Scampoli di vita contemporanea - 1
E' un berluscotto ?
Visto l’ennesimo insulto rivolto dal leader del centrodestra a tutti quegli italiani che non la pensano, fortunatamente, come lui occorre chiedersi se esista oggi in una Italia, nonostante tutto ancora democratica, un qualcuno che possa arrogarsi il diritto di esternare impunemente, a più riprese, frasi altamente infamanti nei confronti di milioni e milioni di italiani.
Il ledere la loro dignità con frasi contenute nel contesto di discorsi ampiamente e dettagliatamente riportati dai media potrebbe anche integrare un evento penalmente perseguibile ma non è certo questa la sede più adatta per dissertare su questo tipo di argomentazioni; infatti, quello che ai più interessa è il taglio politico che ad esse si debbono attribuire e, soprattutto, se chi l’ha pronunciate abbia o meno quella personalità etico-morale che potrebbe, al limite, giustificare o addirittura legittimare questo suo ricorrente ricorso ad epiteti e frasi considerate universalmente come infamanti.
Ma veniamo al nocciolo della questione e chiediamoci se il Cavaliere disponga o meno di quel carisma etico-morale per dare lezioni comportamentali ai “coglioni” o a quelle persone “indegne di chiamarsi italiani” che voteranno NO al prossimo referendum confermativo della c.d. “devolution”.
La storia è lunga e piena di episodi “storici” che la dice lunga su questo personaggio, politico pro domo sua e dei suoi amici leghisti e destrorsi.
Montanelli diceva di lui: “Silvio Berlusconi è un mentitore professionale; mentisce sempre anche a se stesso , al punto da credere alle sue stesse menzogne”; e Montanelli non era certo un comunista.
Berlusconi diceva di se stesso: “Io dico sempre cose sincere, anche perché non ho buona memoria e dimenticherei le bugie. Ci si può fidare di chi usa la menzogna nel corso della lotta politica ? La gente deve fidarsi di chi dice la verità”.
22 ottobre 1990, la Corte d’Appello di Venezia lo riconosce colpevole di falsa testimonianza per aver dichiarato avanti il Tribunale di quella città il falso per aver negato la sua iscrizione alla Loggia massonica P2; reato dichiarato estinto dal provvedimento di amnistia approvato nel 1989.
In un Paese di cui questo personaggio si è dimostrato “fedele servitore” il reato di falsa testimonianza da parte di una qualsiasi Autorità pubblica comporta un impeachment: il reo viene cacciato via mentre in Italia il reo amnistiato entra a palazzo Chigi.
Berlusconi entrò a far parte della P2 nel 1978 e pagò regolarmente, nonostante le sue contrarie dichiarazioni, la quota – tessera ammontante a £. 100.000.
…………..la carriera continua a puntate ...............ed intanto:
NO alla devolution se ci riteniamo veramente dei degni italiani
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento