giovedì, ottobre 11, 2007

La vera antipolitica

L’ANTIPOLITICA della POLITICA
di
ALCUNI POLITICI

Qualcuno si chiederà se sia impazzito al punto tale da arzigogolare tra vari sostantivi aventi una comune radice etimologica.
Ma mi corre l’obbligo di avvertire che pazzo non lo sono ancora ma solamente disgustato per due recentissimi episodi ricollegabili a due personaggi che, pur sguazzando in politica, hanno di quest’ultima una certa concezione che dista anni luce da quella che sin dai tempi dei greci era considerata un’arte, quella con la quale si doveva governare la “polis”, la città.
Oggi per taluni è un affare, per altri un salvacondotto che evita guai
giudiziari, e per altri ancora un palco dal quale, petto in fuori e mani sui fianchi, tronfi del loro “status” possono dimostrare il loro scarso acume intellettivo, proprio di coloro che si ritengono “ intoccabili”.
Poveretti, dirà qualcuno, non è colpa loro, è madre natura che li ha voluti così; c’è l’albero che nasce e cresce dritto e quello storto sin dalla nascita.
Nel regno vegetale è vero ma, relativamente alla specie umana, esiste sempre, in ogni campo, il pro ed il contro: il bello ed il brutto, l’onesto ed il disonesto, l’intelligente ed il cretino.
Questi ultimi si dividono a loro volta in due generi: quelli che lo sono per comodo e quelli che credono di non essere cretini ma che in realtà lo sono, nonostante siano acculturati.
I fatti accaduti proprio in questi ultimi giorni sono due.
Il primo
ha per protagonista il fondatore di un nuovo movimento politico che di democratico ha solo la DE iniziale e la T e per il resto tutto FASCISMO
“LA DESTRA”:

tanto per farvene un’idea.
Alla Lega Nord on i suoi fucili si accoda la Destra.
E’ questa l’emergenza democratica, altro che balle!
Il fondatore è tal
STORACE FRANCESCO
che si è reso promotore di un progetto di legge con il quale si propone, in buona sostanza, di esplicitare in maniera precisa ed inequivocabile che i “senatori a vita” non hanno in Senato alcun diritto di voto; la motivazione politica sarebbe derivata dal fatto che oramai tali persone rappresentano in questo ramo del Parlamento
“la stampella del governo Prodi”.
In occasione di una recente votazione una mozione presentata dalla CDL venne respinta per un solo voto, quella della 97enne Rita Levi Montalcini, senatrice a vita, premio Nobel per la medicina.
Su La Destra apparve una nota oltraggioso, di stampo fascista, contro la Montalcini:
“L’indirizzo lo conosciamo. Vogliamo consegnarle un bel paio di stampelle a domicilio”.
Qualcuno stigmatizza, come il senatore Furio Colombo dei DS, ricordando che oramai siamo ritornati alla famosa notte del 16 ottobre1943, allorché venne perpetrata la razzia nel ghetto di Roma; Rita Levi Montalcini è per loro un bersaglio prediletto in quanto donna democratica, antifascista ed ebrea.
Storace ed i suoi se la ridono mentre alcuni esponenti del centrosinistra parlano di iniziative al limite dell’intimidazione; bravi, ma l’avete mai visto il loro sito ?
E Berlusconi non ha protestato per quella sua foto con sovrimpressa la scritta “ALLE ARMI” postata dai fedelissimi del suo ex ministro ?
Io l’ho trovata tre giorni fa.La Montalcini ha risposto con una lettera stupenda, anzi meglio ancora, nobile, pubblicata ieri in prima pagina su La Repubblica sotto il titolo
“Le stampelle di Storace ricordano il regime”
di cui riporto fedelmente il finale:
“A quanti hanno dimostrato di non possedere le mie stesse “facoltà”, mentali e di comportamento, esprimo il più profondo sdegno non per gli attacchi personali, ma perché le loro manifestazioni riconducono a sistemi totalitari di triste memoria”.
E’ stata anche "ccusata” dì essere miliardaria,sebbene sia notorio alle persone per bene,come la Montalcini abbia destinato i suoi proventi, non certo miliardari, a favore delle persone più bisognose e per sostenere iniziative e cause sociali di rilevante importanza.
Come non fa l’uomo più ricco d’Italia che, poveretto, ha la spudoratezza di dichiarare che non sa come spendere la sua caterva di miliardi, questi veri e non inventati come tutto il resto che lo riguarda.
Il secondo
parrebbe poca cosa ma, a mio modesto avviso, è peggiore del primo per il fatto che si tratta di un vero e proprio oltraggio a due martiri della mafia quali furono i magistrati Falcone e Borsellino e la carica politica ricoperta da chi ha pronunciato la seguente frase riportata oggi nella “striscia rossa” de L’Unità:
“Noi trasmettiamo sempre un messaggio negativo.
Se qualcuno in viaggio per Palermo in aereo non ricorda che l’immagine della Sicilia è legato alla mafia, noi lo evidenziamo già con il nome dell’aeroporto di Punta Raisi”
Gianfranco Miccichè, Forza Italia, Presidente dell’Assemblea Siciliana il 10 ottobre 2007.
Già viceministro in un governo Berlusconi, implicato in una inchiesta giudiziaria a causa di alcuni contatti avuti con uno spacciatore di droga, tale Martello (coca e Martello) addirittura nella stessa sede del ministero.
A dire il vero la frase esatta detta da questo signore è la seguente:

“ Quando uno va in Sicilia si deprime subito, già quando arriva all'aeroporto: se per esempio un viaggiatore giapponese sedicenne o un turista veronese con l'Alzheimer non avessero a mente che in Sicilia c'è la mafia ecco quella targa, appena arrivato, a ricordarglielo. "Aeroporto Falcone-Borsellino". Che disastro, che immagine negativa trasmettiamo subito col nome dell'aeroporto.”
Un basso profilo morale, ma anche questo non è reato, come non lo era l’uso personale di cocaina, ed anche per la citazione degli ammalati di quella bruttissima malattia da lui citata che hanno, purtroppo, ben altro da pensare, se riescono ancora a farlo.
E’ però strano che in tutto il mondo, anche da parte di coloro che non vanno a Palermo in aereo, si sappia quali legami intercorrano tra alcuni politici siciliani e la mafia e non solo a Palermo.
Ma la destra questi personaggi se le va a cercare col lanternino ?
Alcuni giornali parlano di gaffe !?!
Non sono gaffe, è la loro cultura; è questa l’antipolitica da condannare.
Si sa anche che esistono in Sicilia politici senza macchia e senza paura, per esempio una donna, che, pur avendo ottenuto un vasto successo personale, non è riuscita a battere il suo concorrente perché in molti non l’hanno votata per paura che con lei governatrice la musica sarebbe cambiata, eccome sarebbe cambiata!
POVERA SICILIA, IN QUALI MANI TI SEI VOLUTA AFFIDARE !

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