CONTRORDINE CAMERATI
Berlusconi, uno e quat(t)rino, fa, disfa e rifà partiti e coalizioni
in nome del popolo italiano senza però consultarlo almeno una volta:
lui propone e lui stesso dispone e guai a chi si oppone.
Diretto erede del personaggio che, nella foto sta alla sua sinistra per chi guarda: minaccia un’altra marcia su Roma, sotto il Quirinale, di milioni e milioni di italiani, sino a che il Capo dello Stato non scioglierà le Camere in modo da potersi tenere, seduta stante, nuove elezioni.
Minaccia lui e minaccia anche qualche altro del suo gruppo anche se ancora deve decidere se deve far uso dei fucili o delle cannonate.
Una gestione della democrazia fai da te che impone ai suoi sudditi, pronti sempre a dire signorsì nonostante che siano stati ultimamente beffeggiati pubblicamente davanti alle sue oceaniche folle.
Non mi hanno consentito di governare ed ho perso le ultime elezioni per colpa loro ebbe a dire attraverso le Tv a lui più congeniali e, quindi, anche da quella pubblica, Saccà accondiscendente: e vi pareva !
Adesso sono tornati tutti assieme, una specie di quadriglia all’ordine di “ne pas changer la dame”, compreso quel tal personaggio, già citato più sopra, che un tempo l’aveva definito “mafioso” ed adesso fa il suo
Che fa fare l’odore del vil danaro !
Ma oramai mafioso in più mafioso in meno che importa quando sono in giuoco i destini di Mediaset.
Comunque non è che il nuovo editto sia stato recepito da tutti i berluscones ; infatti Formigoni il 26 gennaio scorso ha parlato ancora del PDL sebbene fosse già stato dato per morto e seppellito dal capo; tuttavia quello che ha detto il governatore lombardo in tema di partiti che dovrebbero rimanere sulla scena politica sembra, tutto considerato, in parte condivisibile se non fosse che…..lo vedremo dopo.
da IL TEMPO
quotidiano destroso
Formigoni
«Sogno che Pd e Pdl vadano soli alle elezioni»
Ha parlato di un sogno ma le indicazioni sono tutt'altro che oniriche. Quelle elencate da Roberto Formigoni all'assemblea di Rete-Italia a Riva del Garda, dove oggi è annunciato l'arrivo di Silvio Berlusconi, sono una sorta di agenda politica per i prossimi mesi.
«Ho un sogno - ha detto tra gli applausi dei partecipanti all'assemblea di Rete-Italia - poter assistere a una competizione bipolare dove il Partito democratico e il Popolo delle libertà vadano da soli alle elezioni». Un sogno che deriva da un incubo:
«Che si ripeta a parte invertite quel blocco disastroso che ha caratterizzato il governo Prodi ma che nella scorsa legislatura ha indebolito anche il nostro governo». La dimensione onirica, come l'ha definita il presidente della Lombardia, è difficile che si tramuti in realtà ora che, con la caduta del governo Prodi, è iniziata la corsa alle elezioni:
«Mi rendo conto di questo, però le elezioni non possono bloccare questa prospettiva e il dialogo che si è aperto tra Berlusconi e Veltroni».
Se il sogno si avverasse, secondo Formigoni, sarebbe il Paese a trarne beneficio perchè «oggi prevale il potere di veto e la politica è condizionata dai poteri forti, dai giornali, dai finanzieri e dalle lobby. Non vorrei che Silvio passasse i primi quattro mesi del prossimo governo a mettere assieme i 18 alleati che poi opporrebbero il loro potere di veto».
Pubblicato nell’edizione de 27/01/200
Riprendo dal se………a capo dell’altra sponda non ci fosse Berlusconi la cui affidabilità, sin dall’inizio della sua discesa in campo, l’ha messa lui stesso a dura prova: in particolare mi riferisco, dopo tante buscherate, alla farsa inscenata col la Bicamerale e , di recente, con comportamenti che non trovano alcun riscontro presso altri uomini politici anche di mediocre levatura.
Oggi e bianco, domani nero e quindi blu, come le
Mille Balle di Marco Travaglio.
L’ultima poi è grandiosa.
La legge elettorale vigente è stata definita dal suo stesso estensore come “UNA PORCATA”; anche il suo capo era d’accordo per cui aveva maturato l’idea della necessità di cambiarla.
Ieri
AL VOTO AL VOTO
Anche con questa legge elettorale che è
BUONA !!!!!
L’UDC, titubante, parrebbe anch’essa disposta al voto immediato anche perché deve salvaguardare il proprio ex governatore siciliano da guai peggiori, dandogli così la possibilità di ottenere l’immunità parlamentare.
Cuffaro si è dimesso, dopo aver più volte annunciato che non se ne sarebbe mai andato via, non per rispetto della carica da lui ricoperta bensì perché oramai le elezioni, domani, dopodomani o tra qualche mese ci saranno.
Ricordiamoci che il sullodato governatore ha a suo carico un altro procedimento penale per concorso esterno ad attività mafiose relativamente ad altri episodi.
Un brutto colpo per molti, uno dei quali, celandosi vilmente nell’anonimato, ha lasciato su questo mio blog un commento il cui tenore fa ben intendere che si tratti di un esaltato.
Si riferisce a quanto ho scritto sul post
“LA CONDANNA di CUFFARO”.
Ve lo proporrò a parte con qualche commento, anche se di solito non uso interloquire con anonimi; ma lo ringrazierò perché mi ha fornito la controprova di come vanno le cose in alcune parti della Sicilia.
A presto, quindi.
PROVERBIO CINESE
NON SI PUO' TIRAR FUORI AVORIO DALLA BOCCA DI UN TOPO
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