lunedì, dicembre 31, 2007

Una lezione di vita

UNA SIGNIFICATIVA LEZIONE
di
VITA
Questa storia, effettivamente accaduta, mi è stata inviata oggi da un caro amico con il quale non ci vediamo da molto tempo ma ci parliamo spesso anche con il pc.
Sono questi che stiamo trascorrendo giorni di festa ma per molti sono peggiori di quelli normali, come per esempio, uno su tutti, per le famiglie degli operai morti a Torino, bruciati vivi per fatto e colpa dei propri datori di lavoro.
Che parole di conforto si possono pronunciare per lenire, quanto meno, il loro profondo dolore ?
Basta la solidarietà simbolica di quegli italiani che conservano ancora un briciolo di umanità nel proprio cuore ?
No di certo, nulla potrà mai dare sollievo a queste famiglie i cui familiari lavoravano, in condizioni a dir poco, inumane, per vivere e non per morire.
L'unica speranza è che il Procuratore aggiunto di Torino, Dr. Guarriniello, noto per tutte le inchieste da lui svolte aventi come base la violazione delle norme infortunistiche, sappia coinvolgere ed imputare non i soliti preposti, spesso impotenti a fronte del disinteresse dell'imprenditore, ma i veri "sfruttatori" delle vite altrui a scopo di lucro.
Abbiamo poi un'altra categoria di persone le quali, diversamente abili, vivono la loro vita alla mercè di eventuali benefattori o di occasionali persone caritatevoli.
La sindachessa di Milano, la sig.ra Brichetto, ha avuto uno slancio di carità verso i nostri "barboni"; ha concesso loro di morire assiderati non più sotto i portici della Galleria ma negli androni del metrò.
In tal modo, visto che la temperatura nel milanese è sotto zero anche di giorno, nonostante il pallido sole, impiegheranno di più a morire e forse ce la faranno ad arrivare vivi sin alle prime luci del 2008 !
Scusate, ma l'avevo sullo stomaco e non sono riuscito a trattenerla ancora.

Ed ecco la storia inviatami.

Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto:
«Sono cieco, aiutatemi per favore».
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello.
Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone,
lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato. Il pubblicitario rispose:
'Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo'.
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:

'Oggi è primavera e io non posso vederla'.

Morale.
Cambia la tua strategia, quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio. Invia questa mail almeno a quelle persone che secondo te meritano di vedere la primavera e a tutti quelli che tu vorresti vedere sempre sorridere, perché il loro sorriso renda migliore questo mondo.
Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noè è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti....

CIN CIN

AUGURI A TUTTI
di
BUON 2008

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