lunedì, ottobre 22, 2007

Cade la mela dal melo...ma il goveno ?

VIALE d’AUTUNNO

Una vecchia canzone del 1939, stupenda pur nella sua tristezza, attraverso la quale il suo autore si rammarica per la dipartita dell’estate e per l’imminente approssimarsi dell’inverno, simbolo dell’assopimento della natura in un lungo letargo quasi mortale.





L'autunno fa cadere le ultime foglie che il vento raccoglie portandole a sé.In ogni foglia gialla che ti accarezza c'è tanta tristezza che parla per me.
È l’inizio della prima strofa di questa canzone.

I colori e gli stessi suoni propri della natura rigogliosa mutano, infondendo un senso di sconforto in tutti noi; il giallo delle foglie è l’inizio della loro agonia, il silenzio nell’aria dovuto alla mancanza del cinguettio degli uccelli è la prova che anche loro ci hanno abbandonato.
Il clima invernale è per loro funesto, così come per noi l’attuale clima politico.
Ci si chiede :
Ma all’apparire della prossima primavera che clima avremo ?

Lo stesso nostro Presidente della Repubblica, nel corso della sua recente visita a Ferrara ha giustamente sottolineato che oggi
“Nella politica nazionale c’è un alto tasso di tossicità”.

In effetti l’aria che tira è malsana, oramai quasi irrespirabile; un po’ per i comportamenti di alcuni attuali ministri, ma molto per quelli dell’attuale opposizione con in testa il suo capo storico.
Questo soggetto è stato per qualche anno il padrone dell’intera Italia, e vorrebbe ritornare ad esserlo, costi quel che costi, ricorrendo ad ogni mezzo mediatico; aspirazione questa che ha coltivato sin prima delle ultime elezioni, seminando accuse “preventive” contro i suoi competitori, i suoi nemici prediletti, condendole di tanto in tanto anche con qualche frecciatina diretta contro un proprio alleato che, nonostante le precise accuse nei suoi confronti per non averlo “fatto lavorare”, continua imperterrito a reggergli la coda.
Veleni questi che potevano provenire solamente dalla sua bocca e da quelle dei suoi fedeli servitori, così come le madornali menzogne, difficili da ingoiare tranne che per coloro che vivono di sogni, di infatuazioni, di credulità condizionata, come nel commercio, da slogan pubblicitari ingannevoli.
Adesso, giorno dopo giorno, profetizza, qual novella Cassandra- che brutta fine che fece questa mitica figura !- la caduta del governo da un istante all’altro.
Tutto è possibile nella vita, ma intanto, questa profezia lanciata “ urbi et orbi” subito dopo le elezioni da lui perse, non si è ancora avverata perché il governo, pur incerottato, non è caduto ancora.
Anche la torre di Pisa doveva cadere diversi secoli fa ma non è ancora caduta tanto che una canzone un tempo in voga, quasi una riedizione della legge di gravità enunciata da Galileo e perfezionata da Newton – anche lui era uso osservare le mele che cadevano dagli alberi-, diceva:

“Cade la mela dal melo,
la pera dal pero é costretta a cascar;
Cade la pioggia dal cielo,
Cadono gli uomini in mar.
Ieri un magnifico vasomi cadde sul naso dal decimo pian,
e con un dolce sorriso mi misi allora a cantar:
Evviva la torre di Pisa che pende, che pende ma sempre sta su!
Evviva la torre di Pisa che pende, che pende e mai non vien giú!”.

Credo che il Berluska, nel caso in cui desiderasse apparire da oggi in poi diverso da quello che è stato, dovrebbe incominciare a dialogare per il bene dell’Italia tutta con i suoi avversari politici.
Ne guadagneremmo tutti e non solo lui che, nonostante i comunisti, si è arricchito lo stesso a più non posso mentre il popolo italiano, tranne le sanguisughe moderne, hanno avuto sonore batoste, non solamente economiche.
Almeno si conceda questo, ad altro non potrà aspirare, come quello di andare, nonostante il sontuoso mausoleo, in paradiso, negato per definizione ai ricchi; salvo che, rinunciando a tutti i suoi averi, devolvendoli a coloro che ha affamato ed a chi muore di fame nel resto del mondo, condanni il suo passato.

“E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei Cieli”.

Ne guadagnerebbe senza dubbio in salute, eviterebbe di essere un bugiardo incallito, potrebbe porre le basi per ritornare in Paradiso da cui crede d’essere partito per venire giù da noi per miracolarci.
Purtroppo l’uomo, mortale come tutti noi, è stato cresciuto nella convinzione di essere un immortale e, in quanto tale, al di sopra di ogni male terreno.
C’è una vecchia storia in proposito ma, mancando di dati ufficiali, dovrebbe essere poco credibile; una specie di leggenda, tanto più che chi la sta tramandando ai posteri, perché divenga patrimonio comune dell’intera umanità, non è mai stato un suo simpatizzante.
Anche se non l’ha scritta Plutarco è anch’essa una vita parallela, quella di mister ex “B-lira” ora “B-euro” o “B-dollaro” ovvero anche “B- rublo” con un essere soprannaturale.
Ve la racconterò quanto prima.
Ma nel frattempo il nostro uomo si dà da fare ed ha incominciato la sua campagna elettorale.
Dopo il Tele-Messaggio e la Lettera agli italiani, che una moltitudine di destinatari ha rispedito prontamente al mittente,
memore del successo da lui ottenuto nella sua trasmissione preferita con il contratto con gli italiani, ecco un altro colpo di genio, la pubblicità
“PORTA a PORTA”
ma anche qui pare che le cose non gli stiano andando meglio.



Ma l’uomo non demorde e per accelerare la caduta del governo emette un altro annuncio pubblicitario
“OFFRESI OSPITALITA’ POLITICA A SENATORI TITUBANTI E DESIDEROSI DI ESSERE GOVERNATI SOLAMENTE DA ME”
Con quel che oramai costano può permettersi questo ed altro; infatti Staino ha colto al volo questo suo fervore, approfittando della campagna dei saldi dei saltimbanchi.



La storia, per la verità non è nuova, in quanto era cominciata ad inizio legislatura proprio con un senatore, in quota IDV, che nei suoi trascorsi politici si è distinto come uno dei maggiori “saltafossi” italiani.
Volevo scriverci su molto tempo fa ma, vedo, che…..
non è mai troppo tardi.
Lo farò a giorni.




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