mercoledì, febbraio 28, 2007

Il miraggio




ILLUSIONE
dolce chimera sei tu……diceva il testo di una vecchia canzone


ma questa figura quasi trasparente di donna è vera od è un miraggio ?

In talune condizioni ambientali la luce spesso, rifrangendosi in zone dell’atmosfera fortemente disomogenee, offre ai nostri occhi un qualcosa che nella realtà non esiste; se a ciò si aggiunge anche la nostra volontà di cogliere, per un qualsiasi motivo, un qualcosa che ci piacerebbe vedere ecco che si verifica il “miraggio” che accontenta il nostro desiderio, sia pure virtualmente.

Quello che ci hanno rappresentato di frequente nei films o nei racconti di avventure si riferisce a quanto poteva accadere ad un esploratore sperduto nel deserto che, vagando tra una duna e l’altra oramai disidratato alla ricerca di una pozza d’acqua per dissetarsi, giunto oramai allo stremo delle forze, vede improvvisamente un’oasi con tanto di palme ed acqua in abbondanza.

Il miraggio, quindi, è da un lato un fenomeno ottico che materializza l’irreale in determinate particolari situazioni meteorologiche e geografiche e dall’altro la rappresentazione scenica di un qualcosa di cui un soggetto sente una impellente necessità di trovare per poter soddisfare un proprio irrinunciabile bisogno.

In definitiva il miraggio altro non è che un’apparenza affascinante ma ingannevole che la natura ci offre.

Ma per miraggio si intende anche la speranza del raggiungimento di un traguardo, di un risultato: il miraggio di una splendida carriera, della ricchezza, ma non solo perché, dopo tante porcherie venute a galla, per la stragrande maggioranza del popolo italiano il miraggio era quello, di poter finalmente vivere “civilmente” in un Paese dove l’intrallazzo politico, da eccezione che era stato in passato, era divenuto norma che non scandalizzava più nessuno: era “normalità”.

Ben pochi, tra i politici, avevano compreso che il giochetto delle mazzette sotto banco prima o poi sarebbe stato scoperto; e così fu per merito del “pool MANI PULITE”.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano, finalmente dotata di mezzi più moderni rispetto alla penna d’oca sino ad allora usata in mancanza di altro, scoprì subito, tra il giubilo generale, come nel nostro Paese alcuni valori fondamentali, quali l’onestà, la solidarietà, l’equità sociale ed il reciproco rispetto tra tutti i cittadini, fossero oramai divenuti dei vacui ideali privi di ogni significato per l’illegale andazzo politico clientelare e corrotto che, una volta iniziato, era andato a protrarsi per lungo tempo.
Politici che vanno politici, politici o pseudo tali che vengono; ma, pur cambiando l’ordine dei fattori il prodotto, come da regola matematica, non cambierà per un certo lasso di tempo.
Inizia qui, per colmare la vacatio politica, l’apparizione sulla scena di un imprenditore lombardo che si proclama il salvatore, pur chiamandosi Silvio, della Patria.
Un suo fraterno amico crea su due piedi un movimento cui, con grande e singolare originalità, viene dato il nome di FORZA ITALIA ed ai suoi vessilli, anche qui non proprio originale la trovata in quanto già appartenete ai drappi della decaduta monarchia dei Savoia, il colore azzurro.
Parte da questo evento il miraggio degli italiani di poter vedere realizzato un mondo migliore; questa illusione tale rimarrà perché consegnata inconsapevolmente nelle mani di un personaggio che si dimostrerà, nel campo delle illusioni, un vero e proprio maestro.


Addio sogni di gloria ! Ad una sola legittima illusione ne seguiranno moltissime altre, ma di diversa specie.

Prima parte : il resto della storia seguirà perché non tutti conoscono quella vera.

martedì, febbraio 27, 2007

Aveva detto che........n. 2


Aveva detto che........n. 2


MA CHE FACCIA DI TOLLA !!

Le cose buone del mio vecchio governo:
“….l’aver portato una nuova moralità nella politica …”

Sto completando una ricerca su quanti tra i 71 senatori ed i 133 deputati appartenenti ai gruppi di Forza Italia – tralasciamo per adesso quella sugli altri partiti affluiti nella c.d. “Casa della Libertà” - eletti nelle ultime elezioni politiche del 2006 al Senato ed alla Camera siano nelle condizioni di dimostrare al popolo italiano, per propria virtù e probità, lezioni di moralità anche politica.
Dal controllo effettuato ho rilevato come
14 senatori
e
19 deputati

- tra i quali lo stesso leader della destra, oramai priva del suo centrino, ed un ex sacerdote ritornato proprio oggi alla ribalta nell’inchiesta relativa alla scalata di Fiorani all’Antonveneta -
abbiano, per vari motivi non certamente encomiabili, avuto a che fare con la
GIUSTIZIA
Mi direte che sono pochi, è vero, ma su alcuni di loro, oltre ai libri già pubblicati, si potrebbero scrivere lunghi trattati di diritto e di procedura penale.
Sono a metà dell’opera e farò nomi, imputazioni, condanne e pene patteggiate al più presto.
Intanto vi sottopongo un documento che sa di satira politica, ma sino ad un certo punto, tratto dal sito

http://berluscastop.it/

tanto per sollevare un po’ lo spirito, finchè ci sarà possibile farlo, in quanto il seguito di questa storia sarà per molti oltremodo pesante ma, comunque, necessario perchè qualcheduno possa aprire gli occhi sull’effettiva portata negativa del fenomeno berlusconiano.


IL NOSTRO PARTITO ( Forza Italia )


Nel nostro partito politico manteniamo le promesse.

Solo gli imbecilli possono credere che

non lotteremo contro la corruzione.

Perché se c'e qualcosa di sicuro per noi e' che

l'onestà e la trasparenza sono fondamentali

per raggiungere i nostri ideali.

Dimostreremo che è una grande stupidità credere che

la mafia continuerà a far parte del nostro governo come in passato.

Assicuriamo senza dubbio che

la giustizia sociale sarà il fine principale del nostro mandato.

Nonostante questo, c'è gente stupida che ancora pensa che

si possa continuare a governare con i trucchi della vecchia politica.

Quando assumeremo il potere, faremo il possibile affinché

finiscano le situazioni di privilegio.

Non permetteremo in nessun modo che

i nostri bambini muoiano di fame.

Compiremo i nostri propositi nonostante

le risorse economiche siano esaurite.

Eserciteremo il potere fino a che

Si capisca da ora

Siamo il partito di FORZA ITALIA, la nuova politica

Ora provate a rileggere il tutto partendo dal basso in alto partendo dall'ultima riga.....

lunedì, febbraio 26, 2007

Aveva detto che........n. 1


MA CHE FACCIA DI TOLLA !!
Aveva detto due giorni or sono
Le cose buone del vecchio governo:“….l’aver portato una nuova moralità nella politica (leggi vergogna)…di NON AGIRE PER INTERESSI PERSONALI…(e Mediaset di chi è ?)

Bocciata la proposta di Fi che posticipava di 60 giorni la norma ed escludeva tv digitale

Tlc, spariscono i costi fissi sulle ricariche
La Commissione della Camera ha approvato l'emendamento di Andrea Lulli che elimina per tutto il settore (internet, tv, telefoni fissi) il balzello a carico degli utenti
Roma, 20 feb. - (Adnkronos) - Via libera della commissione attività produttive della Camera all'eliminazione dei costi fissi sulle ricariche dei telefonini e più in generale nel settore delle Tlc.
La commissione ha infatti approvato l'articolo 1 del decreto legge con le modifiche proposte dal relatore Andrea Lulli (Ulivo) che estendono a tutto il settore delle Tlc il divieto di introdurre costi fissi inizialmente previsto solo per i telefonini. Il divieto dunque vale anche per internet, Tv, telefoni fissi, ecc.
La commissione invece ha bocciato due sub-emendamenti proposti da Mario Valducci di Fi (e vi pareva!!!).
Il primo posticipava di ulteriori 60 giorni l'entrata in vigore della norma che vieta i costi fissi sulle ricariche che si sarebbero aggiunti ai 30 giorni già indicati dal provvedimento.
La seconda modifica proponeva di escludere il settore del digitale terrestre dal divieto di far pagare costi di ricarica sulle schede prepagate (Mediaset e la 7).
Sempre in mattinata la commissione attività produttive ha approvati gli articoli 2 e 3 del dl.
Il primo relativo ai prezzi dei carburanti sulle autrostrade e il secondo relativo all'obbligo per le offerte pubblicitarie di indicare nelle offerte stesse il prezzo finale effettivo dovuto dal consumatore (comprese cioè IVA ed eventuali spese di trasporto) .

domenica, febbraio 25, 2007

L'amicizia


L’AMICIZIA

È vero, come predica Cicerone, che la virtù è il fondamento dell'amicizia, nè può essere amicizia senza virtù; perchè la virtù non è altro che il contrario dell'egoismo, principale ostacolo all’amicizia.
Giacomo Leopardi



La tragica perdita di un fraterno amico durante un’immersione subacquea nelle acque greche mi indusse a meditare su cosa fosse la vera amicizia.
Il dolore fu immenso tanto che ancor oggi ne porto ancora nel mio animo il suo segno;
avevo perso un compagno di studi assieme al quale sin dal primo anno d’università coltivavo la comune passione per il diritto penale, sebbene fosse materia del terzo anno.
Passavamo ore intere in Istituto a fare ricerche di dottrina e giurisprudenza sulle tematiche più interessanti, istradati dal nostro docente che era un avvocato penalista di grido, presente in quasi tutti i processi più delicati ed importanti.
Si lavorava in pieno silenzio ma ci bastava un’occhiata per intenderci.
Il giorno della sua morte io ero in vacanza in Sicilia e appresi la notizia prima dai giornali e subito dopo da un altro amico che era anche lui in Grecia.
Nelle ore successive mi sentii solo, come se fosse morta anche una parte di me: compresi in quei momenti di dolore cosa fosse in realtà l’amicizia, quella con la A maiuscola.
Mi venne dopo pochi giorni di scrivere un qualcosa sul legame amicale.

L'amicizia, cos'è ?

Ho piena contezza che l'amicizia non la si può comprare.
Essa sorge spontanea tra gli uomini che hanno occasione di incontrarsi e di frequentarsi per anni a motivo di interessi comuni di qualsiasi tipo purchè si stabilisca tra loro una solida base di reciproca comprensione e solidarietà in ogni istante della vita, specie nei momenti di bisogno.
Può essere duratura, se si è cementata col tempo, ovvero effimera, che cessa non appena viene a mancare uno solo dei presupposti che la rese possibile all'inizio.
In realtà quest'ultima specie di legame affettivo non è amicizia ma una semplice convenienza, un modus vivendi che, seppur bello al momento, non può che sfiorire al primo fremere di fronde: si è veri amici quando questo legame si fonda sulla consapevolezza di entrambe le persone nel ritenersi tali l'una per l'altra.
Ma se questa certezza viene a mancare in uno solo dei due il tutto svanisce nel nulla tra l'indifferenza dell'uno ed il dolore dell'altro o tra l'indifferenza di entrambi.
Ma questa non era amicizia ma un occasionale sodalizio dettato da comuni e calcolati interessi.

Corrado Ricupero
novembre 1997

“Se perdi la persona che ti ama avrai sempre accanto il tuo più caro amico che ti asciugherà le lacrime ma se perdi il tuo più caro amico e piangerai al tuo fianco non avrai più nessuno che potrà consolarti ed asciugare le tue lacrime”.

Anonimo

Meglio le lenticchie od il vil denaro ?


UN ANTICO ANEDDOTO
TRATTO DA UNA BIOGRAFIA DI SVETONIO

Diogene, le lenticchie ed il filosofo Aristippo






Diogene – in cui si identificano nell’attuale scorcio di tempo coloro che preferiscono vivere decorosamente piuttosto che mortificare la propria dignità di uomo - stava lavando delle lenticchie per farsi una minestra.


Un allievo di Socrate, il “gaudente” filosofo Aristippo – il cui ruolo potrebbe essere oggi perfettamente interpretato da Sandro Bondi con il contorno dell’intera co-o-rte dei vari berluscones- se la passava invece molto bene perchè si era messo a corteggiare il re- oggi Berlusconi – passando davanti al vecchio cinico maestro di vita, gli disse sprezzante: “Se tu imparassi ad adulare il re, non dovresti accontentarti di un piatto di lenticchie”.
“E se tu avessi imparato a vivere di lenticchie” – ribattè Diogene con altrettanto sprezzo – “non avresti bisogno di adulare il re”.

MORALE FINALE

Cosa, secondo voi, avrebbero da dire su questo aneddoto gli attuali cortigiani, delfino per un sol giorno compreso, nonché i devoti sudditi dell’attuale re ?
Certo il denaro è necessario per poter campare anche solo dignitosamente ma, come dicevano i nostri padri,
EST MODUS IN REBUS
.

sabato, febbraio 24, 2007

Un eroe borghese


Giorgio Ambrosoli: eroe per caso?




25 anni fa, precisamente la sera dell’11 luglio 1979, veniva crudelmente assassinato sulla soglia del palazzo dove abitava il dr. Giorgio Ambrosoli; la mano omicida che brandiva una 357 Magnum apparteneva, come appurato successivamente in sede giudiziaria, ad un sicario prezzolato dal banchiere Michele Sindona, proprietario, tra l’altro, della Banca Privata Italiana sorta dalle ceneri della Banca Unione già di proprietà di una nota Compagnia di Assicurazioni milanese.
Questo omicida si chiamava William J. Aricò che ricevette per questa sua prestazione delittuosa la somma di $ 25.000 in contanti più un accredito di altri 90.000 della stessa valuta presso una banca di Lugano.Giorgio Ambrosoli era stato nominato dall’allora Governatore della Banca d’Italia, Guido Carli, curatore di questa Banca che ebbe a fallire a seguito di un crac da 417 miliardi più un prestito di 600 miliardi, garantito dalla stessa Banca d’Italia, proveniente dalla Germania Federale.Il perché venne trucidato con tre colpi di pistola al petto molti lo ricorderanno ma per chi non lo sapesse ancora preciso che il movente fu l’incrollabile fede di Giorgio nella giustizia e nell’onestà, merce rara anche a quel tempo, che non cedette prima alle molteplici pressioni politiche perché occultasse nelle sue relazioni l’effettiva entità del crac e poi alle esplicite minacce anche di morte.Lo apprendiamo da una lettera - testamento diretta alla moglie Annaloroi, lettera che Ambrosoli teneva gelosamente nascosta.
Morire a 40 anni quando avrebbe potuto con un si, invece che con un no, non solo salvare la propria vita ma procurarsi anche dei notevoli vantaggi economici.Io non mi sono meravigliato affatto di questo suo incrollabile “credo”; lo conobbi alla facoltà di Giurisprudenza presso l’Università Statale di Milano al debutto dell’anno accademico 1954 – 1955, eravamo entrambi matricole e tentavamo di sottrarci alle angherie degli anziani.Era già un personaggio, sempre con il sorriso sulle labbra e con l’immancabile distintivo dell’Unione Monarchica Italiana all’occhiello di ogni giacca che aveva la ventura di indossare; di temperamento serio scherzava solamente con gli amici, io lo stuzzicavo per la sua fede politica, del tutto diversa dalla mia, ma non ci siamo mai “azzuffati” dialetticamente, con Giorgio era impossibile ed alle mie allusioni sul suo cognome mi rispose :”Io sono il parente povero delle caramelle di miele”.Una volta laureati ci siamo persi di vista perché ognuno aveva preso delle strade diverse ma quelle poche volte che ci si incontrava nelle aule della Pretura od in quelle del Tribunale era festa grande.
Ricordo che un giorno venne pescato da un Pretore penale perché fungesse quella mattina da Pubblico Ministero in una serie di processi; lui aveva degli impegni improrogabili, mi vide da lontano, mi chiamò e mi pregò di sostituirlo se il Pretore ne avesse dato l’assenso e la risposta fu positiva, mi ringraziò, ci salutammo abbracciandoci e fu l’ultima volta che lo vidi.La volta seguente vidi non più lui ma la sua bara ed assieme ad altri colleghi dell’Università l’abbiamo onorato, appartati anonimamente in un angolino, piangendo assieme ai suoi familiari.Cosa mi rimane di lui, il ricordo di un uomo incorruttibile sino al supremo sacrificio ed un dolore per la perdita di un grande e caro amico.
E’ stato un eroe per caso ?
No, Giorgio Ambrosoli è nato con l’eroismo nel sangue e col sangue l’ha pagato nonostante fosse stato pesantemente avvertito: l’onestà intellettuale e morale, purtroppo, specialmente oggi, è un bene piuttosto raro sebbene quella appartenuta e messa in atto da Ambrosoli sia un esempio da seguire.Mi domando quanti siano oggi in grado di seguire il suo esempio, per questo ho voluto ricordarlo, sia pure in ritardo per motivi personali, perché altri, specie i giovani, possano prendere piena contezza del suo sacrificio, cercando poi di percorrere lo stesso sentiero da lui tracciato, quello dell’onestà.
29 luglio 2004
Sono passati quasi tre anni dal giorno in cui ho scritto questo pezzo ma ho inteso riproporlo oggi in questa sede per la oggettiva constatazione di come alcuni valori fondamentali, che dovrebbero rappresentare per la nostra nazione un vanto nei confronti del mondo intero, siano stati quasi tutti espulsi dalla nostra vita quotidiana e relegati nell’oblio di un passato alquanto remoto.
Il senso civico, l’amore verso il giusto, la solidarietà umana, l’amicizia che spesso oggi è stata degradata al livello di un rapporto di mera convenienza e, soprattutto, in tutti i settori della nostra vita pubblica e privata, l’onestà -che ricomprende anche quella intellettuale - sembrano in questi tempi oggetto permanente del programma televisivo CHI L’HA VISTO ?
Oggi l’avrei riscritto tale e quale e lo ripubblico, ripeto, con l’auspicio che qualcuno possa trarre dal comportamento di Giorgio Ambrosoli un esempio da tenere presente nel corso della propria vita.
Cosa rimane di questo campione dell’onestà nel nostro Paese:

- a Milano una piccola piazza in zona Corso Vercelli e l’istituzione di 3 Borse di Studio da parte dell’amministrazione comunale (sindaco Albertini) ed in più la biblioteca del Palazzo di Giustizia è stata dedicata proprio a lui;
- a Roma, in zona Nomentana, un Largo (sindaco Veltroni);
- altre vie o piazze a Ravenna, Varese, Rodano, Scanzorosciate, Scandicci, Gallarate, Seveso, Corbetta, Nova Milanese, Arcene ed altri comuni nonché qualche targa commemorativa.

Ma dei suoi intimi valori, specie nella vita pubblica, è rimasta ben poca traccia ! Lui, invece, per difenderli, ha donato la propria vita.

venerdì, febbraio 23, 2007

Lodo Mondadori bis




Lodo Mondadori bis


Oggi, 23 febbraio 2007, l'avv. Cesare Previti è stato condannato ad 1 anno e 6 mesi di reclusione dalla III^ sezione della Corte d’Appello di Milano dopo cinque ore di camera di consiglio.
Aggiunti ai 6 anni di reclusione che gli sono stati comminati in precedenza con sentenza definitiva per la vicenda IMI-SIR in uno alla interdizione perpetua dai pubblici uffici questo signore ha raggranellato ad oggi un corposo periodo detentivo anche se, con l’ultimo indulto, gli sono stati abbonati, relativamente alla condanna definitiva, 3 anni e, quindi, il suo affidamento ai servizi sociali, potendo fruire della c.d. legge Cirielli, una delle tante leggi ad personam sfornate in materia di diritto penale dalla "Casa della Libertà".
Dei 6 anni, ridotti poi a 3 dall’indulto, il Previti ha scontato in cella solamente quattro giorni perché gli sono stati concessi gli arresti domiciliari e, quindi, l’affidamento ai servizi sociali, nella specie in una comunità, la CEIS (Centro Italiano di Solidarietà) di don Picchi , corrente in Castel Gandolfo, presso cui dovrebbe prestare la sua opera di consulente legale.
Una presa in giro ? Valutate voi.
Ricordo per chi non lo sapesse che nel primo governo Berlusconi (10 05 1994 – 17 01 1995) quest’ultimo, per accontentarlo, aveva fatto balenare il proposito di proporlo quale ministro della Giustizia e solamente il bonario consiglio dell’allora Presidente della Repubblica Ciampi il premier di allora ebbe ad abbandonare tale progetto, dirottando il suo avvocato al ministero della Difesa.
Nelle ultime elezioni politiche Previti è stato eletto deputato ma su questo suo status esiste ancora una querelle in quanto, data la sua interdizione perpetua ai pubblici uffici, non potrebbe più ricoprire questa carica ma l’apposita Commissione che dovrebbe decidere la sua incompatibilità a ricoprire la carica di parlamentare non ha ancora deciso in merito in quanto i soliti “amici azzeccagarbugli”, sostenendo che la condanna accessoria dell’interdizione comminata dalla Corte di Cassazione andrebbe, a breve, a decadere (sic), menano il can per l’aia e, nel frattempo, questo galantuomo, continua a percepire, a spese del popolo italiano, la relativa indennità parlamentare.
Il mio invito sarebbe quello di inserire nella prossima denuncia dei redditi tra le persone a carico anche una sia pure piccolissima parte del deputato abusivo in quanto ognuno di noi contribuisce al suo mantenimento.
Ritengo che questo egregio signore, quale fulgido esempio di suprema ed indiscussa onestà nonchè di fedeltà alla dea Giustizia, abbia già da oggi acquisito tutti i titoli perché un suo busto possa trovare ospitalità accanto a quello di un suo quasi concittadino, tale Cicerone, frusinate di nascita, il quale come legale, oratore, filosofo e politico ebbe a dare lustro alla città di Roma.


giovedì, febbraio 22, 2007

La domanda retorica


LA DOMANDA RETORICA

Sky News 24 – programma “ POMERIGGIO”
conduttrice: Maria Latella
giornalista molto in gamba e ben preparata sugli argomenti messi in discussione anche se spesso, forse per ragioni di tempo programmato, interrompe il suo interlocutore, quasi un togliergli la parola.
L’argomento del giorno non poteva che essere quello relativo ai probabili sbocchi politici della crisi del governo Prodi.
Ci sarà un reincarico allo stesso Prodi e, nell’affermativa, quale potrebbero essere le forze politiche che dovrebbero appoggiarlo oltre all’Ulivo ?
Presenti: sen. Giovanni Russo Spena di Rifondazione Comunista, sen. Guido Calvi dei DS, sen. Francesco D’Onofrio dell’UDC e, dulcis in fundo, l’on. Sandro Bondi della CDL.
Interpellati su questa ed altre tematiche correlate, ognuno dava le risposte che riteneva di dover dare senonchè, arrivato il turno di Bondi, la conduttrice nel dargli la parola fa una premessa di cui non ricordo esattamente le parole ma, grosso modo, il loro senso era questo: - gradirei che, spogliandosi del suo ruolo rivestito in seno alla CDL, mi desse un suo parere personale su quello che accadrà da domani in poi a consultazioni ultimate e quali scenari politici, vecchi e/o nuovi, ci si presenteranno.
A mio parere, ritenendo la giornalista in parola alquanto in gamba, dovrei dedurre che la sua richiesta altro non fosse che una presa in giro in quanto anche i sassi oramai sanno che è Berlusconi che tira i fili e che il resto di Forza Italia si muove solo a comando.
E, così stando le cose, come poteva il povero Bondi spostarsi di una sola virgola da quanto proclamato dal suo datore di lavoro ? Tutti gli altri parlamentari di questo gruppo politico hanno una propria attività ma lui, purtroppo, è a libro paga del capo e certamente, ove dovesse contraddirlo anche sulle previsioni del tempo, verrebbe raggiunto da una lettera di licenziamento in tronco.
Non ho atteso la sua risposta anche perché è da anni che ascoltiamo la stessa tiritera che tutti indistintamente ripetono a memoria usando addirittura le stesse parole del loro leader.
Ieri poi, dagli anatemi e dai pannoloni scagliati a suo tempo contro i senatori a vita siamo passati ai plausi e battimani nei confronti di quelli presenti che si sono astenuti e, come sappiamo, in Senato l’astensione viene considerata come voto contrario.
Infine, ad onor del vero, è da precisare che se anche i due senatori dei Comunisti Italiani e di Rifondazione Comunista non avessero abbandonato l’aula al momento delle votazioni ma, da presenti, dato il loro placet alla legge all’ordine del giorno – Missione in Afganistan – i 160 voti non sarebbero bastati; infatti, il quorun necessario per ritenere come approvato dal Senato il provvedimento legislativo in discussione sarebbe aumentato e, quindi, oltre ai loro occorrevano altri due voti favorevoli di senatori già presenti in aula.
La coalizione di destra – il centro gli è sfuggito da tempo dalle mani – con tanto di Cavaliere in testa – continua a pretendere che si vada subito alle urne.
Forse Berlusconi non ha ancora compreso come:
la decisione sullo sbocco politico da dare all’attuale crisi sia di esclusiva competenza del Presidente della Repubblica;
la vigente legge elettorale, definita come una “porcata” da quel gran maestro in quest’ultima materia che l’ha elaborata, relativamente all’elezione del Senato della Repubblica, preveda l’attribuzione del premio di maggioranza a livello regionale e non a livello nazionale come accade, invece, per quella della Camera dei Deputati.
Ne deriva da ciò che:
a - vista l’attuale diversa configurazione politica esistente tra le varie Regioni a tutto vantaggio del centrosinistra;
b- considerata una non tanto chimerica eventualità di un recupero di consensi da parte avversa in prossimità delle nuove elezioni che potrebbe ridurre, anche di poco, quel conclamato divario percentuale esistente;
al Senato, nella denegata ipotesi di una sua vittoria, si troverebbe grosso modo nella stessa situazione anche se, eventualmente, con qualche senatore in più, due o tre al massimo.
Saremmo in buona sostanza nelle stesse condizioni di oggi sia pure a parti invertite; ma prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e gli italiani comprenderanno da che parte stia la fiction ( destrorsa per sua natura) e da che parte stia la realtà delle cose.

La libertà di espressione, ecc....


ZITTI E MOSCA
Polizia russa fa raid in uffici Ong garante informazione liberaReuters -
Notizia Reuters

La polizia russa ha fatto irruzione oggi negli uffici di un'organizzazione britannica che offre appoggio ai giornalisti nella zone più calde del mondo, come le aree di conflitto, nell'ambito di un'inchiesta su presunte irregolarità finanziarie.
Lo riferisce oggi il direttore dell'organizzazione.
La polizia ha setacciato l'ufficio dell'Istituto d'Informazione Guerra e Pace (Iwrp) a Vladikavkaz, situato in una remota zona della regione del Caucaso settentrionale, e ha poi confiscato due computer e alcuni documenti, secondo quanto riferito in un comunicato da Tony Borden, presidente dell'organizzazione.
"Siamo sconvolti e sorpresi da questo comportamento e offriremo il più totale sostegno al nostro coordinatore Valery Dzutsev, che ha agito nell'assoluta onestà all'interno delle leggi russe", dichiara Borden nel comunicato inviato via e-mail a Reuters.
Da quando è presidente della Russia, Vladimir Putin ha imposto regole più rigide per le organizzazioni non governative. Secondo alcuni alti funzionari russi le Ong verrebbero usate come copertura da spie straniere.
La Iwpr è un'organizzazione non governativa che cerca di garantire un giornalismo oggettivo in alcune delle regioni più pericolose al mondo, dall'Iraq al Caucaso e l'Afghanistan.
Dzutsev ha detto a Reuters in una conversazione telefonica che le autorità hanno aperto un'inchiesta contro di lui con l'accusa di evasione fiscale, nonostante abbia già pagato le tasse e una multa.
"Mi considero innocente - racconta Dzutsev - penso che vogliano semplicemente trovare qualcosa contro di me".
"La nostra è praticamente l'unica organizzazione nel suo tipo nel Caucaso settentrionale, a cercare di promuovere un giornalismo indipendente che spesso non viene ben accolto da certa gente".
Borden ha detto che Dzutsev è diventato celebre per un'inchiesta condotta sull'assedio dei separatisti ceceni alla scuola di Beslan, nell'Ossezia, dove nel 2004 oltre 330 persone tra cui bambini persero la vita, la maggior parte nel corso di un'operazione di recupero condotta dalle forze russe.
Non è la prima volta che l'ong Iwpr incontra dei problemi in Russia.
Il giornalista britannico Thomas de Waal, a capo delle operazioni in Caucaso, si è visto rifiutare un visto per la Russia l'anno scorso e non ha ancora ricevuto il permesso per recarsi nel Paese.
Commento (sinchè si può)


IL CARO AMICO DI FAMIGLIA - ex componente del KGB - DI BERLUSCONI VA GIU' PESANTE IN QUANTO A LIBERTA' DEMOCRATICHE, guerra in Cecenia a parte per il controllo, more solito, degli oleodotti e gasdotti nonchè dei giacimenti di petroli e gas naturale esistenti nel sottosuolo.
(disegno di un bambino ceceno)
Oramai su di essa è piombato un silenzio tombale nonostante abbia mietuto dal 1944 ad oggi ben 250.000 morti, cifra pari ad 1/4 della popolazione civile, 5.300 morti tra i soldato russi, cifra questa "al ribasso" in quanto parrebbe che dal 1944 ad oggi la cifra più attendibile sarebbe quella di 13.000.
Al nostro ex leader maximus si è offerta ieri una nuova possibilità per tentare di ridiventarlo; in passato si era limitato ad epurazioni di alcuni giornalisti, commentatori televisivi, attori e cantanti, oggi no ma domani chissà?
Attenzione
E' un ricorso storico la "guerra dei piccoli passi".
Agli acquisiti 50 miliardi di euro se ne aggiungeranno altrettanti, gli epurati aumenteranno a vista d'occhio e poi si dirà da parte di quasi tutte le fonti di informazione, che sono stati mandati "in villeggiatura" così come a suo dire, faceva un tempo un altro leader nostrano; ad evitare guai resteremo quasi tutti silenti altrimenti le maniere per zittirci le si trovano facilmente specie allorchè si dispongono di enormi risorse economiche.
Ma quando lo si capirà ?

martedì, febbraio 20, 2007

Che invidia




NUOVA CARTELLONISTICA STRADALE
USA

NO COMMENT
ma, c'è sempre un ma nella vita
due bauscia
- Pensa, se ne sono accorti anche loro ed adesso sono corsi, anche se con un certo ritardo, ai ripari iniziando, tanto per cominciare, con le scuse nei confronti dei visitatori
-Ma a Milano ed in Lombardia quando metteranno un cartello analogo ?
-Mai sinchè ci sarà come sindaco la Moratti e come governatore Formigoni o persone della stessa comitiva.

lunedì, febbraio 19, 2007

Il linguaggio dell'uomo

IL LINGUAGGIO dell’UOMO
La Sacra Bibbia
dal primo libro del Pentateuco
LA GENESI
Capitolo I°

Versetto 26- “E disse (Dio): facciamo l’uomo a nostra immagine ed ei presieda a’ pesci del mare, e a’ volatili del cielo, e alle bestie, e a tutta la terra, e a tutti i rettili che si muovono sopra la terra.
Versetto 27- E Dio creò l’uomo a sua somiglianza; a somiglianza di Dio lo creò; lo creò maschio e femmina.
Capitolo II°
Versetto 7- Il Signore Dio adunque formò l’uomo di fango della terra e gli inspirò in faccia un soffio di vita; e l’uomo fu fatto in anima vivente”.
Versetto 19- Avendo adunque il Signore Dio formati dalla terra tutti gli animali terrestri e tutti gli uccelli dell’aria, li condusse ad Adamo perché ei vedesse il nome da darsi ad essi; e ognuno dei nomi che diede Adamo agli animali viventi è il vero nome di essi”.

E’ da dedurne che, sulla base di quanto scritto nel Vecchio Testamento, Dio diede all’uomo sin dalla sua creazione il dono della parola, della prima lingua, l’ebraico.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Platone

nel suo Cratilo, affermando che una cosa è fare il verso di un animale ed un’altra chiamarlo per nome, parrebbe non aderire a quanto scritto nei testi sacri così come le successive correnti di pensiero filosofiche e naturalistiche che tuttavia, pur diverse, trovarono tra di loro un incontro nel c.d. evoluzionismo genetico della specie, pur riconoscendo che l’origine del mondo e dell’uomo fosse attribuibile ad una entità sconosciuta ma assoluta.
Ci sarebbe da scrivere un trattato ma già in molti si sono cimentati in questa impresa ed a noi interessa capire come si siano sviluppati nel tempo i metodi di espressione dell’uomo.

IL LINGUAGGIO e le sue varie FORME


Linguaggio del Creato
preesistente alla creazione dell’uomo:
dell’intera natura (terra, mari, monti)
dei fiori delle piante e degli animali

LINGUAGGIO UMANO
parlato, scritto
Convenzionale senza regole fisse
-spontaneo -mimico - gesticolato
FIGURATIVO O SIMBOLICO
come quello mimico usato dai sordomuti
Convenzionale con regole fisse
-telegrafico
-marinaresco
-cibernetico

Queste diverse forme di espressione con le quali estrinsechiamo i nostri pensieri, le nostre idee ed i nostri sentimenti e stati d’animo altro non sono che i principali “codici della comunicazione tra soggetti diversi” e, nel corso del tempo hanno avuto, ma non tutti in eguale misura, ampi miglioramenti in punto a qualità ed efficacia espressiva mentre per alcuni altri si è verificato, specialmente in questi ultimi tempi, un vero e proprio regresso sino a giungere ad espressioni di vero e proprio imbarbarimento dello stile.
Frutto dei tempi nostrani: “o tempora o mores” urlerebbe oggi Cicerone non più contro Catilina bensì nei confronti di alcuni nostri noti personaggi politici e del mondo dello sport, anche a costo di passare anche lui per una “toga rossa”.
Ma per non farla troppo lunga e noiosa mi soffermerò solamente ad alcune osservazioni sul linguaggio simbolico rappresentato dal solo movimento delle dita della mano, tralasciando in questa sede le molteplici espressioni che nel gergo scritto e parlato si usano, con iperboli di latina memoria, per meglio puntualizzare figuratamene alcune situazioni afferenti il nostro stato d’animo od altro:
- “toccare il cielo con un dito” per esprimere il massimo della felicità( coelum digito attingere);
ovvero semplici espressioni popolari come:
-segnare a dito ;
- legarsela al dito;
- non muovere un dito;
- largo un dito
e così via.
Ogni dito della mano, da solo o in gruppo di due o di tre, ha una sua funzione in quanto manifesta alla persona destinataria del gesto un preciso significato: la parola è superflua per esprime oggi valori di merito o di demerito, essendo divenuta meno efficace del simbolismo manuale.
Una specie di equazione matematica che dà la certezza, senza alcuna ambiguità, di un risultato.
Incominciamo dal
POLLICE: aperto verso l’alto significa OK mentre rivolto verso il basso, gesto molto caro a Nerone e ad altri imperatori romani, significava la morte di molti cristiani.
INDICE: lo si usa, come dice lo stesso suo nome, per indicare un qualcosa ovvero per minacciare una cavata d’occhi ;
ANULARE: il suo nome parla da sé;
MIGNOLO: serve solo al suo proprietario per pulirsi l’interno delle orecchie o per sgombrare le narici.
Ho lasciato, non a caso, meritando un capitolo a parte, il dito
MEDIO
ed è facilmente intuibile il motivo, visto che di questi tempi se ne fa un uso sproporzionato in segno d’offesa non solo da parte di noi, poveri mortali, ma anche e soprattutto da parte di alcuni noti personaggi subito immortalati con l’indice medio alzato da fotografi e vignettisti.

Incominciamo la rassegna:


Berlusconi nel corso di un comizio lo ha rivolto al pubblico, naturalmente in segno di dispregio dei suoi avversari politici, e la candidata Benussi se la ride di gusto. la Santachè, parlamentare in quota AN, verso alcuni giovani che protestavano


Fabio Capello verso alcuni tifosi del Bernabeu

Tutti e quattro i personaggi più Bossi costituenti un quintento di rara volgarità

Ma, scherzi a parte, il dito medio più famoso nel mondo è quello
custodito oggi, racchiuso in una teca, presso il Museo di Fisica e Storia Naturale di Firenze. Apparteneva alla mano destra di Galileo Galilei e venne staccato il 12 marzo 1737 da tale Antonio Francesco Gori durante la traslazione della salma nel monumentale sepolcro eretto nella Basilica di Santa Croce in Firenze.



Che differenza abissale tra questo dito e quello dei personaggi di cui sopra.
O tempora o mores !

I vantaggi del progresso




dal REGRESSO al PROGRESSO
o
VICEVERSA ?


OVVERO
da un Paese di stornelli siamo giunti a quello dei tornelli.


E' sparita solo una S, spesso chiamata "privativa", ma che passi indietro in quanto a civiltà abbiano fatto per colpa di alcuni "irresponsabili".


Allo stadio si va per gioire o soffrire a seconda delle sorti della propria squadra del cuore e non per effettuare tumulti e seminare odio, devastazioni e morti.

domenica, febbraio 18, 2007

I paladini della famiglia


I SOSTENITORI DELLA FAMIGLIA “NATURALE”
a spada tratta: che iprocrisia !!!!!

Silvio Berlusconi

divorziato, risposato e…….latin lover, attempato, a tempo pieno.

Pierferdinando Casini

separato e convivente more uxorio.

Gianfranco Fini
sposato con una divorziata.

Umberto Bossi
divorziato e risposato.

Roberto Calderoni


divorziato e separato anche dalla seconda moglie peraltro sposata con rito celtico dinnanzi al druido.

Roberto Castelli

sposato con rito celtico con una divorziata

Non c’è che dire su questi campioni che intendono salvaguardare la famiglia fondata sul matrimonio

INVECE

Prodi, Fassino, Rutelli, Diliberto, D'Alema, Bertinotti
sono regolarmente sposati.
Misteri della fede; ecco gli amici che predicano bene e razzolano male.
Ognuno è libero di comportarsi nella vita come meglio crede ma non possiamo certo accettare lezioni di etica o di morale da siffatti personaggi che, in definitiva, nella vita reale si trovano distanti anni luce da queste tematiche.
Cosa ne pensa in proposito la Curia romana ?

Da che pulpito viene la predica 2


Gli smemorati della destra italiana

Avversano oggi prima i Pacs e poi i Dico ma è da tempo che i primi, per esclusivo loro merito, sono già in vigore nel sud dell’ Italia, precisamente dal momento in cui l’ex ministro LUNARDI si lasciò sfuggire la notizia che “con la mafia e la camorra bisogna convivere”.











Ci si domanda il perché allora, trattandosi di convivenze di fatto, la Curia di Santa Romana Chiesa non fece sentire allora il suo accorato, minaccioso e tuonante
“NON POSSUMUS”.

sabato, febbraio 17, 2007

Le facce di bronzo




DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA

L’ANTEFATTO

Il 17 febbraio 2003, in Milano, veniva rapito da un commando della CIA – spalleggiato da alcuni componenti del nostro SISMI – l’imam egiziano ABU OMAR che, caricato su un aereo, venne quindi “traslocato” manu militari al Cairo e consegnato agli egiziani i quali, a loro volta, lo incarcerarono sottoponendolo, come abbiamo saputo in seguito, a torture.
E’ di questi giorni la notizia della sua scarcerazione e dell’intenzione di questa persona “di richiedere i danni a Berlusconi per le sofferenze patite”.
Emerge in tutta evidenza come, sulla base delle leggi vigenti in Italia, mancando nella specie un atto dell’Autorità giudiziaria, i fatti come più sopra rappresentanti integrino non solo il reato previsto e punito dall’art. 605 C.P. (Sequestro di persona) ma anche una palese violazione dell’art. 13 della nostra Carta costituzionale che così recita: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione , di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge….”
Certo negli USA, legittimamente riconosciuta un tempo come la patria della democrazia mentre in Europa imperversavano regnanti assoluti più o meno degni, a seguito dell’11 settembre, sono state fatte decadere molte di quelle elementari norme a tutela della libertà personale a salvaguardia della sicurezza nazionale; ma qui siamo in Italia che, salvo prova contraria, non è ancora divenuta nè un’altra stella della pur gloriosa bandiera “stelle e strisce” né, tanto meno, una colonia americana sebbene…..qualcheduno ha tentato di recente di scimmiottarla.

GLI SVILUPPI DEL CASO

Questo episodio, così come i tanti altri avvenuti in questi ultimi anni in Italia, come per esempio i voli segreti CIA sui cieli di tutta Europa e nostro – può essere considerato come una vera e propria “cessione della sovranità dello Stato italiano a mani straniere, anche se amiche”, la classica “calata di braghe” se più vi piace, non poteva che sfociare in un procedimento penale che, in effetti, si è puntualmente, come per legge (l’azione penale è obbligatoria), radicato presso la Procura della Repubblica di Milano.
A conclusione dell’istruttoria gli inquirenti, valutati gli elementi di prova acquisiti, non potevano che richiedere il rinvio a giudizio di tutti e 35 imputati di cui 31 per il reato di concorso in sequestro di persona e 4 per quello di favoreggiamento.
Di questi 35:
26, tutti latitanti, appartengono alla CIA - 2 responsabili di questa Intelligence in Italia e 24 agenti provenienti dagli USA - 5 sono componenti del nostro




ivi compreso il suo capo di allora gen. Pollari mentre dei 4 personaggi, imputati per favoreggiamento, il rinvio riguarda solo a due di loro in quanto gli altri hanno patteggiato la pena nel corso dell’udienza preliminare alla fine della quale il GUP, in accoglimento delle richieste dei PM, ha rinviato a giudizio tutti gli altri.

Tra questi due patteggiatori figura il “confidente” BETULLA il quale altri non è che l’ex vice-direttore del quotidiano Libero, Renato Farina, che ha patteggiato la pena in 6 mesi di reclusione commutata, quindi, nella pena pecuniaria di 6.840,00 euro.

Apriti cielo, sdegno della destra al gran completo all’urlo “ è stato violato il segreto di Stato”- appoggiato per il vero anche da alcuni personaggi governativi del centrosinistra – che però non è stato mai opposto da chicchessia nel corso delle indagini ai magistrati inquirenti.

MA


il tutto è oramai nelle mani della giustizia italiana e non potremo che attendere nei prossimi anni l’esito dei consueti interminabili giudizi nei tre gradi previsti dal nostro codice di procedura penale nonché della pronuncia della Corte Costituzionale cui è ricorso l’attuale capo del governo che ha ritenuto di sollevare il conflitto di potere tra Governo e Magistratura in ordine al c.d. “Segreto di Stato”.
Per l’intanto, è stata posta sotto sequestro giudiziario nel Monferrato una villa di proprietà di un ex agente CIA, tale Seldon Lady, a garanzia degli eventuali danni patiti e patiendi dalla persona offesa dal reato, appunto Abu Omar.

LA FACCIA TOSTA DELLA DESTRA

la quale, accantonata ogni considerazione giuridica sul caso, porta la vicenda su di un piano meramente economico:
“questo processo è uno sperpero del denaro dei cittadini italiani”.
Affermazione questa che, espressa da coloro che negli scorsi anni si sono “strafogati” i miliardi di euro dell’avanzo primario ereditato dal precedente governo di centrosinistra, “dissipati” i fondi destinati alle tanto strombazzate opere infrastrutturali - autostrade, ferrovie, porti, ponti, ecc..- per averli dirottati altrove secondo un clienterismo molto caro al padrone del vapore ed ai suoi intimi amici, danno da pensare seriamente sulla credibilità di questi personaggi sia riguardo alla gestione generale dell’Italia che avuto riguardo anche a tanti fatterelli, anche piccoli ma altamente indicativi, come per esempio il caso di
ALFREDO MEOCCI

ex direttore generale, in quota UDC, della RAI, nominato a questa carica per volontà del governo di centrodestra nonostante fosse del tutto palese la sua incompatibilità ad assumere un siffatto incarico per essere stato sino al maggio 2005 consigliere dell’Autority per la garanzia delle comunicazioni.
In buona sostanza da controllore era divenuto un controllato della stessa Autorità che aveva presieduto.
Lo status di incompatibilità tra le due cariche è stata acclarata nell’aprile 2006 dall’attuale consiglio di amministrazione dell’Autority in questione che ha inoltre comminato al Meocci la sanzione pecuniaria pari a 373.923 euro ed alla RAI quella ammontante a ben € 14.379.307: ci si domanda: chi pagherà quest’ultima sanzione?
Tutta la comunità di abbonati alla RAI-TV e per noi tutti non sono soldi sprecati ? Ma di questo il centrodestra, tanto attento alle “spese inutili” da quando è all’opposizione, non se ne fa ragione; solo il sig. Bondi ha detto testualmente che “..anche la decisione odierna dell’autorità garante delle comunicazioni si inserisce in un clima che puzza di regime. E’ un altro brutto segnale, dopo tanti altri di questi primi giorni” (del nuovo governo di centrosinistra).
Presidente allora era come ancor oggi Antonio Catricalà, lo stesso, non un suo sosia, che pochi giorni or sono ha dichiarato che il tetto del 65 % posto dalla legge Gentiloni sulla pubblicità televisiva costituisce, usando erroneamente il plurale, un grave danno per le aziende; solo che questo limite, almeno per adesso, la ha superato solo il gruppo Mediaset.
Miracolo!! Catricalà santo subito perchè è riuscito con poche parole a dissolvere la puzza nella nostra atmosfera ed a strappare in contemporanea un coro di battimani, quantunque del tutto singolare in punto ad esecuzione, in quanto effettuati da sole mani destre sbattute in segno di giubilo contro altre mani destre mentre quelle sinistre erano già pronte a prendere altri miliardi di euro.
Ma non sa l’incauto presidente che, così argomentando, non ha fatto altro che aggravare il problema esistenziale del nostro ex premier che, spudoratamente ed alla faccia delle 16 milioni di famiglie – non del terzo o quarto mondo ma da lui create e con lui conviventi nella nostra Italia- che tirano a campare, quando ci riescono, sulla ed al di sotto della soglia della povertà, ha dichiarato spudoratamente che non sa come spendere il suo patrimonio di 50 miliardi di euro accumulati durante gli anni dei suoi governi !!!!!!!!!!!!!
Scomparsa la puzza di regime adesso è sopravvenuta quella di bruciato percepita da quei tanti milioni e milioni di coglioni e di ignoranti che hanno votato in favore dei partiti dell’Unione.
La prima udienza è stata fissata per il prossimo 08 giugno ma l’ultima, almeno del primo grado di giudizio, quando avverrà? Speriamo non alle calende greche.
Ammesso e non concesso che non finisca subito nel caso in cui la Corte Costituzionale riconosca come legittima l’applicazione nel caso concreto del segreto di Stato opposto dal Governo.


giovedì, febbraio 15, 2007

Il difensore della democrazia


dalla serie
IL DIFENSORE della DEMOCRAZIA


Sarà, però anche lui parrebbe perplesso, ma:

art. 21 della Costituzione
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione….”
ma
la interpretazione della norma, secondo il metodo berlusconiano, aggiunge

“……..salvo che non riguardino la mia persona………”



Parafrasando un antico detto dei “Glossatori”, riferito a Bartolo di Sassoferrato – noto commentatore di leggi e di testi giuridici vissuto nel 1300 - , oggi possiamo anche noi affermare che:
“NEMO BONUS JURISTA NISI SIT BERLUSCONISTA”.
e gli altri ? Tutta “palta comunista”

CHI LI HA VISTI ?
Alcuni tra i più noti epurati per uso “criminoso” della TV di Stato, avendo osato parlare del personaggio in maniera del tutto diversa da quella che si pretendeva

nell'ordine: Enzo Biagi, Bruno Badaloni, Marco Travaglio, Sabina e Corrado Guzzanti, Paolo Rossi.
Fatto rientrare, sia pure con ingiustificato ed illegale ritardo, in ottemperanza di una sentenza della Magistratura del Lavoro:

Michele Santoro


La serie continuerà perchè prevede la disanima di altri articoli della Costituzione