LA CONTRAVVENZIONE
e
PUNTI DETRATTI DALLA PATENTE
Lei a lui: attento al semaforo, c’è il gia...rosso !?
Concilia ?
Anzi no, non si può conciliare perché erano gli stessi semafori a far scattare sia il rosso, prematuramente, dopo il giallo che le conseguenti contravvenzioni.
di
SEGRATE (MI)
E’ andata avanti per un certo periodo di tempo sino a che alcuni automobilisti più attenti degli altri hanno capito che nel semafori di questa città c’era qualcosa che non andava.
Più di 30.000 contravvenzioni in pochi mesi non potevano che essere frutto di qualche anomalia semaforica difficilmente casuale.
Come si sa i tempi dei passaggi tra le tre segnalazioni semaforiche – verde, giallo e rosso , in assenza di disposizioni normative nel Codice della Strada e nel suo Regolamento, sono calibrati a seconda dei flussi veicolari ed anche in modo che venga rispettata tra un semaforo e l’altro, nei lunghi rettilinei, la c.d. “onda verde” al fine di snellire sia il traffico che per rendere le attese ai semafori le meno lunghe possibili a causa dell’inquinamento prodotto dagli scarichi.
Possono variare i tempi del segnale fisso del verde e/o del rosso ma mai e poi mai quello intermedio del giallo, calibrato sempre in modo tale che un automobilista possa, una volta scattato questo segnale mentre si trova già ad aver iniziato l’attraversamento, completare la manovra senza creare problemi a sé ed agli altri.
Ma qualcuno, in tempi in cui l’etica è stata cancellata da molte persone dai loro dizionari, ha trovato la maniera di arrotondare il lunario attraverso un sistema truffaldino che, per quel che sappia, fino a poco tempo fa era assolutamente inedito perché impensabile.
Detto questo, ritornando al fatto concreto, vediamo cosa in realtà è accaduto.
Era da tempo che il proliferare delle contravvenzioni “automatiche” dei semafori segratesi aveva sollevato molte perplessità e sospetti; come dicevo, ben oltre 30.000 contravvenzioni in pochi mesi non potevano non apparire come una circostanza del tutto anomale.
Ma è stato solo in seguito ad un esposto presentato da un legale, in nome e per conto di oltre 100 cittadini incappati in questo tipo di contravvenzioni lungo la provinciale “Cassanese”, a far scattare l’inchiesta giudiziaria affidata al P.M. Dr. Alfredo Trobledo della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano che, a sua volta, ha delegato per le indagini del caso la Guardia di Finanza.
Le Fiamme Gialle hanno cominciato col sequestro giudiziario di alcuni regolatori dei tempi allocati all’interno dei vari semafori.
La propaganda della ditta produttrice dei semafori pare, allo stato dei fatti, quanto meno a Segrate, una beffa; certo non poteva immaginare che i suoi prodotti venissero, da parte di alcuni “ingegnosi” personaggi, manipolati a scopo truffaldino
Fatto sta che implicati nella vicenda sono due funzionari comunali e, presumo, anche il titolare della ditta appaltatrice delle installazioni semaforiche la quale, a quel che si dice, percepiva il 25 % dell’importo di ogni contravvenzione.
Mi corre un dubbio amletico: ma oggi possiamo fidarci ancora di qualcuno visto che, gira e gira, c’è in giro una vasta schiera di farabutti che le inventa di tutti i colori, non solo rossoverdegialli, per fregarci ?
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