domenica, luglio 08, 2007

La parabola del cassonetto

LA PARABOLA del CASSONETTO


che nottetempo viene spostato, sia pur di pochi metri, da un angolo all'altro della strada, come ho raccontato in un mio recente post.
Da chi ?
Da mani che si finge essere ignote ma ben conosciute da tutto il quartiere; e chi se no si prende la briga di manovrarli se non i vicini di casa che, specie d'estate, non vogliono sentire l'odore nauseabondo dei resti dell'umido che cuociono al sole ?
Morale.
E' fuori dubbio che il cassonetto è utile ma comporta per qualcuno molti inconvenienti; non potendolo fare sparire si sceglie la soluzione più comoda, quella di far subire al vicino ogni inconveniente derivante dal cassonetto.
Non siamo ancora alla
MORS TUA VITA MEA
ma ci siamo molto vicini.
Il direttore del settimanale OGGI, Pino Belleri, ha pubblicato un suo editoriale nel quale si fa cenno alla circostanza che ben il 75% degli italiani è molto favorevole alla realizzazione delle “grandi opere” - autostrade, gallerie, linee ferroviarie ad alta velocità, inceneritori di rifiuti, ponti, ecc.. - ma li vuole il più lontano possibile da casa sua e dal proprio paese.
Si scavi il tunnel sotto la vicina montagna, non nella nostra, pretendono gli interessati; lì il posto è migliore, l'alta velocità facciamola pure ma nella vallata vicina e così via.
Scrive il Belleri che un siffatto atteggiamento non è una esclusività del popolo italiano perchè anche altrove si verificano le stesse proteste e pretese; questo atteggiamento in Inghilterra viene denominato
NIMBY
dalle iniziali di
“not in my back yard”
NON NEL MIO CORTILE.
Io mi prendo tutti i vantaggi e tu gli svantaggi.
Una bella dimostrazione di puro egoismo.

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