sabato, luglio 05, 2008

Sicurezza e fichi secchi

ALTRO CHE SICUREZZA

Dopo il “massacro” consumato nottetempo nel corso del G8 genovese presso la scuola Diaz -, per il quale è in corso un procedimento penale a carico di 29 agenti della PS - ecco che la destra usa nuovamente le Forze dell’Ordine, e non solo, a suo uso e consumo.
Con una differenza oggi, prima, durante la campagna elettorale, le circuisce con varie promesse che oggi non vengono mantenute.
Fa, la destra, la faccia feroce con i più deboli, mentre consente a molti personaggi di fare i loro “porci comodi” e di disfare l’Italia agli occhi del mondo intero.
Credo che in questi tempi anche un recente presidente, elettosi da solo, ci invidia.
Questo mio scritto così come il seguente articolo tratto dal sito del Partito Democratico
Questa mia premessa ed il successivo resoconto di vari incontri con le Forze dell’Ordine da parte dei ministri ombra del PD è rivolto a quei milioni di italiani che hanno le loro

In democrazia è possibile, almeno sino ad ora, pensarla come si vuole ma occorre che si tengano gli occhi ben aperti e cercare di ragionare con la propria testa e non con quello che in maniera ossessionante ci viene continuamente ripetuto da anni da qualcuno che crede di essere un “intoccabile”, nonostante tutto e tutti.
Dobbiamo ricordarci che quand’anche rispondesse al vero, ma non lo è, che questo tizio non sia stato mai condannato, tale situazione è stata resa possibile sia per una provvidenziale amnistia che per alcune leggi approvate dal suo Parlamento che spesse volte hanno depenalizzato alcuni reati ed altre, a seguito dell’indulto, sono state fatte rientrare entro una pena ricadente nell’ambito di questo provvedimento legislativo così consentendo che la sola applicazione nel caso concreto delle
ATTENUANTI GENERICHE
da parte del collegio giudicante
facesse archiviare il processo.
E da che mondo è mondo non è mai accaduto che queste attenuanti siano state applicate a favore di un imputato innocente.
Se uno è innocente non ha bisogno di sotterfugi per essere assolto con pienezza.
Ma veniamo all’ultimissima sparata del Premier, quella secondo la quale -nel processo in corso a Milano che lo vede imputato per corruzione giudiziaria assieme al suo ex avvocato britannico Mills – rinuncerà alla legge “liberi tutti”.
Una battuta valida per i soliti benpensanti.
STA DI FATTO CHE SE AD ESSA RICORRE MILLS IL PROCESSO ANDRA’ A FARSI BENEDIRE, FINIRA’, COME TUTTI GLI ALTRI.
Andremo a vedere come finirà anche questa storia.
C’è anche un processo radicato avanti la Procura di Napoli che non riguarda le gesta del nostro novello Casanova - con l’aiuto di “rinforzi”non solo ai tacchi delle scarpe- bensì la
COMPRAVENDITA DI SENATORI
che è tutt’altra storia e mette a nudo la vera personalità di questo signore.
Tu mi fai questo, rivolto a Saccà, ed io ti aiuterò allorché ti metterai in proprio…
Qualcuno afferma che l’uscita sulle intercettazioni “galanti” che nessuno ha ancora potuto ascoltare – infatti non ne è stata ancora pubblicata nemmeno una – sia stata artatamente messa in giro per depistare l’opinione pubblica dall’altra gravissima vicenda del mercato dei senatori per far cadere il governo Prodi.
Ma chi può conoscere il loro contenuto se non chi ha fatto queste telefonate ?
Arriviamo all’articolo tratto dal sito del PD
L’immigrazione come un problema di polizia.
Che non guarda in faccia all’età di chi si ha di fronte e prende le impronte ai bambini.
Mentre si tagliano i fondi per le Forze di Polizia.
E' il quadro tratteggiato da PDL e Lega in neanche due mesi di governo.
La sicurezza vista da destra appare sempre più una bomba pronta ad esplodere.Così le Forze di Polizia "si sentono tradite rispetto alle promesse elettorali".
Lo ha detto il segretario del PD, Walter Veltroni, dopo un incontro con i sindacati delle forze di polizia.
"Sono molto allarmati e condividono le nostre preoccupazioni del resto tagliare 6.000 agenti, come fa il governo, non è certo il modo migliore per corrispondere alle esigenze di sicurezza. Si tratta di un taglio consistente".
IL PD ha incontrato i sindacati delle forze dell'ordine.
Nel pomeriggio Veltroni, Marco Minniti e Roberta Pinotti, ministri ombra degli Interni e della Difesa hanno incontrato a Montecitorio i sindacati di Polizia, Guardia Forestale e Guardia di Finanza, che hanno espresso la loro preoccupazione per i tagli previsti dalla manovra finanziaria al ministero dell'Interno.
I sindacati hanno espresso la loro preoccupazione in un documento unitario per segnalare il loro allarme e il PD si è detto pienamente disponibile ad un impegno immediato in Parlamento per correggere gli aspetti abnormi della manovra.
"Innanzi tutto - ha detto Minniti - sul tema degli stipendi, perchè questa categoria vive con 1200 euro al mese, cioè è a un passo dalla soglia di povertà.
L'altro aspetto è la funzionalità delle operazioni di ordine pubblico, cioè macchine, benzina e straordinari".
Pinotti ha aggiunto che le forze di Polizia hanno criticato il governo per l'uso dell'esercito nelle città definendola "una trovata propagandistica che dimostra poca attenzione verso la professionalità di polizia ed esercito, una soluzione che insomma non dà risposte ai problemi di ordine pubblico".
Domani la delegazione del PD incontrerà i Cocer, i rappresentanti sindacali dell'Esercito: "Il ministro La Russa - ricorda Pinotti - aveva annunciato in commissione un aumento delle risorse fino all'1,25 del Pil, ma finora quello che abbiamo visto è una riduzione ulteriore dei fondi alla Difesa che scenderanno al di sotto dello 0,96 deciso dal governo Prodi.
Non è serio per un governo dire alle Forze armate che taglierà i fondi pretendendo le stesse prestazioni".Città più sicure e meno fondi alla sicurezza.
"C'è grandissima preoccupazione che questi tagli mettano in discussione la funzionalità dei compiti di ordine pubblico - ha detto il ministro-ombra dell'Interno - i tagli di 1 miliardo di euro alla voce 'ordine e sicurezza' del Viminale rischiano di portare al collasso il settore.
Si vede che la politica di annunci fatta dal governo sulla sicurezza era solo una cortina fumogena per nascondere il cuore dell'operazione, si è parlato di esercito nelle città, di impronte ai rom, ma nessuno ci ha detto che il piano del governo era un progetto di tagli di una pesantezza straordinaria e che contraddice tutti gli impegni presi.
E' una gigantesca schizofrenia: il decreto non è più sulla sicurezza - denuncia Minniti - perchè nei primi tre articoli si introduce maggiore severità sui reati di allarme sociale, ma poi il governo ha presentato emendamenti per bloccare gli stessi processi: per furto, rapine, violenza sessuale.
Tutto per bloccare un processo in particolare. Insomma- sottolinea Minniti - si dice una cosa e se ne fa un'altra: il governo sta tagliando 1,5 miliardi di euro per i prossimi tre anni al ministero dell'Interno".
Una gigantesca schizofrenia denunciata da Marco Minniti e dal capogruppo alla Camera, Antonello Soro, fin dal mattino del 1° luglio, durante il convegno con i parlamentari eletti all'estero Migranti come noi.
Accoglienza, integrazione, sicurezza.
"Prendere le impronte ai bambini rom è eticamente inaccettabile, stiamo parlando di bambini che magari poi si troveranno in una classe, a sette anni, insieme ad altri bambini ai quali non saranno prese le impronte. Cosa vogliamo fare, iniziare a discriminare i bambini da piccoli?” si chiede Walter Veltroni, segretario del Parito Democratico.“Fa male il governo a non ascoltare quello che gli viene detto da una parte importante dell'opinione pubblica del nostro paese, internazionale e del mondo cattolico. Far finta di non capire quello che sta avvenendo è grave".
Così il ministro dell'Interno del governo ombra, Marco Minniti sull'atteggiamento della maggioranza nei confronti delle critiche ricevute sulla proposta di rilevare le impronte digitali anche ai minori nomadi.
"Quel provvedimento - aggiunge - evoca odiose discriminazioni.
E' una scelta sbagliata su cui è giusto fermarsi.
Andare avanti comunque dimostra una scarsa capacità di ascolto".
Secondo Minniti se si vuole affrontare il tema dell'immigrazione dei bambini rom, "bisogna chiedere alle comunità che li mandino a scuola e che il rispetto di questo dovere sia la condizione per avere altri diritti: se i bambini vengono mandati a scuola si ha la possibilità di censirli e di integrarli.
L'idea di sottoporli a pratiche che non hanno uguali verso gli altri cittadini italiani o europei è una grande discriminazione".

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