mercoledì, ottobre 31, 2007

Le proposte di Beppe Grillo - 4

PROGRAMMA
di
BEPPE GRILLO
LE SUE PROPOSTE
per
L’ECONOMIA

Premessa

Un’economia sana deve avere una strategia di lungo termine, decenni, secoli, che ne consenta lo sviluppo e disporre di regole che ne permettano l’attuazione ed il controllo.
Strategia e regole
sono due temi che vanno indirizzati insieme.

STRATEGIA
La nostra economia è basata sul petrolio, ma in tempi più o meno brevi ne dovremo fare a meno, e insieme al petrolio dovremo rinunciare per sempre all’economia degli sprechi, delle mega opere, dei trasporti su scala mondiale di beni già disponibili sul territorio, come l’acqua e il cibo, i maglioni e gli utensili.
L’economia dovrà essere sostenibile, e quindi basarsi su fonti rinnovabili, che dovranno essere incoraggiate e diffuse con politiche fiscali premianti.
Le imprese senza impatto ambientale dovranno avere una forte riduzione fiscale che dovrà essere compensata con un pari aumento per le aziende che producono danni all’ambiente.
REGOLE
- Introduzione della class action;
- Abolizione delle scatole cinesi in Borsa;
- Abolizione di cariche multiple da parte di consiglieri di amministrazione nei consigli di società quotate;
- Introduzione di strutture di reale rappresentanza dei piccoli azionisti nelle società quotate;
- Abolizione della legge Biagi;
- Evitare lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno (es. zuccherifici);
- Vietare gli incroci azionari tra sistema bancario e sistema industriale;
- Responsabilità degli istituti finanziari sui prodotti proposti con una compartecipazione alle eventuali perdite;
- Impedire ai consiglieri di amministrazione di ricoprire alcuna altra carica nella stessasocietà se questa si è resa responsabile di gravi reati
(come è avvenuto per la Banca Primarie dei cittadini Popolare Italiana, in cui due consiglieri della gestione Fiorani sono stati confermati nel nuovo consiglio: Castellotti e Olmo);
- Impedire l’acquisto prevalente a debito di una società
(come è avvenuto a suo tempo per Telecom Italia);
- Tetto per gli stipendi del management delle aziende quotate in Borsa e delle aziende compartecipazione rilevante o maggioritaria dello Stato;
- Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, Eni, Enel, Ferrovie dello Stato;
- Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei;
- Riduzione del debito pubblico con forti interventi sui costi dello Stato, sia con il taglio degli sprechi, sia con l’introduzione di nuove tecnologie per consentire al cittadino l’accesso alle informazioni e ai servizi senza bisogno di intermediari;
- Ampliare il mandato delle Authority, cambiare i loro attuali vertici ed inserire regole sulla concorrenza trasparenti e chiare per i cittadini.
Obbligo di rendere pubbliche sui principali media, giornali, radio e televisioni, le motivazioni di condanna del comportamento delle aziende eventualmente condannate;
- Vietare la nomina di persone condannate in via definitiva (es. Scaroni all’Eni) come amministratori in aziende aventi come riferimento lo Stato o quotate.

Questo è il programma;
valutate se vi siano in esso proposte:
1- Necessarie, quindi indispensabili, per dare finalmente una svolta anche “etico – morale” al nostro Paese;
2- irrealizzabili o meno da un punto di vista tecnico ovvero politico ;
3- talmente eversive da considerare cosa saggia lo scartarle tutte, nessuna esclusa.
Alla prossima puntata azzarderò qualche mio commento personale, per quel che vale, ma l’importante è che ogni eventuale lettore maturi, dopo averle lette tutte, una propria opinione; pro o contro non importa ma è importante farsi una personale opinione senza lasciarsi “pilotare” da destra o da sinistra.
L’importante è l’esercitarsi nel soppesare ogni idea senza condizionamenti esterni ed anche, alle volte, lasciando da parte gli interessi strettamente personali per considerare l’impatto di più ampie dimensioni che ogni scelta comporta per tutti noi.
segue


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