venerdì, luglio 13, 2007

Lettera aperta ai....


LETTERA APERTA A TUTTI I POLITICI
dell’attuale
CENTROSINISTRA

Visto il caos che regna da qualche tempo a questa parte nel vostro interno mi chiedo se vi siete mai posti una domandina facile facile, questa:
perché gli elettori hanno preferito noi e non hanno voluto rinnovare la loro fiducia nei confronti dell’ex maggioranza di centrodestra ?

Chiamiamola così sebbene di centro ci fosse di già ben poco sin dall’inizio della sua formazione, oggi ancor meno, poichè al suo interno c’è da sempre “un solo uomo al comando” – mitica frase che descriveva via radio una scalata solitaria di Coppi al Tour de France - .
Il suo leader si è sempre più dimostrato non solo concettualmente ma anche, e come !, praticamente un vero e proprio “padrone” avente al suo servizio una vasta schiera di politicanti dalla testa basculante: quando parla il loro capo la muovono in senso verticale in segno di assenso e quando parlano gli avversari in senso orizzontale in segno di diniego.
Una risposta me la sono data io subito dopo aver consultato i risultati di dieci seggi installati presso la scuola elementare vicino a casa mia.
Raggruppavano i votanti di un vasto quartiere da me ben conosciuti per una serie di motivi; uomini, donne, anziani, persone di mezza età e, soprattutto giovani, moltissimi figli di conoscenti ed amici.
La loro motivazione era per tutti quasi uguale; volevano una svolta della politica che in precedenza era stata rivolta tutta, a senso unico, in maniera clientelare a maggior tutela delle lobby più potenti, per meglio tutelare la posizione del loro leader, a penalizzare con una legge zoppa sul lavoro, la famosa legge denominata impropriamente come quella del Prof. Biagi a causa dei tagli degli ammortizzatori sociali previsti dal suo autore assieme al resto entrato in vigore.
Perché avevano vergogna delle “leggi vergogna”, ad personam e contra personam come, una tra le tante tra queste ultime, quella contro il Procuratore della Repubblica Caselli, dichiarata, a giochi oramai conclusi, incostituzionale dalla Consulta.
Ma ritorniamo a chi, me compreso, ha votato per voi.
Si comprendeva sin dall’inizio, a spoglio ultimato, che sarebbe stata improba l’impresa di comporre un Governo efficiente in grado di operare senza creare crepe all’interno della maggioranza e, per contro, rintuzzare le puntate mediatiche del padrone assoluto appena rombato: un fuoco ininterrotto di turlupinature sparato con ogni mezzo oggi disponibile, lecito ed illecito.
Qualcosa si è fatta, le lenzuolate sono servite a qualcosa, quanto meno a dimostrare che in Italia vegetano le lobby e che chi si lagna è stato sempre chi se la passava bene per via di molti privilegi accumulati nel tempo.
La lotta all’evasione fiscale, altro passo importante con risultati brillanti.
Il risanamento dei conti pubblici è ancora all’inizio ma il processo è ben avviato.
Tutto questo e ancor l’altro di buono fatto alla gente non basta perché per prima cosa vuole che la compagine governativa sia coesa e non litigiosa, oggi come non mai; non c’è peggior cosa per un politico di quella d’esser tacciato di poca serietà.
L’elettore non vota mai, la storia ce lo insegna, chi passa il tempo a litigare, dimenticando quali siano le reali necessità di chi soffre, di chi ce la fa a stento, di chi spera in un futuro migliore ma che, a conti fatti, si trova ancora con un pugno di mosche in mano.
Ho poche speranze che questo Governo, da me e dalla maggioranza degli italiani auspicato fortemente durante il passato quinquennio, duri ancora qualche mese qualora la situazione al suo interno non cambi radicalmente; ci sono troppi ministri che, invece di pensare al popolo italiano, pensa solo a se stesso o, al massimo, alla sua compagine politica.
Se dovessimo andare oggi a nuove elezioni, sappiate, che prenderemmo un bagno madornale anche se ci presentassimo con un programma eccezionale.
La fiducia nei vostri confronti sta scemando sensibilmente giorno dopo giorno, anche la mia che appartiene ad un uomo da sempre di sinistra; ma quello che più mi spaventa è la leggerezza con la quale si architettano vere e proprie ripicche; una compagine governativa deve essere, come ogni organo collegiale, coesa, gli eventuali panni sporchi, come afferma il proverbio, si lavano in famiglia e quando finisce il Consiglio dei Ministri l’eventuale dissenziente non deve precipitarsi a farsi bello vomitando subito la sua contrarietà a radio, Tv e giornali.
E’ un giuoco sporco che aumenta il discredito nei confronti di tutta la compagine governativa, anche nei confronti di quei ministri che si stanno ben comportando.
La gente, ricordatevelo, fa presto a fare di tutta l’erba un fascio.
Già il fascio, ma stavolta littorio, grande attrazione di quell’uomo che si dichiara un non politico ma che vuole governare ad ogni costo la polita nostrana: come mai ?
C’entra per caso un altro giudice a nome Garzon ?
Ma questo giudice ha competenza in Spagna e in quel Paese non esiste immunità parlamentare che tenga.
Scusate, dimenticavo, forse è la Legge Gentiloni che lo preoccupa ed è di questi giorni che la UE ne ha sollecitato la discussione in aula.

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