Ma mamma, che dici, come fa la Befana ad avere le scarpe rotte se non cammina mai e va sempre a cavalcioni di una scopa volante ?
Questa mamma, al bimbetto impertinente, risponde: è una antica filastrocca che si tramanda da tempo immemorabile tra padri e figli, il papà non c’è, l’hanno mandato in guerra ed allora è la mamma che svolge anche le sue funzioni.
Il bambino impertinente non credeva alle favole, pur raccontate con l’amore che una madre nutre verso i propri figli; la realtà della vita era troppo diversa, anche per un fanciullo, da quella dei racconti accattivanti rivolti a lenire le paure ed i dolori di chi capiva che quelle che scoppiavano non erano petardi inneggianti le feste natalizie ma bombe incendiarie e dirompenti che seminavano morte.
Né io né mia moglie abbiamo mai declamato questa filastrocca ai nostri figli né ai nostri nipoti; i tempi, rispetto ad allora, dopo un periodo felice per aver riacquistato la libertà dopo un periodo nero sotto tutti i punti di vista, a poco a poco sono andati sempre più imbarbarendosi senza quasi accorgersene.
Sarà dura ritornare a vivere in un mondo pulito e sereno come si converrebbe ad un popolo che si autodefinisce “civile”.
Cosa ci rimane nella vita ? Il lavoro ? Ma non per tutti ? Una casa ? Ma non per tutti. La salute ? Ma non per tutti. La scuola ? Ma non per tutti. La famiglia ? Ma che fine ha fatto se la maggioranza degli omicidi, degli atti di violenza ed altri indecenti reati si consumano all’interno di questo nucleo che dovrebbe rappresentare la base della nostra civiltà ?
Ci vengono raccontate da chi se la ride sempre eventi fantasmagorici, ma prima ha nascosto la verità sotto il tappeto della sua ingordigia e famelico volere del potere per poter disporre a suo piacimento di un popolo fatto divenire “sciocco”, cioè senza più sale in zucca.
Ho già scritto che il mondo, il nostro mondo civile, ruota oramai alla rovescia.
L’unico antidoto che possiamo assumere per combattere questa anarcoide società è il dover tenere sempre presente che:
“ Nel mondo realmente rovesciato il vero è un momento del falso”
(G. Debord)
Il 2008 è oramai alle porte, rendiamoci tutti protagonisti perché sia il falso a diventare un brevissimo momento della verità.
Non facciamoci ingannare da proposte molto suadenti ma false.
E’ un anno bisestile e crepi l’astrologo che ebbe a profetizzare il verificarsi in questi anni di tutto il peggio possibile; a noi, tuttavia, incombe l’obbligo non solo di evitarli ma, soprattutto, di fare in modo che non si verifichino.
ed
FELICE ANNO NUOVO
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