mercoledì, maggio 24, 2006

Le guerre maledette



Non c’è dubbio che, nonostante Convenzioni, Trattati e Accordi internazionali, Carte costituzionali nazionali, nonostante che nel mondo “civile” esistano illuminate correnti di pensiero pacifiste, aperte al dialogo ed alla cooperazione verso tutte quelle nazioni che per vari motivi, politici ed ambientali, si trovano in uno stato di estrema povertà, ancor oggi nel mondo le guerre costituiscono un sanguinoso programma giornaliero che evidenzia con estrema chiarezza quale sia la natura primordiale dell’uomo.
Anni di civiltà buttate al vento da bramosie inconcepibili, spesso frutto di innaturali istinti di supremazia razziale o religiosa, di un mondo che si picca immeritatamente di essere civile.
Mi chiedo spesso come mai non esistano più uomini della levatura del Mahatma Gandhi, la “Grande Anima” dell’India, oggi teatro di guerre e massacri, o, quanto meno, scendendo di qualche gradino, di un Elia Wiesel e Mikhail Gorbaciov, entrambi Nobel per la Pace rispettivamente nel 1986 e 1990.
Quest’ultimo già insignito con tre “Ordine di Lienin”, il vero demolitore del comunismo sovietico !
Con lo specchietto che troverete qui di seguito non voglio dimostrare nulla ma solo richiamare un attimo l’attenzione su molti misfatti che avvengono giornalmente sui quali se non proprio nulla se ne sa molto poco.
Ognuno poi potrà pensarla come meglio crederà opportuno; le cifre, indicate per difetto, si riferiscono ad un anno di guerra, il 2005, ma questa data non è quella dell’inizio né della fine delle ostilità perchè i territori indicati sono da tempo in conflitto permanente che continuano ancora nel corrente anno.
Non ho riportato quelle relative alle guerre del Balcani dell’Afganistan e dell’Iraq, che ci hanno visti direttamente impegnati in vari ruoli; di queste sappiamo quasi tutto ed abbiamo contato anche i nostri morti, purtroppo.

Le guerre nel mondo - 2005

nazioni morti feriti
1. ACECH (Indonesia) 3 5
2. ADEN (Golfo di) 110 3
3. ALGERIA 179 27
4. ANGOLA 548 =
5. BANGADESH 48 225
6. BURUNDI 360 =
7. CABARDINO-BALCARIA (Russia) 150 8
8. CECENIA 2.032 210
9. CENTRAFICANA Repubblica 36 =
10. CHIAPAS 1 =
11. CIAD 365 =
12. COLOMBIA 764 245
13. CONGO BRAZZAVILLE 6 =
14. CONGO Repubblica Democratica 771 24
15. COSTA d'AVORIO 123 =
16. DAGHESTAN (Fed.Russia) 60 14
17. DARFUR 52 8
18. ETIOPIA 406 271
19. FILIPPINE 306 106
20 GUINEA BISSAU 2 12
21. GUINEA EQUATORIALE 45 =
22. HAITI 260 16
23. INDIA 507 664
24. INDIA BANGLADESH 5 =
25. INDIA CENTRALE 16 =
26. INDIA MANIPUR 9 =
27. INDONESIA 242 281
28. INGUSCEZIA 31 6
29. ISRAELE PALESTINA 956 598
30. KASHMIR INDIANO 878 723
31. KENIA 411 89
32. LIBANO 13 10
33. MAURITANIA 45 =
34. MOZAMBICO 4 4
35. NEPAL 856 350
36. NIGERIA 142 35
37. OSSEZIA del SUD (Georgia) 10 =
38. PAKISTAN 157 377
39. PAPUA NUOVA GUINEA 3 28
40. SRI LANKA 70 103
41.SOMALIA 739 170
42. SUDAFRICA 2 =
43. SUDAN 886 30
44.THAILANDIA 100 88
45.THAILANDIA del SUD 14 9
46.TOGO 1.613 15
47. TURCHIA 214 48
48. UGANDA 293 =
49. ZANZIBAR 9 3
50. ZIMBABWE 131 =

Quasi 15.000 morti e 5.000 feriti.

ATTENZIONE: Questi dati, estrapolati dai comunicati settimanali di

"Peace reporter", sono da considerarsi come necessariamente

approssimativi in quanto basati su comunicati emessi dalle forze

belligeranti che non sempre hanno interesse a dire la verità.

Sono avvenuti arresti e deportazioni per ignote destinazioni, stragi

sottaciute, ecc. Il ritrovamento casuale di fosse comuni con un elevato

numero di resti umani costituisce la controprova della minimizzazione

dei risultati di questi luttuosi eventi.

CESSATE IL FUOCO !

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