venerdì, dicembre 28, 2007

Onorevole ...ma mi faccia il piacere !........

ONOREVOLI CHI ?

Non è giusto farne di tutta un’erba un fascio ma per alcuni di essi il titolo di cui si fregiano con orgoglio, molto poco se non addirittura nulla si addice al comportamento da loro tenuto sia al Senato che alla Camera dei Deputati.
Alcuni onorevoli senatori, e tra di essi, purtroppo, anche qualcuno che ricopre una importante carica ministeriale (sic !), si distinguono in questa fase non proprio tranquilla del Governo a lanciare anatemi contro l’attuale Premier con argomentazioni che appaiono ai più non solo ingenerose ma addirittura ricattatorie.
Ad un certa età, mi occupo oggi di uno di questi messeri che sfiora i 77 anni, essendo nato in quel di Firenze il 01 marzo 1931, si possono anche avere momenti di “sbandamento” comportamentale ed incominciare a dare quelli che di norma vengono definiti come “ i numeri”.
Da come si comporta, infatti, parrebbe che sia nato un mese prima del dovuto e che la sua data di nascita più consona al suo attuale atteggiamento sarebbe stata quella del 01 aprile, uno scherzo del destino rifilato a noi italiani.
Già Premier anche lui anni or sono, blatera da qualche tempo a questa parte di numeri mancanti al Senato e che quindi Prodi non può più governare.
Qualcuno, scherzosamente, propone:

Ma le parole pronunciate da Dini non suonano proprio come strane elucubrazioni di un anziano in piena crisi esistenziale atteso che le stesse provengono, tali e quali, anche dal centrodestra al gran completo; un unisono che non può che far nascere qualche sospetto più che malizioso.
Essendo stato eletto all’interno di una coalizione, quella del centrosinistra, onestà politica vorrebbe che, allorché qualche onorevole non si trovi più d’accordo sul programma presentato dallo schieramento elettorale cui ha aderito, se ne vada in pensione, dimettendosi dalla carica ottenuta dagli elettori proprio perché inserito in quella lista.
Ma torniamo al sospetto di……..
In uno dei numeri dello scorso novembre del settimanale



messo in vendita ogni lunedì assieme a L’Unità era stata pubblicata una vignetta che avevo ritagliato ma poi, ritenendola un po’ “forte” decisi di non riportarla su questo blog.
Ma, siccome la solfa continua lo faccio adesso anche se quella che sono riuscito a recuperare è quasi del tutto illeggibile e con i contorni del disegno alquanto sfumati, come se fossero immersi nella nebbia che in questi giorni imperversa anche nel milanese,
Io ve la propongo ricostruendola con forme diverse a modo mio:




Fate conto che su questa altalena basculante sia seduto Dini sulla parte sinistra ed in quella destra l’intero governo che chiede:
DINI FACCI VEDERE COSA TIENI IN TASCA”.
Dini ed altri da un lato ed il centrodestra dall’altro vorrebbero un nuovo governo istituzionale, o meglio di larghe intese, per fare che ?
Per il centrodestra è impellente, quasi fosse una questione di vita o di morte per il Paese, far cadere Prodi ma se così fosse si riandrebbe a nuove elezioni e Dini, senza un partito e con due senatori che fa ?
Si accasa assieme all’altro schieramento tra le cui fila annovera pure i fascisti di Storace ?
Ma, a suo tempo, non tanto lontano poi, non ha approvato anche lui il programma dell’Unione ?
Berlusconi chiedeva prima delle ultime elezioni politiche un nuovo mandato perché in cinque anni era impossibile attuare il suo programma ed ora si rivolgono accuse contro l’attuale governo reo di non avere attuato il suo in poco più di un anno contro i dieci invocati dal venditore di illusioni.
Una bella pretesa, specie dopo che i nostri attuali governanti hanno trovato enormi passività in tutti i campi per cui era necessario procedere ad un rigido risanamento ed ha dovuto subire pesanti attacchi, anche del fuoco amico, da parte di una opposizione disfattista che ha trasformato il Senato più in un serraglio che altro.
Anche Confindustria ha sparato di continuo ad alzo zero ma oggi il Fondo Monetario Internazionale (FMI) loda l’attività governativa per aver raggiunto il risultato di portare già quest’anno il deficit attorno al 2%, dato questo migliore di quello programmato per fine 2008,il fabbisogno di cassa – i quattrini che servono allo Stato per tirare avanti – a fine novembre è risultato inferiore rispetto a quello del novembre 2006 di ben 14miliardi di euro, è stato ricostituito l’avanzo primario portandolo dallo ZERO ASSOLUTO, avuto in eredità dal precedente “allegro” governo, al 3 % del PIL ( Prodotto Interno Lordo ) con previsione di raggiungere nel prossimo anno il 5 %.
Ieri tutti sparlavano dando cifre false ma le effettive sono quelle più sopra elencate che aprono nuove prospettive per avviare da subito una riformulazione della curva dell’Irpef con nuove e più sostanziose detrazioni.
Ed infine mi preme dire una cosa che sfugge ai più e cioè che questo governo sta tentando con i mezzi, pochi peraltro, che ha a disposizione di scardinare i vari cartelli propri di quelle corporazioni, che abbiamo ereditato dal fascismo, rafforzatesi vieppiù col tempo in quanto mai nessuno ha osato metterci sopra le mani al fine di garantire una normale libera concorrenza senza la quale i prezzi vengono stabiliti non dalla domanda ma dall’offerta.
Esempio: banche, assicurazioni, tariffe taxi, trasporto merci su gomma e via di seguito.
Il capo della “rivolta” dei Tir è stato un ex deputato di AN; non era uno sciopero ma una vera e propria serrata in quanto la maggioranza di chi ha operato i blocchi della circolazione erano i proprietari dei camions; i taxisti ? Tutto lo staff di An era presente davanti a Montecitorio e molti degli scioperanti avevano su un braccio tanto di tatuaggio con il simbolo della X^ Mas.
Ma poteva e potrebbe in futuro Berlusconi intervenire su questi campi atteso che ha più di un interesse nelle banche ed assicurazioni- Mediolanum tanto più che – Mediaset è entrata da poco anche in Mediobanca?
Probabilmente l’errore del centrosinistra è stato quello di non mettere subito mano per rimediare a quell’enorme conflitto di interessi dell’ex Premier, conflitto che è la vera causa del malessere che oggi imperversa come una malattia epidemica su tutti noi.
Le leggi vergogna sono ancora tutte vigenti, compresa la legge 30.
Risanati i conti è lì che bisogna porre immediatamente mano a cominciare dalla legge Gentiloni che a mio avviso è quella che Berlusconi vorrebbe evitare.
Per uscire da questa situazione di stallo, a mio sommesso avviso, porrei subito in lettura al Senato questa legge ponendo la “fiducia”; se ne vedrebbero delle belle.
Sarà chiaro in quel momento se il fine dei ricattatori di turno sia o no il bene degli italiani.
Ma in realtà Dini cosa vuole ?
Parla, strepita, straparla annunciando nuovi programmi – il progetto non è quello da lui stesso condiviso prima delle elezioni ? - ma non chiede; forse ha già avuto da qualche altro ?
Ma è un Paese civile quello in cui cinque o sei persone possono fare cadere per fini personali un governo frutto di una libera elezione.
Infine voglio qui richiamare una storia poco edificante.
In Senato, a causa di una improvvida ed errata intepretazione della legge elettorale, sono stati assegnati 8 seggi a candidati che, in realtà, non dovevano essere proclamati come eletti; il tutto a danno di altri candidati.
La questione è da più di un anno – precisamente dal 05 luglio 2006 - in discussione presso la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari del Senato che avrebbe dovuto dissipare ogni dubbio con una decisione in grado di chiarire il tutto e di dichiarare come eletti coloro che ne avevano tutti i diritti al
posto di quelli erroneamente nominati in un primo momento.
Il punto controverso di questa “porcata” di legge elettorale che ha indotto in errore la Giunta del Senato è stato il considerare come applicabile, in via analogica, lo sbarramento del 3% anche in quelle Regioni dove nessun partito o coalizione aveva ottenuto almeno il 55% del numero dei seggi loro assegnati;
infatti un siffatto sbarramento era previsto solamente nell’ipotesi opposta.
Le Regione interessate sono il Piemonte,la Liguria, il Lazio, l’Abruzzo, la Campania e la Puglia.
In base a questa distorta applicazione della legge sono stati penalizzati i c.d. “partiti minori” che, con la esatta applicazione della norma in parola, avrebbero dovuto vedere nominati: 4 senatori la Rosa nel Pugno- ora senza eletti – 2 a testa l’Italia dei Valori ed i Verdi- Pdci.
Il tutto a scapito dei DS (- 4 senatori), Margherita e Rifondazione Comunista ( - 2 a testa) ed a Forza Italia ed Alleanza nazionale ( - 1 a testa).
I senatori traballanti sono:
Franco Turigliatto e Olimpia Vano di Rifondazione Comunista
Cosimo Izzo di Forza Italia
Luigi Zanda, Giorgio Mele, Giannicola Sinisi, Donato Piglionica e Sabina Rossa dell’Ulivo.
Le uscite e le nuove entrate non avrebbero potuto apportare significativi mutamenti numerici nei due schieramenti se non fosse che:
Turigliatto sta di già all’opposizione,
ad Izzo subentrerebbe Marotta che, amico di Follini, passerebbe anche lui al PD,
e qualche altro spostamento a favore del centrosinistra andrebbe a realizzarsi una volta approvate le dimissioni di Bordon, anche lui passato in contrapposizione del governo assieme a Manzione.
In definitiva dall’attuale 157 contro 157 si passerebbe, tenuto conto dell’abbandono di Fisichella uscito dal PD, a 160 contro 154 distacco questo che, con i senatori a vita, andrebbe a fissarsi in un 166 a 154 in attesa delle dimissioni di Bordon che verranno discusse il prossimo 16 gennaio 2008.
In tal caso il Governo non avrebbe alcun danno da eventuali fuoruscite.
Ma c’è un ma perché la discussione sulla riassegnazione dei seggi contestati potrebbe protrarsi all’infinito poiché nella Giunta che dovrà decidere siede anche uno dei senatori “traballanti”, nella specie Cosimo Izzo di Forza Italia, nominato dal presidente Marini, che rappresenta certamente, per il suo conflitto di interessi sostenuto dal proprio partito, un serio ostacolo alla definizione di questa storia poco edificante sì da portarla alle calende greche.
E questa è una vicenda che, sino a che non verrà conclusa, porterà certamente ulteriori ostacoli perché al Senato si possa avere finalmente un clima del tutto diverso da quello attuale, improntato giorno dopo giorno ad uno scontro frontale tra i due schieramenti..
Credo che Prodi in quanto a pazienza di già abbia superato di gran lunga quella proverbiale di Giobbe.
Ritengo che in pochi abbiano la capacità del nostro attuale Premier che dovrebbe avere, solo per la sua sopportazione, più rispetto e considerazione.
Navigare con un mare in continua tempesta, quotidianamente provocata dall’opposizione, è una capacità che si può trovare solamente in pochi uomini.


























































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