venerdì, luglio 18, 2008

La sceneggiata napoletana di Berlusconi

Berlusconi a Napoli insiste:
«L'emergenza rifiuti è finita»
Poi:
«Tutto risolto tra tre anni»
Napoli è pulita.
Parola di Berlusconi.
Venerdì giornata campale per il governo che torna a Napoli per annunciare la «fine dell’emergenza rifiuti».
Peccato che i napoletani non se ne siano accorti.
Ammette di essere stanco il premier - «mi fate lavorare troppo» - e quindi nessun giro in periferia, per altro non programmato.
Solo il corteo delle auto blu che passa per il centro - che è sempre stato pulito tranne rarissimi momenti - fila alla riunione del Consigflio dei Ministri, a cui non sono andati i leghisti Calderoli e Maroni, e ritorno.
A tre mesi dall’inizio della legislatura, d’altronde, il premier affannato dai problemi della giustizia e da una manovra economica che ha fatto infuriare anche parte della sua maggioranza, ha bisogno di far vedere che almeno una delle promesse fatte in campagna elettorale è stata mantenuta.
Così ha pensato bene di far ripulire le strade dove venerdì trascorrerà l’ennesima gita di governo e di piazzare le telecamere del fidato Tg4 a riprendere il miracolo. «Ritorno a Napoli» è il titolo dello speciale del tg che Emilio Fede trasmetterà venerdì in occasione del Consiglio dei Ministri partenopeo.
Nello speciale, spiegano dalla redazione dell’emittente Mediaset, si vedranno «immagini del periodo drammatico vissuto dalla città e il nuovo volto della Napoli di oggi».
Se non fosse vero, verrebbe da ridere.
«Abbiamo tolto già 35mila tonnellate di immondizia» spiega Berlusconi, ma non si capisce dove li abbiano messi visto che le discariche annunciate dal piano suo e di Bertolaso sono ancora presidiate notte e giorno dalle proteste dei cittadini.
Ma Berlusconi ormai ha in tasca la sua versione dei fatti e addirittura si spinge a dichiarare che quello di Napoli è un esempio da imitare:
«Queste soluzioni dovranno essere imitate da altre regioni che sono lì lì per arrivare a una situazione di crisi – dice – Era elevata la quota di italiani che pensavano che noi non ce l'avremmo fatta.
Domani dirò che l'emergenza è stata superata e che tutta l'immondizia è stata tolta dalle strade».
Se non fosse vero, verrebbe da ridere.
Lo pensano anche a Bruxelles: dopo aver avuto notizia degli annunci trionfanti del premier italiano, la Commissione europea ha subito fatto sapere che la procedura di infrazione «rimane aperta».
«Non possiamo misurare i risultati di queste politiche sulle parole, ma sui fatti – ha spiegato Barbara Hellferich, portavoce del commissario all'ambiente Stavros Dimas – Il governo deve realizzare il piano, non basta presentarlo, deve dimostrare che la soluzione indicata risolve il problema a lungo termine, con una gestione corretta dei rifiuti e la creazione del termovalorizzatore».
Bruxelles ricorda anche che sulla questione campana è stata chiamata a pronunciarsi la Corte di giustizia del Lussemburgo. «Per noi - ha dichiarato Hellferich- c'è un caso di fronte alla Corte che riguarda la gestione dei rifiuti, non giudichiamo le parole».
Quindi anche se la Farnesina in una nota ha ribadito che la chiusura della procedura d'infrazione è legata alla realizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, per la quale il governo italiano è «fermamente impegnato», la promessa non basta.
E nemmeno uno speciale del Tg4.
L’ennesimo imbroglio del premier che giorno dopo giorno s’imbroda di auto elogi perché, in realtà e questa è infatti la situazione delle periferie napoletane:


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