giovedì, maggio 18, 2006

L'ossimoro dei cattolici del centrodestra

All’entrata di una chiesa del mio paese è esposto, presumo su iniziativa del parroco, un cartello contenente questa frase:

“QUI SI ENTRA PER AMARE DIO E DA QUI SI ESCE PER AMARE IL PROSSIMO”.

Ma quanti dei molti parrocchiani se ne sono accorti ?

In quindici parole è racchiuso quanto di meglio si può dire in tema di solidarietà, di rispetto dei diritti umani specie nei confronti dei più deboli e dai più bisognosi.

Ma Italia succede di tutto ed in perfetta sintonia con la frase di cui sopra ecco pronte, negli ultimi cinque anni appena trascorsi, una serie di provvedimenti che contraddicono pienamente questa nobile enunciazione; a cominciare dalla legge Bossi – Fini

Ne sono state approvate, forse, anche di peggiori, ma quello che stupisce è che questa legge sia stata approvata da tutta l’attuale maggioranza, compresi i c.d. cattolici schierati nel centro destra con in testa il sig. Buttiglione e da tutti coloro che si definiscono cattolici osservanti, legati anche a movimenti molto vicini alle gerarchie ecclesiastiche.

Appare anche ambiguo il comportamento di alcuni eminenti rappresentanti della Curia romana che, per certi versi, ebbe ad accogliere con favorevole benevolenza l’avvento in politica del…nuovo “Messia”, il migliore di tutti, più volte autoproclamatosi come l’unico vero erede di De Gasperi.

Solo che quest’ultimo andò a concludere il trattato di pace con camicie dal collo sdrucito (certo si era nell’immediato dopoguerra) ma neanche dopo aver assunto un ruolo di prestigio nella storia italiana ebbe a comprarsi a ripetizione ville a destra ed a manca; visse come un qualunque mortale, governando anche con chi non apparteneva al proprio credo politico ma che aveva combattuto a fianco dei cattolici nella lotta per la liberazione: così fu ricostruita l’Italia !

Parebbe che sino ad ieri sia accaduto tutto il contrario.

Forse per propria catarsi personale, Fini, rivestiti i panni del “figliol prodigo” ha, alla guisa di San Paolo, un colpo di fulmine, ed ecco lanciare la sua proposta di legge che doveva consentire l’elettorato attivo e passivo agli immigrati “regolari”; ciò anche se una eguale proposta era stata già presentata da deputati del centro – sinistra.

Le finalità di questa mossa vennero individuate in un tentativo di mettere con le spalle al muro qualche personaggio della maggioranza.

E’ assai probabile che Fini, ricordandosi improvvisamente il detto evangelico “ è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli” abbozzò una manovra di siluramento del suo capo perché non voleva finire come l’altro all’inferno.

Meditate gente, meditate.

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