CHI CERCA TROVA
non solo monnezza
ma anche alcune “perle”
Ieri, cercando qua e là per capire cosa stia effettivamente accadendo alla piattaforma
BLOGDROPS,
da tempo divenuta inaccessibile a moltissimi bloggers, incavolati neri anche perché nessuno risponde alle mail inviate all’amministrazione – ci sarebbe poi anche dell’altro ma non è questo lo spazio per puntualizzarlo -
gira e rigira mi sono imbattuto sul sito
http://arisha.it/
nel quale ho trovato la postazione di una mail che il titolare del blog ha ritenuto – giustamente – di riportare integralmente.
Il titolo è
LO FANNO PER NOI
Intendo riportarla anch’io perché potrebbe aprire gli occhi a quanti si rifiutano da tempo a guardarsi attorno.
Specialmente dopo lo scoop de L’espresso che ha pubblicato il contenuto delle nuove intercettazioni depositate presso la Procura della Repubblica di Napoli attinenti al procedimento penale ivi pendente per il reato di corruzione ed altro.
Il racconto di Andrea, così afferma di chiamarsi l’autore della mail in parola, parrebbe una lunga barzelletta spiritosa ma, a ben vedere, collegandola ai molti fatti accaduti dall’avvento in politica dall’attuale Premier, dimostrano uno spaccato della vita quotidiana di milioni di italiani, beffati e beffeggiati dal padrone del vapore Italia, ridotto oramai a carcassa, come quelle usate dai disperati clandestini che vedono ancora, ma oramai siamo agli sgoccioli, il nostro Paese come il punto di salvezza ed il principio di una nuova vita lontana dalla fame, dalla sete e dalle guerre.
Eccovela e traetene alcune conclusioni sforzandovi a non fare scattare gli eventuali preconcetti che ognuno di noi ha, inevitabilmente, sia pro che contro il nuovo regime che, in definitiva, è mediatico solamente in minima parte ma le TV ed i media sono lo strumento attraverso il quale l’uomo di Arcore, meglio noto come il “cainano”, è riuscito ad abbassare sino ai minimi livelli la concezione sia della moralità che dell’etica in ogni settore della nostra vita.
E’ per questo che oramai non ci si impressiona più di nulla ma solamente per quello che l’ex cantante di balere e di traghetti sbraita a tutte le ore ed in ogni dove.
Povero Andrea che malasorte ti è toccata; tu ti ribelli ma altri con la stessa tua situazione ci godono, sguazzandoci dentro felici e contenti di farlo.
Italia, 24 Giugno 2008
Mi chiamo Andrea e vivo in Italia, a Milano, in un palazzo costruito dal “Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana”.
Lavoro in un`azienda di cui è azionista principale il Presidente del Consiglio.
Anche l`assicurazione dell`auto con cui mi reco al lavoro, è del Presidente del Consiglio.
Lo sportello dove prelevo il denaro per metter benzina, è della banca del Presidente del Consiglio, o del circuito di quelle indirettamente controllate.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio esco dal lavoro e vado a far spesa in un supermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende del Presidente del Consiglio.
Alla sera, quasi sempre guardo le TV del Presidente del Consiglio, dove le pellicole (spesso prodotte dal Presidente del Consiglio) sono continuamente interrotte da pubblicità realizzate da un`agenzia del Presidente del Consiglio.
Allora mi stufo e vado a navigare un pò in “internet”, usando il gestore del Presidente del Consiglio.
Guardo i risultati delle partite perché tifo per la squadra del Presidente del Consiglio.
Una volta a settimana, più o meno, vado al cinema, nella catena del Presidente del Consiglio, anche lì vedo una pellicola prodotta dal Presidente del Consiglio, e le pubblicità iniziali sono realizzate dall`agenzia del Presidente del Consiglio.
La Domenica rimango a casa, leggendo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, giustamente, come in tutti i paesi democratici anche in Italia è il Presidente del Consiglio che crea le leggi, che vengono approvate da deputati miei rappresentanti, in un Parlamento dove la maggioranza è saldamente in mano al Presidente del Consiglio, che ovviamente governa nel mio esclusivo interesse.
Ogni anno, quando pago le tasse, contribuisco a creare un “tesoretto” che viene usato con la “finanziaria”, dando da lavorare alle aziende del Presidente del Consiglio e dei suoi amici, che naturalmente accrescerà la sua ricchezza personale. Ogni anno contribuisco ad aumentare la ricchezza del Paese, che viene usata per creare nuove opere che migliorano la mia vita (inceneritori, rigassificatori, centrali atomiche, ponti e treni ad alta velocità), garantendomi la salute per il prossimo futuro.
Diamo i meriti a chi li ha.
Se non ti occupi del mondo, il mondo si occuperà di te.
CHE NE DITE ?
Beh ! questo è il regime che lavora per il nostro bene.
Ma "lui" continua indefesso a ripetere che porta la Croce per noi.
Lasciala, ‘a Berluscò, ne faremmo volentieri a meno.
Caspita! Parla di democrazia, lui eletto dal popolo – come Mussolini – non può essere scalzato dal ponte di comando da un magistratino di provincia, per giunta fuori di testa, e da tanti altri il cui unico fine è vederlo ridotto in manette – come milioni e milioni di italiani per bene – e non ricorda che i suoi primi guai giudiziari incominciarono ben prima della sua discesa in politica; anzi è proprio per evitarli che decise di attraversare il Rubicone.
Poi giura la sua innocenza sulla testa dei propri figli.
Detto da uno spergiuro – condanna del Tribunale di Verona, per aver in corso di una sua testimonianza negata la sua appartenenza alla Loggia P2 e di non aver versato nemmeno una lira al suo caro amico Gelli, poi rientrata in una provvidenziale amnistia che estinse il reato – fa ridere sotto i baffi anche i suoi fedelissimi.
non solo monnezza
ma anche alcune “perle”
Ieri, cercando qua e là per capire cosa stia effettivamente accadendo alla piattaforma
BLOGDROPS,
da tempo divenuta inaccessibile a moltissimi bloggers, incavolati neri anche perché nessuno risponde alle mail inviate all’amministrazione – ci sarebbe poi anche dell’altro ma non è questo lo spazio per puntualizzarlo -
gira e rigira mi sono imbattuto sul sito
http://arisha.it/
nel quale ho trovato la postazione di una mail che il titolare del blog ha ritenuto – giustamente – di riportare integralmente.
Il titolo è
LO FANNO PER NOI
Intendo riportarla anch’io perché potrebbe aprire gli occhi a quanti si rifiutano da tempo a guardarsi attorno.
Specialmente dopo lo scoop de L’espresso che ha pubblicato il contenuto delle nuove intercettazioni depositate presso la Procura della Repubblica di Napoli attinenti al procedimento penale ivi pendente per il reato di corruzione ed altro.
Il racconto di Andrea, così afferma di chiamarsi l’autore della mail in parola, parrebbe una lunga barzelletta spiritosa ma, a ben vedere, collegandola ai molti fatti accaduti dall’avvento in politica dall’attuale Premier, dimostrano uno spaccato della vita quotidiana di milioni di italiani, beffati e beffeggiati dal padrone del vapore Italia, ridotto oramai a carcassa, come quelle usate dai disperati clandestini che vedono ancora, ma oramai siamo agli sgoccioli, il nostro Paese come il punto di salvezza ed il principio di una nuova vita lontana dalla fame, dalla sete e dalle guerre.
Eccovela e traetene alcune conclusioni sforzandovi a non fare scattare gli eventuali preconcetti che ognuno di noi ha, inevitabilmente, sia pro che contro il nuovo regime che, in definitiva, è mediatico solamente in minima parte ma le TV ed i media sono lo strumento attraverso il quale l’uomo di Arcore, meglio noto come il “cainano”, è riuscito ad abbassare sino ai minimi livelli la concezione sia della moralità che dell’etica in ogni settore della nostra vita.
E’ per questo che oramai non ci si impressiona più di nulla ma solamente per quello che l’ex cantante di balere e di traghetti sbraita a tutte le ore ed in ogni dove.
Povero Andrea che malasorte ti è toccata; tu ti ribelli ma altri con la stessa tua situazione ci godono, sguazzandoci dentro felici e contenti di farlo.
Italia, 24 Giugno 2008
Mi chiamo Andrea e vivo in Italia, a Milano, in un palazzo costruito dal “Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana”.
Lavoro in un`azienda di cui è azionista principale il Presidente del Consiglio.
Anche l`assicurazione dell`auto con cui mi reco al lavoro, è del Presidente del Consiglio.
Lo sportello dove prelevo il denaro per metter benzina, è della banca del Presidente del Consiglio, o del circuito di quelle indirettamente controllate.
Mi fermo tutte le mattine a comprare il giornale di cui è proprietario il Presidente del Consiglio.
Al pomeriggio esco dal lavoro e vado a far spesa in un supermercato del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati da aziende del Presidente del Consiglio.
Alla sera, quasi sempre guardo le TV del Presidente del Consiglio, dove le pellicole (spesso prodotte dal Presidente del Consiglio) sono continuamente interrotte da pubblicità realizzate da un`agenzia del Presidente del Consiglio.
Allora mi stufo e vado a navigare un pò in “internet”, usando il gestore del Presidente del Consiglio.
Guardo i risultati delle partite perché tifo per la squadra del Presidente del Consiglio.
Una volta a settimana, più o meno, vado al cinema, nella catena del Presidente del Consiglio, anche lì vedo una pellicola prodotta dal Presidente del Consiglio, e le pubblicità iniziali sono realizzate dall`agenzia del Presidente del Consiglio.
La Domenica rimango a casa, leggendo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del Consiglio.
Naturalmente, giustamente, come in tutti i paesi democratici anche in Italia è il Presidente del Consiglio che crea le leggi, che vengono approvate da deputati miei rappresentanti, in un Parlamento dove la maggioranza è saldamente in mano al Presidente del Consiglio, che ovviamente governa nel mio esclusivo interesse.
Ogni anno, quando pago le tasse, contribuisco a creare un “tesoretto” che viene usato con la “finanziaria”, dando da lavorare alle aziende del Presidente del Consiglio e dei suoi amici, che naturalmente accrescerà la sua ricchezza personale. Ogni anno contribuisco ad aumentare la ricchezza del Paese, che viene usata per creare nuove opere che migliorano la mia vita (inceneritori, rigassificatori, centrali atomiche, ponti e treni ad alta velocità), garantendomi la salute per il prossimo futuro.
Diamo i meriti a chi li ha.
Se non ti occupi del mondo, il mondo si occuperà di te.
CHE NE DITE ?
Beh ! questo è il regime che lavora per il nostro bene.
Ma "lui" continua indefesso a ripetere che porta la Croce per noi.
Lasciala, ‘a Berluscò, ne faremmo volentieri a meno.
Caspita! Parla di democrazia, lui eletto dal popolo – come Mussolini – non può essere scalzato dal ponte di comando da un magistratino di provincia, per giunta fuori di testa, e da tanti altri il cui unico fine è vederlo ridotto in manette – come milioni e milioni di italiani per bene – e non ricorda che i suoi primi guai giudiziari incominciarono ben prima della sua discesa in politica; anzi è proprio per evitarli che decise di attraversare il Rubicone.
Poi giura la sua innocenza sulla testa dei propri figli.
Detto da uno spergiuro – condanna del Tribunale di Verona, per aver in corso di una sua testimonianza negata la sua appartenenza alla Loggia P2 e di non aver versato nemmeno una lira al suo caro amico Gelli, poi rientrata in una provvidenziale amnistia che estinse il reato – fa ridere sotto i baffi anche i suoi fedelissimi.
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