Vicenda
VISCO – SPECIALE – PADOA SCHIOPPA
Atto primo
Pur non conoscendo gli atti processuali, noti solamente a Il Giornale di famiglia, e pur avendo solamente recepito quel poco che emerso, sentendo e leggendo qualcosa di qua e di là, voglio tuttavia dire qualcosa in merito a questa vicenda, atteso che sono emerse in maniera alquanto evidente alcune versioni contraddittorie sulle circostanze dei fatti, come è logico che sia tra maggioranza ed opposizione ma non su molti dati inoppugnabili forniti da fonti terze, cioè non coinvolte direttamente nella querelle.
Chi ha ragione c'è da chiedersi ?
La prima domanda che mi sono posto è stata quella se l’attuale minoranza abbia oggi un titolo etico-morale per autonominarsi garante della autonomia delle istituzioni tenuto conto di quanto ha combinato allorchè rivestiva il ruolo di maggioranza; allora è riuscita ad occupare lo Stato, ad eccezione della Presidenza della Repubblica in quanto il relativo Presidente venne eletto in precedenza; con una chiara e spiccata tendenza verso il clientelismo, specialmente nel Ministero dell’Economia e della Finanza retto proprio da Tremonti che spesso e volentieri assume oggi, in maniera impropria ed inopportuna, le vesti di un novello Catone il Censore; è proprio il caso di dire:
“da che pulpito viene la predica” .
Ma questo non vuol né significare né giustificare un eventuale ed ancor tutto da dimostrare comportamento analogo
da parte di uno o più membri dell’attuale governo.
Il punto focale, a mio modesto avviso, è la lotta all’evasione fiscale che sta scombussolando vaste aree favorevoli, per forza di cose, alla politica di accondiscendenza, in materia, del precedente Governo, con alla testa il nostro ex Premier.
Tra regali – vedasi la voce ravvedimento operoso - , condoni e quant’altro – tassi di favore per il ritorno nel nostro Paese dei capitali all’estero - lungi dal risanare le Casse dello Stato hanno fatto intendere che di occhi sulla evasione ed elusione delle tasse ne avrebbero chiuso non uno ma entrambi.
Oltre al buco clamoroso lasciato nei conti pubblici ha azzerato un vero e proprio tesoro costituito dall’avanzo primario accumulato dal precedente Governo di centrosinistra.
Oggi, dopo un solo anno, è risalito al 2% del PIL perché la musica è cambiata.
In via del tutto incidentale voglio aggiungere, perché si sappia, che, a fronte delle feroci critiche sull’elevato numero dei componenti del Governo, i contestatori di turno perché non spiegano questa storiella che nessuno di loro ha voluto raccontare.
Il ministro Tremonti, ex titolare del Ministero dell’Economia e Finanza, così accorpato per risparmiare – secondo il verbo della CDL – ma per voler accentrate in mano ad un fido servitore del premier tutto il comparto economico in modi da poterlo gestire a loro piacimento, aveva in pianta organica ben 450 persone, oltre 100 in più rispetto a quello previsto e con un incremento di spesa di 6 milioni di euro in rapporto al costo complessivo riguardante questi due ministeri – Finanze e Tesoro - prima dell'accorpamento.
Ritornando all'evasione fiscale, nonostante questo corposo organico l'Agenzia delle Entrate ebbe a stimarne la perdita causata all'Erario prodotta dal governo CDL
Comitato di Liberazione ...dalle tasse –
in una cifra attorno al 27% del PIL.
A fronte di questa contestazione, con la sua normale faccia di tolla, il ministro rispose che non aveva tempo, per il troppo da fare, per contare gli addetti del suo staff !
Ma, venendo al sodo, il solito racconta palle che risponde al nome di Berlusconi, scoppiata la polemica Visco – Speciale, con una certa spudoratezza ebbe a dichiarare:
“ Io mi domando, se fosse successo a noi....”
Era già successo a loro, precisamente nel 2001, allorchè Tremonti decapitò, con una epurazione che non aveva mai avuto precedenti nella nostra storia repubblicana, l'intero Stato Maggiore delle Fiamme Gialle :
il generale di Corpo d'Armata Alberto Zignani, comandante generale della Guardia di Finanza perchè ritenuto politicamente inaffidabile;
il generale Rolando Mosca Moschini, comandante della Guardia di Finanza;
il generale Giovanni Mariella, sostituito in meno di 24 ore.
Relativamente al Comando di Milano, il Comandante Regionale, quello Provinciale ed il Comandante Regionale del Nucleo di Polizia Tributaria.
Chi se lo ricorda ?
Nessuno perchè nessuno ebbe a sollevare obiezioni di sorta nonostante che vi fossero stati strani intrecci con le indagini su Mediaset e sulla circostanza che uno dei sostituti nominati fosse legato a Tremonti.
Nessuno intervenne e non venne tirato in ballo il Presidente della Repubblica, né alcuna Procura che sulle sostituzioni deve esserne dato avviso solamente nel caso vengano sostituiti elementi con la carica di ufficiali di polizia giudiziaria.
Ed infatti la
Legge 23 aprile 1959, n. 189
Ordinamento del corpo della Guardia di Finanza
così recita:
“ Il Corpo della Guardia di Finanza dipende direttamente e a tutti gli effetti dal Ministro per le Finanze....”
Il primo compito, dice la legge, è quello di
“prevenire, ricercare e denunziare le evasioni e le violazioni finanziarie...”
proprio quello che le venne impedito dal centrodestra.
E' questa la colpa di Visco, essersi attivato perchè la Guardia di Finanza, cosa che ha subito fatto, incominciasse a fare in modo che venisse rispettato
l'art. 53 della Costituzione che così recita:
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva.
Il sistema tributario è informato a criteri di progressività.”
I frutti di questo nuovo indirizzo politico si vedono di già in quanto rispetto ai primi 4 mesi dello scorso anno le entrate fiscali sono aumentate del 6,7%, pari a 109.687 milioni di euro.
Sono le ventilate 5milioni di persone che nelle intenzioni di Berlusconi e Bossi sono pronte a fare la marcia su Roma che hanno incominciato dopo 5 anni a pagare quanto da loro dovuto ?
segue
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