domenica, agosto 10, 2008

La domenica del cavaliere

LA DOMENICA del CAVALIERE
Una doverosa premessa
La domenica è il giorno della settimana che va dedicato, come ci hanno a suo tempo insegnato i catechisti, a Nostro Signore Gesù che ci guarda dall’alto dei cieli.
Ma da circa un ventennio, ricorrenza questa poco gloriosa, gli eventi terreni ci hanno fatto intendere che da onorare su questa terra c’è un altro personaggio che, voler o volare, pur essendo composto da carne ed ossa e frattaglie varie come noi tutti, forse un tantino carente di cervello; difetto questo però compensato da un suo alto grado di onnipotenza.
Milioni di italiani hanno iniziato a “venerare” questo insolito personaggio, sceso tra noi terrestri a “miracol mostrare”, definito un “unto” dal Signore:in parole povere ma molto eloquenti, il nuovo Messia; e fu così che costoro sono arrivati al punto di dimenticare Gesù Cristo !
Uno e trino ma giammai “quatrino”.
Il pc mi sottolinea in rosso, a ragione, questa parola perché non esiste nel suo vocabolario e forse nemmeno nello Zingarelli; volete scommettere che se scrivessi
“quattrino”
questo sostantivo la passa liscia, senza richiami ?
Infatti così è stato; ed io che non volevo scrivere questo vocabolo mi sono dovuto ricredere e mi sono detto: ma allora è proprio vero che questo singolare tipetto è il dio del quattrino ?
Ne consegue, quindi, che costui non ha nulla a che fare con le nostre Entità soprannaturali, quelle che decidono, nonostante il libero arbitrio concessoci, i destini del mondo.
E’ da tempo che si insiste nei mie confronti perché partecipi ai quotidiani osanna e salamelecchi rivolti all’attuale
“patrono d’Italia”.
Dopo lunghe meditazioni ho deciso, d’ora in poi, sinchè morte non sopragiunca – sua o mia non importa tanto – gli dedicherò un piccolo spazio del mio tempo,, così finiranno di “rompere” i diavoli tentatori.
Io non sono bravo a disegnare delle vignette – per il vero non ci ho mai tentato – ma in Italia ne abbiamo di vignettisti bravissimi che sarebbe difficile per imitarli.
Userò, quindi le loro vignette, spesso ben motivate, ed ogni domenica ne inserirò qualcuna nella mia
“Domenica del cavaliere”.
Certo che mi viene difficoltoso trovarne alcune a suo favore, essendo la quasi totalità di esse improntate alle sue gesta, specialmente quelle che riguardano anche la sua “multiforme” vita privata.
La satira è sempre contro il potere in generale ed i personaggi che lo detengono; potrebbe essere altrimenti ?
Sono fatti scomparire dalla TV di Stato alcuni personaggi, comici e non, che ci raccontavano alcune cosette, buttandole sul satirico: male, anzi malissimo !
Ricordiamoci sempre queste due frasi scritte da Bertold Brecht e poi tiratene le dovute conseguenze:
-“Colui che vuol dire qualcosa e non trova nessuno che lo ascolti se la passa male; ma se la passa peggio chi vuole sentire qualcosa e non c’è nessuno che la dica”.
-“ Un popolo che non ride dei propri potenti non è più libero”.
Premessa lunga ma necessaria tanto più che non la replicherò nelle prossime puntate che dedicherò a questa tematica.
Veniamo adesso a quella vignetta che ritengo la più spassosa per l’alto tasso di ironia, ma, non riuscendo più a trovarla ho tentato di ricostruirla alla bella e meglio:
AGOSTO, MOGLIE MIA NON TI CONOSCO
è il detto che ricorre spesso relativamente a questo mese dell’anno; marito solo soletto in città e moglie in vacanza.
Di questa circostanza ne approfitta anche il nostro Cavaliere, ma non in città bensì a Portofino:

L’impertinente a caccia di scoop:
“Ma chi è quella bella signora che passeggia mano nella mano con Berlusconi ?
Una nuova fiamma ?
Risponde l’amico ben informato:
“Veramente è la prima volta che li vedo assieme ma ho saputo che si chiama Veronica Lario”.
Se non vi è piaciuta, eccovi una vignetta di
MARAMOTTI
che,certamente, non creerà buonumore; anzi, ci fa meditare prefigurando quello che ci aspetterà in un futuro molto ma molto prossimo, oramai alle porte.

Ma guardate che caso ! Nel ventennio fascista, dopo che all'Italia vennero applicate le sanzioni da parte della Società delle Nazioni, essendo in regime di autarchia, per l'acquisto del pane vennero ideate le tessere con tanti bollini quanti i giorni del mese; il valore in peso dei bollini era rapportato ai carichi familiari del capofamiglia.
Ed era duro oltre che trovare un qualsiasi lavoro, poter avere la tessera annonaria se non eri iscritto al Partito Nazionale Fascista.
Buona domenica, ed alla prossima


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