VICENDA
VISCO – SPECIALE – PADOA SCIOPPA
Atto secondo
Ci eravamo lasciati con un breve accenno sui risultati ottenuti in un anno dall'attività anti-evasione fiscale svolta dalla Guardia di Finanza dietro la regia degli attuali ministri competenti; vedremo adesso di completarla con alcuni dati ufficiali già pubblicati sulle riviste specializzate nonché sui quotidiani sia pure con commenti diversificati a seconda della loro connotazione politica.
Tentando di fornire a questa disamina un taglio il più oggettivo possibile, occorre dire che i risultati eccezionali, per l'Italia, ottenuti relativamente alle entrate tributarie sono la logica conseguenza di vari fattori e non solo, come verrebbe da pensare a causa delle molte tasse applicate, come da tendenziose affermazioni di molti esponenti dell'opposizione nonché da alcuni economisti, non propriamente disinteressati al tema, sulla stampa ostile a questo governo, .
A dirla breve, l'efficenza nella raccolta tributaria nel nostro Paese è per la prima volta in linea con il livello degli altri paesi europei; quello che non è possibile oggi prevedere è se tale livello avrà vita duratura o meno perchè il tutto dipenderà dalla situazione politica che, attualmente, è alquanto precaria.
Questo fenomeno della lievitazione delle entrate tributarie, ripeto, ha avuto cause diverse, ma in primo piano porrei la determinazione dimostrata dai ministri competenti nella lotta all'evasione fiscale che ha convinto i contribuenti, non avendo più la certezza di poter continuare a farla ancora franca, ad adempiere l'obbligo costituzionale del pagamento di quanto dovuto all'Erario senza ricorrere a sotterfugi non propriamente leciti; questa consapevolezza di dover senza indugi assolvere il dettato costituzionale dell'obbligo della contribuzione fiscale viene chiamata dagli economisti
“ tax compliance”
traducibile come il livello di adesione agli obblighi fiscali, oltremodo anomalo in Italia sino ad ieri rispetto alle quote raggiunte negli altri Paesi europei.
Fatta questa premessa di carattere comportamentale delle varie tipologie di contribuenti è d'obbligo stabilire le altre e diversificate cause del risultato positivo delle entrate tributarie.
Ripeto come le cause siano state molteplici e, chiarisco subito, che il volano che ha messo in moto questo meccanismo non è stato il millantato, dall'opposizione, aumento di numero e di aliquote delle tasse messo in atto da questo governo.
Esaminiamo i dati più recenti disponibili che attengono al primo quadrimestre 2007 raffrontandoli con lo stesso periodo del 2006.
Le entrate tributarie statali sono state in questo periodo del corrente anno pari a 109.687milioni di euro con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2006 del
+ 6,4 % - pari a 6.639milioni di euro :
- il gettito dell'IRPEF, la più importante imposta del sistema erariale, è stato di 47.766milioni di euro con un aumento rispetto sempre al primo quadrimestre 2006 del 4,2 %, pari a + 1.905milioni: gran parte di questo importo è dovuto alle ritenute operate dai datori di lavoro sui dipendenti non statali- frutto della caccia al lavoro in nero – e dal lavoro autonomo;
- il gettito dell'IVA, imposta che può essere definita come il termometro della temperatura dell'economia e che per il suo vasto campo di applicazione rappresenta per importanza del suo gettito la seconda imposta italiana, ha generato un incasso totale di 30.546 milioni, con un incremento del 3,7 % pari 1.089 milioni rispetto al 2006.
Tale aumento è spiegabile in gran parte con la crescita economica , con la circostanza che molti grandi contribuenti , avendo esaurito i loro crediti d'imposta nei confronti del Fisco, prima oggetto di compensazione tra l'avere ed il dare, hanno dovuto ricominciare ad onorarla con i dovuti versamenti.
L'ira di questa tipologia di contribuenti è spiegabile se si considera che la maggior parte delle partite IVA sono concentrate nel Nord-Est, feudo leghista, ed nelle province di Caserta e dei comuni vesuviani dove l'evasione fiscale era la norma.
- il gettito dell'IRES ( IMPOSTA SUL REDDITO DELLE SOCIETA’), ha registrato un gettito di 1.203 milioni con un incremento del 17,3 % pari a + 177milioni;
il gettito delle imposte indirette, è stato pari a 54.269 milioni, il 5,3 % in più rispetto al quadrimestre 2006, pari a + 2.708milioni di euro.
Sommando gli importi degli incrementi registrati da queste sole imposte nel quadrimestre 2007 abbiamo un maggior gettito rispetto al 2006 di ben 11.519 milioni di euro, in un solo quadrimestre !
Ritorniamo sui compiti istituzionali della Guardia di Finanza ed in particolare a quello relativo al
prevenire, ricercare e denunziare le evasioni e le violazioni finanziarie
e chiediamoci se per caso qualcosa al suo interno non abbia funzionato, non certo per fatto e colpa di coloro che debbono sottostare agli ordini dei propri superiori in grado ma, forse, di questi ultimi che a loro volta dovevano ubbidire, dipendendo gerarchicamente dal ministro pro tempore delle finanze, a delle precise disposizioni in materia di lotta all'evasione.
Ricordiamoci dell'affermazione del capo del governo di allora allorchè presenziò ad una cerimonia all'interno della scuola della GdF !
In qualsiasi società privata il deficit di un bilancio fallimentare lo pagano i pezzi da 90, amministratore delegato, direttore generale, non certo i fanti, cioè gli impiegati.
Oltre non voglio andare perchè dal giorno del primo pezzo ad oggi gli eventi sono precipitati con tanto di querele a ministro e ad un quotidiano.
Ne parlerò nella seconda parte de Il parlare a vanvera disorienta.....
FINE
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