiore degli anni o comunque con decorso assai breve rispetto alle medie nazionali di mortalità.
Qualcuno ricorre anche all’uso di droghe, in particolar modo della cocaina, pur sapendo come oggi sia molto difficile, direi anzi impossibile, poter cavarsela a buon mercato ai controlli antidoping che oramai molto spesso vengono effettuati all’improvviso.
Al di là dei reati ipotizzabili, dopandosi, si viene ad integrare una frode non solo sportiva ma anche un inqualificabile autolesionismo che causa danni anche alla propria famiglia.
Al portiere Pagotto, recidivo, è stata inflitta una squalifica di 8 anni; una carriera finita; cosa farà adesso ?
La moglie prima della sentenza sportiva, piangendo, supplicava clemenza ma la giustizia è stata implacabile a causa dei precedenti specifici del marito; una famiglia distrutta !
In altri campi, come per esempio quello politico, c’è poi chi fa “carte false” pur di raggiungere il suo scopo.
Le elezioni comunali a Catania, contrariamente alle previsioni ed agli exit polls, hanno visto prevalere per pochi voti il sindaco uscente Scapagnini, medico personale di Berlusconi che, allora capo del governo, intervenne personalmente nell’ultimo comizio preceduto da un invio di un bel pacchetto di milioni, appartenenti allo Stato, per …..“beneficenza”.
A parte il “voto di scambio” con alcune “organizzazioni” locali e le immancabili incongruenze circa i dati degli scrutini che si ripetono ad ogni elezione, oggi il comune di Catania, quale frutto di una amministrazione smoderatamente allegra, pare abbia un debito definito “folle e spaventoso” da molti:
Si legge da La Sicilia:
"Catania insolvente, lo dicono gli ispettori del governo"
Brutti, purtroppo, sebbene alcuni riservano, in una eventuale impari lotta, un minimo risvolto di lealtà perché i protagonisti
combattono a carte scoperte.
La vita di ognuno di noi, in ogni campo in cui ci cimentiamo, è costellata sia da vittorie che di sconfitte.
E’ una legge che nessun mortale può mutare; quello che possiamo, da poveri mortali, cambiare sono i nostri comportamenti che cerchiamo di migliorarli anche sulla base delle nostre esperienze.
Ma non tutti si comportano in questa fase migliorativa allo stesso modo perché accanto a coloro che mettono a frutto in maniera legittima le loro doti, anche fisiche oltre che mentali, ve ne sono altri che per arricchire le loro potenzialità mentali e fisiche ricorrono a mezzi illeciti.
Non tutti, infatti, accettano le sconfitte.
Ricordo, per esempio che, durante gli anni universitari, parlo degli anni ’50, in molti affrontavano gli esami sotto l’effetto prodotto della simpamina che spesso agiva, a seconda della persona, solo ad esame terminato, con esito negativo in quanto sostenuto in “bambola”, come usava dirsi in quei tempi. Erano cavoli amari riuscire a tenere a bada questi sfortunati “dopati in ritardo” che per circa un’ora dimostravano una logorrea inarrestabile.
Il doping nello sport attivo che oramai è divenuto quasi di norma anche in quella disciplina che per me è la più nobile di tutte le altre, l’atletica leggera.
Medaglie d’oro olimpiche conquistate con l’aiuto del doping !
Anche nel calcio, nel nuoto e, soprattutto, nel ciclismo, si fa ricorso a questa tecnica peraltro rigorosamente vietata sia da norme sportive che penali.
Vite che dopo si spengono, a prima vista inspiegabilmente, allorché l’atleta è ancora nel fiore degli anni o comunque con decorso assai breve rispetto alle medie nazionali di mortalità.
Qualcuno ricorre anche all’uso di droghe, in particolar modo della cocaina, pur sapendo come oggi sia molto difficile, direi anzi impossibile, poter cavarsela a buon mercato ai controlli antidoping che oramai molto spesso vengono effettuati all’improvviso.
Al di là dei reati ipotizzabili, dopandosi, si viene ad integrare una frode non solo sportiva ma anche un inqualificabile autolesionismo che causa danni anche alla propria famiglia.
Al portiere Pagotto, recidivo, è stata inflitta una squalifica di 8 anni; una carriera finita; cosa farà adesso ?
La moglie prima della sentenza sportiva, piangendo, supplicava clemenza ma la giustizia è stata implacabile a causa dei precedenti specifici del marito; una famiglia distrutta !
In altri campi, come per esempio quello politico, c’è poi chi fa “carte false” pur di raggiungere il suo scopo.
Le elezioni comunali a Catania, contrariamente alle previsioni ed agli exit polls, hanno visto prevalere per pochi voti il sindaco uscente Scapagnini, medico personale di Berlusconi che, allora capo del governo, intervenne personalmente nell’ultimo comizio preceduto da un invio di un bel pacchetto di milioni, appartenenti allo Stato, per …..“beneficenza”.
A parte il “voto di scambio” con alcune “organizzazioni” locali e le immancabili incongruenze circa i dati degli scrutini che si ripetono ad ogni elezione, oggi il comune di Catania, quale frutto di una amministrazione smoderatamente allegra, pare abbia un debito definito “folle e spaventoso” da molti:
Si legge da La Sicilia:
"Catania insolvente, lo dicono gli ispettori del governo"
CATANIA - L'opposizione sferra l'attacco al sindaco di Catania. Un attacco deciso. Tutto nasce dalla relazione degli ispettori del ministro Padoa Schioppa sulla situazione economica e finanziaria del Comune, "dalla quale emerge un bilancio disastroso: 700 milioni di indebitamento con il sistema creditizio, 95 milioni di debiti per spese correnti non soddisfatti e 41 milioni di debiti fuori bilancio sin qui accertati", afferma il deputato Orazio Licandro, responsabile organizzativo del Pdci e segretario regionale del partito in Sicilia.
"Il Comune di Catania e' sull'orlo del dissesto finanziario; lo dicono con estrema precisione in un'ampia relazione i due ispettori del ministero dell'Economia e delle finanze inviati da qualche giorno a Palazzo degli Elefanti",
sostengono in una nota congiunta i capigruppo Ds, Rosario D'Agata, e della Margherita, Francesco Montemagno.
Tuttavia non crediate che non vi siano uomini che, pur di vincere, ricorrono anche loro ad ogni mezzo; solo che loro agiscono allo scoperto, non peritandosi di occultare agli occhi degli osservatori le loro armi, nell’occasione improprie, in un incontro di pugilato ed in una corrida.
Tuttavia non crediate che non vi siano uomini che, pur di vincere, ricorrono anche loro ad ogni mezzo; solo che loro agiscono allo scoperto, non peritandosi di occultare agli occhi degli osservatori le loro armi, nell’occasione improprie, in un incontro di pugilato ed in una corrida.
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