domenica, luglio 22, 2007

A proposito di......

A PROPOSITO DI CAPELLI
e delle stragi di Capaci e di via D'Amelio


“Dopo le stragi sembrò che questo puzzo potesse finalmente scomparire.
Oggi, invece, lo si sente di nuovo.
Vi sono politici, imprenditori, operatori economici, medici che ancora intrattengono proficui rapporti, d'affari e di scambio, con mafiosi.
Queste vergognose complicità dovrebbero far rizzare i capelli intesta a tutti.
Invece, quelli che si indignano sono sempre di meno.
Meglio turarsi il naso, fingendo di non sentire il puzzo”.
Gian Carlo Caselli ,Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino
il 19 luglio 2007, 15°anniversario della strage di via D'Amelio

Lo stile alquanto lapidario usato in questa triste occasione dal Dr.Caselli non sminuisce la gravità del problema che pone all'attenzione di tutti noi ma, al contrario, rende in tutta la sua evidenza l'attuale stato di degrado etico-politico in cui versa oggi l'Italia intera per fatti e colpe di alcuni personaggi.
Mi ritorna in mente una frase, pronunciata da un ministro dell'ex governo del centrodestra, che era tutto un programma:
“con la mafia bisogna convivere” !
Era un atto d'arresa od una proposta di pacifica convivenza, non importa se fosse stata o meno concordata, avendo percepito come la lotta contro le cosche mafiose, non solo siciliane,fosse persa in partenza ?
C'era al comando l'uomo del Ponte sullo Stretto che sin dalla sua fase progettuale aveva scatenato gli appetiti da parte di alcune famiglie yankees ancora legate a tutto campo con i loro paesi di origine.
Cose nostre da far rizzare i capelli a tutti, anche a coloro che non li avevano più ma che poi se li sono fatti miracolosamente ricrescere; probabilmente i bulbi capillari trapiantati non erano adatti al raddrizzamento della chioma, nemmeno a fronte di fatti così tragici o della loro rievocazione annuale.

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