giovedì, ottobre 04, 2007

Le proposte di Beppe Grillo- introduzione



BEPPE GRILLO e le sue PROPOSTE
parte prima

INTRODUZIONE


Le tematiche trattate sono importanti, di quelle che potremmo definire “universali” in quanto interessano tutti i cittadini indipendentemente dalla loro collocazione politica.
Potrei aggiungere, senza tema di smentite, che sono proprio quelle desiderate, ma mai o solo parzialmente attuate seppur da tempo reclamate da “la voce del popolo italiano”; questa voce inascoltata si è oggi replicata, amplificata e rinnovata attraverso la penna e le parole di Grillo.
Lo definiscono un comico, di successo aggiungo io, ma capace di recepire desideri e critiche nei confronti della classe politica degli ultimi anni che giungono sino alle sue orecchie da ogni parte del Paese.
Pochi sono oggi in Italia coloro che hanno la sensibilità di recepire seriamente
“il grido di dolore”
proveniente dalle persone emarginate e costrette a vivere entro il recinto della povertà le quali, una volta tanto hanno trovato il loro mentore.
Grillo è, come viene definito, un comico e su questo non ci piove; ma fa il comico non sempre, ma solamente quando lui vuole divertire la gente spesso oppressa da un clima poco allegro per la salute e per le tasche; ma nel resto della sua vita espone con fierezza l’altra sua faccia, quella di un uomo qualsiasi consapevole delle molte preoccupazione che ci angosciano per le molteplici inefficienze che si incontrano da svariati anni in molti settori della vita sociale e per la condizione morale che si è andata realizzando anche e soprattutto per opera di chi pensa di poter dettare leggi a tutti dall’alto del suo scranno governativo o parlamentare, pur con le dovute e giuste eccezioni.
Grillo sta impersonando, visto il vento di bonaccia che coinvolge da molto tempo alcune istituzioni del Paese che non hanno la forza o la volontà di introdurre profonde innovazioni laddove ce ne sarebbe un impellente ed estremo bisogno, la cassa di risonanza

dei desideri di chi vuole un’Italia giusta nei confronti di tutti, ma in particolare dei più deboli che sono stati emarginati e dimenticati in una specie di limbo – visto che la Chiesa non riconosce più la sua esistenza ha pensato bene di ricrearlo un ex capo di governo – e sollevarla dal decadimento morale generalizzato innescato da comportamenti immorali ed illeciti da parte di chi ci comandava qualche anno addietro, anche se, qualcuno dei quali, non punibili penalmente.
Episodi come quello di pretendere ed ottenere seduta stante dai suoi onorevoli servitori una legge “contra personam” per impedire, abbassando l’età massima utile per i candidati di un concorso pubblico – direzione della DIA - ad un alto nostro magistrato di poter concorrere anche lui – mi riferisco al Dr. Castelli attuale Procuratore Generale presso la Procura del Tribunale di Torino - ed aumentarla per consentire ad un candidato di accedere ad un’altra carica, quella di Presidente della Corte di Cassazione, ritenuto come collocato politicamente alla destra dell’onnipotente premier, non si erano mai verificati in passato se non nel periodo fascista; un marciume che non si può riporre sotto silenzio tanto più che la legge “anti Castelli” è stata dichiarata incostituzionale dalla Consulta.
Toghe rosse anche loro ? La carriera politica dell’ex premier ebbe ad iniziare con una serie di insulti vergognosi e calunniosi verso la magistratura che rappresenta costituzionalmente uno dei tre poteri dello Stato; oggi qualunque delinquente si rifà allo stesso copione introdotto in Italia dal cavaliere multiprescritto – sempre per merito delle sue leggi personali – e con un carico di processi per fatti in cui venne ritenuto implicato, alcuni dei quali ancora pendenti e trascinati nel tempo, con trucchetti giuridici, dai suoi onorevoli avvocati sino al punto di fare prescrivere i reati contestati.
Ma ritorniamo al programma

"GRILLO",

molto articolato, di cui
non cambierò una virgola in quanto il mio desiderio è solamente quello di farvi partecipi della “sua” parola sulla quale, comunque, non mi asterrò di dire la mia nel caso in cui non mi sentirò di condividerla.
Chiamatelo comico, molti in senso dispregiativo, ma mi chiedo quanti in Parlamento o tra i ministri del passato e del presente sarebbero stati o sono in grado di proporre alcunché senza l’aiuto delle gerarchie ministeriali o di tecnici esperti, pagati con fior di euro, scuciti dalle nostre tasche.
Una piccola premessa voglio tuttavia farla ancora per tranquillizzare tutti.
E’ stata rispolverato da alcuni politologi il teorema
POPULISMO =DEMAGOGIA= EVERSIONE
“Nihil in vulgus modicum”
-nel popolo non c’è nulla di moderato-
affermava già Publio Cornelio Tacito nei suoi Anna­li negli anni andanti dal 14 al 68 p.C. in quanto il popolo, avendo della vita una visione del tutto materiale, non accetta da parte di chi governa trucchi o condizionamenti ovvero accordi tra forze politiche contrapposte che poi si risolvevano a discapito della vita quotidiana di tutti.
E se il potere tace il popolo, aggiungo io, riesce a mobilitarsi anche attraverso colui che ritiene di poterlo seriamente rappresentare senza il pericolo di essere tradito.
Oggi, rispetto ad allora, non è cambiato nulla.
Se i parlamentari eletti si rivelano inermi o impossibilitati a portare avanti, spesso non per colpa loro, provvedimenti a difesa dei cittadini, allora dove possono andare a sbattere la testa ?
E non potrebbe essere altrimenti: una famiglia che non riesce a vivere decentemente perché i soldi non bastano mai per arrivare alla fine del mese, il giovane che non trova lavoro se non con stipendi da fame per giunta con contratti trimestrali, l’anziano che deve attendere mesi per una visita necessaria per la sua precaria salute, ecc….
come fanno ad avere della vita una visione diversa da quella prettamente materialistica ?
Forse qualche “sognatore” può avere visioni diverse, ma anche la casta dei ricchi, che pensa solo ad arricchirsi sempre di più, ha secondo voi una visione della vita diversa da quella materialistica ? No, ma i ricchi stanno, ridendosela, al di là della barricata e non hanno mai avuto alcuna attenzione verso coloro che vivono in perenne stato di bisogno; anzi hanno operato nel corso dei secoli in modo di depauperarli, a proprio vantaggio, anche di quel poco necessario per vivere, seppur di continui stenti, sino a ridurli all’osso.
Mi fermo qui sebbene ci sarebbe ancora molto da dire in proposito, ma lo farò in prosieguo, statene certi, le occasioni non mancheranno di certo.
Anticipo qui di seguito i titoli dei capitoli del programma
“GRILLO”:
non sono battute tratte da un copione teatrale come invece usano fare alcuni politici che, se non di fatto, si comportano come dei veri e propri comici da strapazzo e per giunta bugiardi.

1. PROPOSTE PER L’ENERGIA E I TRASPORTI
2. PROPOSTE PER LA SANITA’
3. PROPOSTE PER L’INFORMAZIONE
4. PROPOSTE PER L’ECONOMIA.
Le proporrò alla vostra attenzione, una alla volta, con i prossimi post con qualche mio commento sia di consenso che, se dovesse capitarne l’occasione, di dissenso anche per aprire un dibattito sereno perché il trovare la via più giusta possibile nei riguardi di alcune soluzioni è per noi tutti un obbligo morale irrinunciabile.
segue

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