mercoledì, ottobre 17, 2007

Il Nobel sfumato a...


I PREMI NOBEL
2007

Elenco dei nomi degli italiani che hanno avuto questo prestigioso riconoscimento per essersi particolarmente distinti per la loro attività nei vari campi previsti dall’Accademia Reale svedese.
Premi Nobel per la pace
Ernesto Teodoro Moneta (1907)
Premi Nobel per la chimica
Giulio Natta (1963)
Premi Nobel per l'economia
Franco Modigliani (1985)
Premi Nobel per la fisica
Guglielmo Marconi (1909)
Enrico Fermi (1938)
Emilio Segrè (1959)
Carlo Rubbia (1984)
Riccardo Giacconi (2002)
Premi Nobel per la letteratura
Giosuè Carducci (1906)
Grazia Deledda (1926)
Luigi Pirandello (1934)
Salvatore Quasimodo (1959)
Eugenio Montale (1975)
Dario Fo (1997)
Premi Nobel per la fisiologia e la medicina
Camillo Golgi (1906)
Daniel Bovet (1957)
Salvador E. Luria (1969)
Renato Dulbecco (1975)
Rita Levi Montalcini (1986)
Mario Capecchi (2007)
Mario Capecchi, a dire il vero, sin da bambino emigrò assieme alla sua famiglia negli Stati Uniti d’America; se fosse rimasto in Italia, al punto in cui è relegata la nostra ricerca scientifica, avrebbe vinto, forse, a causa dei modesti compensi riservati ai ricercatori, solamente la fame.
Non sempre l’assegnazione dei vari Nobel avviene senza discussioni anche se poi, come accade per ogni problema per la cui soluzione c’è una disparità di vedute si raggiunge un accordo, una specie di transazione sulla diversità dei pareri, che alle volte può essere doloroso per qualcuno che, pur appartenendo alla schiera dei papabili, si vede alla fine “scartato” inesorabilmente.
Da fonte ben informata ho potuto apprendere che è sorto addirittura un parapiglia nella commissione che avrebbe dovuto decidere a chi assegnare il premio Nobel 2007 per l’Economia.
Individuato all’unanimità lo studio meritevole del massimo riconoscimento ne
LA TEORIA DEI GIOCHI
la discussione, invece, è divenuta alquanto animata allorchè si è trattato di decidere quali fossero i nominativi degli studiosi cui assegnare il premio; la maggioranza aveva posto sul tavolo i nomi di tre economisti americani,
Leonid Hurwicz
Eric Mashin
Roger Myerson
che, in effetti, erano coloro i quali avevano creato le basi della teoria che permette di valutare il funzionamento dei mercati.
Il valore di questa teoria consiste nel consentire agli economisti di distinguere le situazioni in cui i mercati lavorano bene da quelle dove non funzionano.
L'Accademia ha ritenuto che i tre scienziati abbiano
"gettato le fondamenta della teoria dei giochi"
che studia la ripartizione delle risorse tra le diverse istituzioni e determina eventualmente se sia o meno necessario l'intervento dello Stato.
A questo punto alcuni commissari, dopo una seria riflessione, nella piena consapevolezza che la teoria è una cosa mentre la sua applicazione pratica è poi tutt’altro mestiere, volevano premiare anche coloro che, pur essendo estranei alla formazione della Teoria dei Giochi, anzi pur non conoscendola, l’avevano di fatto già applicata nei loro Paesi.
Pensa e ripensa, al commissario che nella disputa aveva tenuto un atteggiamento il più pacato possibile, si alza e con un sorrisino sulle labbra tuona il suo:
EUREKA !
Ho trovato, spiega, c’è nel mondo un personaggio che con i giochi dell’economia va a nozze.
Un vero e proprio giocoliere che, con il ruotare delle sue carte è riuscito a risuscitare la
LEGGE del MENGA
chi l’ha preso in quel posto se lo tenga, introdotta in un lontanissimo passato dall’economista austriaco
Karl Menger,
tradotta ed adottata poi, di recente in Italia, in un linguaggio meno scurrile, come la
LEGGE del MINGA
che poi è la stessa cosa, non ce n’è per nessuno se non per qualcuno.
Il nome:
GIULIO TREMONTI

il giocoliere prealpino.
Non se ne fece nulla, peccato; i suoi giochi, all’estero, sono poco apprezzati.
Solamente in Italia c’è ancora qualcheduno cui piace la legge del menga o del minga che dir si voglia.

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