FUORI di TESTA
Ho ricevuto da un amico la foto che, sia pure ridimensionata in quanto ridotta all’essenziale, ho ritenuto di dovervi proporre affinché possiate avere la percezione come l’alcool e le droghe definite “leggere” possano sconvolgere la mente di molti giovani.
Ogni epoca è caratterizzata da fenomeni che influenzano in maniera negativa la gioventù.
Un tempo erano le bande di quartiere sempre in lotta tra di loro per conquistare la supremazia su un determinato territorio, i gruppi di motociclisti che imperversavano con motoveicoli di grossa cilindrata sulle strade per terrorizzare pedoni e quant’altro si movesse sulle pubbliche vie, ecc….
Mode senza dubbio criminose aventi lo scopo di dimostrare al prossimo la superiorità del gruppo, con manifestazioni di forza.
Da qualche tempo gran parte della nostra gioventù, non solo quella italiana ma di quasi tutto il mondo, è cambiata in quanto cerca in sè stessa il bersaglio da colpire ed annientare; è in atto un’altra moda più allarmante delle altre , quella di autodistruggersi.
Le origini stanno nel desiderio sia di trasgredire per principio alcune leggi rivolte, senza tema di smentite, per la tutela della loro stessa vita che dal voler trovare un mezzo per poter evadere, quanto meno per un breve periodo di tempo, dal mondo in cui vivono.
Se noi adulti guardassimo con occhi imparziali quello che vediamo quotidianamente forse capiremmo che la società di oggi, così com’è strutturata, non è che piaccia molto ai nostri ragazzi i quali, probabilmente hanno avuto troppo rispetto a quello che abbiamo avuto noi alla loro stessa età ovvero non hanno avuto nulla e vivono alla giornata senza sapere cosa altro fare.
Oggi i problemi in cui ci dibattiamo sono molti ma credo che abbia una priorità assoluta quello relativo ai giovani relativamente agli studi, al lavoro oramai divenuto sempre più un precariato a vita, al loro tempo libero.
Va bene, in flagranza di reato, punire ma credo che la prevenzione sia sempre la medicina più adatta; convegni su convegni ne sono stati fatti molti ma quasi sempre con i giovani fuori dalla porta.
Le varie TV nazionali e locali sfornano quotidianamente spettacoli ineducativi; per esempio il premiare con un centomila euro chi risponde a domande insulse o a chi indovina il mestiere di vari tizi è un insulto per chi tira la cinghia, per chi non trova lavoro, mentre contemporaneamente si sente che alcuni pseudo capitani d’industria, faccendieri senza arte né parte, intrallazzasti di ogni razza, si arricchiscono a più non posso fregando il prossimo.
Non tutte le colpe sono da addossare ai giovani.
Tutti passano dalla scuola dell’obbligo ed è da qui e non dopo che deve partire un particolare lavoro educativo svolto da specialisti all’interno della stessa istituzione scolastica che dovrebbe essere esteso anche ai genitori dei ragazzi.
Essere dei bravi genitori, credetemi, specie ai giorni d’oggi non è facile; ogni figlio deve essere trattato e seguito secondo la sua particolare indole, eventuali carenze individuali vanno scoperte subito, sin da loro nascere, perché il passar invano del tempo potrebbe aggravarle.
Se per necessità lavorano entrambi i genitori, chi potrà svolgere lungo la giornata queste particolari attenzioni ?
Ogni giovane che si perde per strada è un danno per tutta la collettività.
Ho ricevuto da un amico la foto che, sia pure ridimensionata in quanto ridotta all’essenziale, ho ritenuto di dovervi proporre affinché possiate avere la percezione come l’alcool e le droghe definite “leggere” possano sconvolgere la mente di molti giovani.
Ogni epoca è caratterizzata da fenomeni che influenzano in maniera negativa la gioventù.
Un tempo erano le bande di quartiere sempre in lotta tra di loro per conquistare la supremazia su un determinato territorio, i gruppi di motociclisti che imperversavano con motoveicoli di grossa cilindrata sulle strade per terrorizzare pedoni e quant’altro si movesse sulle pubbliche vie, ecc….
Mode senza dubbio criminose aventi lo scopo di dimostrare al prossimo la superiorità del gruppo, con manifestazioni di forza.
Da qualche tempo gran parte della nostra gioventù, non solo quella italiana ma di quasi tutto il mondo, è cambiata in quanto cerca in sè stessa il bersaglio da colpire ed annientare; è in atto un’altra moda più allarmante delle altre , quella di autodistruggersi.
Le origini stanno nel desiderio sia di trasgredire per principio alcune leggi rivolte, senza tema di smentite, per la tutela della loro stessa vita che dal voler trovare un mezzo per poter evadere, quanto meno per un breve periodo di tempo, dal mondo in cui vivono.
Se noi adulti guardassimo con occhi imparziali quello che vediamo quotidianamente forse capiremmo che la società di oggi, così com’è strutturata, non è che piaccia molto ai nostri ragazzi i quali, probabilmente hanno avuto troppo rispetto a quello che abbiamo avuto noi alla loro stessa età ovvero non hanno avuto nulla e vivono alla giornata senza sapere cosa altro fare.
Oggi i problemi in cui ci dibattiamo sono molti ma credo che abbia una priorità assoluta quello relativo ai giovani relativamente agli studi, al lavoro oramai divenuto sempre più un precariato a vita, al loro tempo libero.
Va bene, in flagranza di reato, punire ma credo che la prevenzione sia sempre la medicina più adatta; convegni su convegni ne sono stati fatti molti ma quasi sempre con i giovani fuori dalla porta.
Le varie TV nazionali e locali sfornano quotidianamente spettacoli ineducativi; per esempio il premiare con un centomila euro chi risponde a domande insulse o a chi indovina il mestiere di vari tizi è un insulto per chi tira la cinghia, per chi non trova lavoro, mentre contemporaneamente si sente che alcuni pseudo capitani d’industria, faccendieri senza arte né parte, intrallazzasti di ogni razza, si arricchiscono a più non posso fregando il prossimo.
Non tutte le colpe sono da addossare ai giovani.
Tutti passano dalla scuola dell’obbligo ed è da qui e non dopo che deve partire un particolare lavoro educativo svolto da specialisti all’interno della stessa istituzione scolastica che dovrebbe essere esteso anche ai genitori dei ragazzi.
Essere dei bravi genitori, credetemi, specie ai giorni d’oggi non è facile; ogni figlio deve essere trattato e seguito secondo la sua particolare indole, eventuali carenze individuali vanno scoperte subito, sin da loro nascere, perché il passar invano del tempo potrebbe aggravarle.
Se per necessità lavorano entrambi i genitori, chi potrà svolgere lungo la giornata queste particolari attenzioni ?
Ogni giovane che si perde per strada è un danno per tutta la collettività.
Chissà quale fosse il tasso alcolico al momento in cui l’anonimo autore ha ritenuto di scrivere su un muro la frase sopra riportata; chi di dovere dovrebbe non perdersi più in ciance ma agire, incominciando a stanare molte associazioni che, quale contropartita ai fondi che ricevono a livello statale, regionale, provinciale e, alle volte, anche comunale dovrebbero dare un sostegno alle famiglie ed ai loro ragazzi !
PS.Domani si ritorna al Nord, a casa, anche se in Sicilia, a Noto, è ancora estate. Starò zitto per alcuni giorni in quanto avrò altro da fare, in principal modo conoscere Andrea, il mio sesto nipotino nato stamattina alle 02,00 a Milano.
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