giovedì, ottobre 18, 2007

Una singolare rassegna stampa -2

LA RASSEGNA STAMPA
di
LUKY

II^ episodio
“Silvio domenica sera ad una ristretta cerchia di amici - assai ristretta - ha detto come effettivamente la pensa:
me ne frego di Walter, faccia quel che crede, non muterà nulla».

Ed ecco il Verbo in prima pagina in modo che tutto l’universo sappia da quale pulpito venga la predica e quali origini storiche abbia quel
“ME NE FREGO”,
prova ne sia che questo detto di stampo fascista è stato più volte urlato durante l’ultima marcia su Roma organizzata da AN.


il richiamo alle sue origini.


Durante l’occupazione nazista post armistizio quella parte dell’Italia non ancora liberata era piena zeppa di agenti USA, oramai per noi alleati, selezionati con cura tra gli italo-americani, i quali, tra le altre missioni da compiere, avevano anche il compito di tenere i collegamenti con i nostri gruppi partigiani attraverso i vari Comitati di Liberazione.
Figli di emigranti italiani parlavano molto bene la nostra lingua, molti con accento meridionale, per cui era difficile distinguerli e, così, individuarli.
Ogni tanto qualcuno cadeva nelle mani delle SS, spesso su spiate fasciste, ma parlando a perfezione la nostra lingua non davano indizi circa la loro effettiva nazionalità anche perché non c’era tortura che bastasse per farli “cantare”, nonostante che le SS fossero altamente specializzate in questa macabra attività.
Trovarono però un sistema efficace per stanarli, mettendo in pratica la teoria che qualsiasi persona quando si arrabbia per un dolore acuto ed improvviso perde i freni inibitori e si mette ad imprecare con espressioni idiomatiche, proprie della sua lingua madre.
Avveniva così che nel corso di un interrogatorio all’apparenza normale e pacato l’aguzzino spegnesse improvvisamente, con mossa fulminea, una sigaretta sul dorso della mano del prigioniero che, preso alla sprovvista, urlava per il dolore frasi di disappunto nella propria lingua.Berlusconi, avrete notato, quando perde le staffe per un qualcosa che non gli garba, si lascia andare anche lui, pronunciando frasi che fanno trasparire quale sia la sua vera indole e personalità: urla, sbraita, strepita, ricorrendo alla fine ad uno dei suoi soliti ritornelli di mero comodo.
Brogli, implosione del governo, spallate, io non collaboro con chi per il bene dell’Italia deve andarsene a casa e via discorrendo.
Tutti oramai hanno capito che si impersonifica nell’Italia intera: l’Italia è lui, solo lui, e gli altri dei burattini da manovrare a suo piacimento, come da anni è avvenuto ed avverrà, Dio non voglia, anche in futuro se dovesse risalire al potere.
La smania del potere lo acceca ed è da comprendere il perché dell’attuale sua enorme sofferenza, ben visibile sul suo volto, nonostante cere e ceroni e l'affannarsi dei truccatori.
E’ bugiardo, forse inconsapevolmente, anche con sè stesso, diceva Montanelli; a forza di raccontare bugie finisce poi per crederle come vere e scambiarle con la realtà !
Lui, il laureato non ha mai avuto un debole per Veltroni, non laureato, ma insignito di una laurea honoris causa , della Legion d’Onore francese, Cavaliere di Gran Croce, direttore de L’Unità,ecc…, scusate se è poco, che per cultura generale e politica sovrastava da capo a piedi il colto industriale brianzolo del Romolo e Remolo nonché del filosofo greco Paolo di Tarso, meglio noto ai meno ignoranti come l’apostolo San Paolo.
Sensibilità umana a parte più volte dimostrata, da Veltroni s’intende, anche nel corso dei suo molti viaggi in Africa per intervenire in favore delle persone che morivano di fame; ma questa dote se non la si ha sin dalla nascita non la si può avere in seguito, atteso che nessuno te la può vendere, neanche a peso d’oro.
Chiesero ad un nostro missionario cosa ebbe a dire Veltroni nel vedere nei pressi di Nairobi questa moltitudine di gente oramai in fin di vita; non disse nulla, rispose il missionario, perché piangeva.
Ma forse Berlusconi ricorda ancora con profondo rancore le batoste che Veltroni ha rifilato in due consecutive elezioni comunali prima ad un certo candidato forzista che rispondeva al nome di Antonio Tajani e poi a Gianni Alemanno di AN, issato anzitempo in trionfo sin sul Campidoglio da proiezioni statistiche fallaci.
Due competitori di alto rango addirittura stritolati !
Allorché era consigliato dal suo Letta, su suggerimento di quest’ultimo, il giorno dopo smentiva di aver detto le frasi del giorno prima; ma pare che abbia cambiato, in peggio, il suo fidato consigliere e così l’uomo è rimasto come un re nudo.
Non sa più che pesci prendere e per questo ha voluto accanto a sé quella che viene chiamata dalle alte cariche invidiose della CDL “la pescivendola”, cioè la Brambilla, il terzo, in ordine di tempo ma primo in graduatoria, delfino del capo.
Sogna e spera che il governo cada per sua stessa mano; ma non sempre i sogni si avverano e anche le speranze, pur essendo le ultime a morire, svaniscono nel nulla così riconfermando il detto che
CHI DI SPERANZA CAMPA DISPERATO MUORE.
Che Berlusconi, da ex cantante che era, avverta di trovarsi oggi nei panni di Cavaradossi che nel terzo atto della Tosca canta la famosa romanza
Lucean le stelle ?:
“….Svanì per sempre il sogno mio d'amore...
(alias Palazzo Chigi e poi il Quirinale)
L'ora è fuggita... E muoio disperato
E muoio disperato!....”.

Se le cose stessero così bisognerebbe comprenderlo e compatirlo un tantino.
Però che lasci perdere i sondaggi e si dia una regolata; ogni sondaggio, visto che sono in vena di citazioni melodrammatiche, è come la donna che, nel Rigoletto, il duca di Mantova definisce come:
“La donna e mobile
qual piuma al vento
muta d'accento
e di pensiero.
Sempre un amabile
leggiadro viso,
in pianto o in riso,
e menzognero….. "
A meno che i sondaggi, come al solito, vengano commissionati ad esperti USA i quali sono riusciti a far vincere per ben due volte ……ma questo non c’entra è tutt’altra storia che ci ha interessato indirettamente anche se …..per esempio, se gli eventi americani si fossero svolti diversamente noi non avremmo mai avuto l’occasione di andare in Iraq.
Vero o Falso ?
Sta di fatto che l’attuale presidente Bush giorni addietro ha pubblicamente dichiarato che l’Italia di oggi è una alleata fedele
degli USA.
Chissà come l’ha presa il Berluska che ha sempre sostenuto
ferocemente il contrario!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

leggere l'intero blog, pretty good

Anonimo ha detto...

Si, probabilmente lo e